Riflessioni sulla decisione della maggioranza dei cittadini della Gran Bretagna di uscire dall’Unione Europea
Cedere sovranità a fronte di un qualcosa in mano ai più
forti, funziona solo per i più forti. Così un mio amico ha commentato la
decisone di ieri del popolo della Gran Bretagna che ha visto una schiacciante
vittoria della forza politica che ha promesso che, se avesse vinto le elezioni
e conquistato il potere, l’avrebbe usato per uscire il più presto possibile
dall’Unione Europea. Chi invece le elezioni le ha perse, aveva promesso che, se
avesse vinto le elezioni e conquistato il potere, per decidere se uscire dall’Unione
avrebbe indetto un Nuovo Referendum. Nessuna delle grandi forze politiche aveva
promesso che, in caso di vittoria, sarebbe rimasta nell’Unione.
Ma cos’è la sovranità?
È la qualità giuridica pertinente allo stato in quanto
potere originario e indipendente da ogni altro potere.
Per quale motivo il popolo britannico ha indicato nella
sovranità la stella polare che doveva seguire il governo di quel Paese?
C’è chi sostiene che il problema sia tutto nelle Monarchie
europee e che gli inglesi abbiano paura di perdere la loro Regina.
Io mi sono fatto un’opinione e, secondo me, l’Inghilterra ha
la preoccupazione di perdere il benessere che caratterizza la vita dei
cittadini. Questa preoccupazione che, ogni giorno di più, assume i contorni inquietanti
della paura, è mia opinione sia comune a tutto l'occidente e quindi anche al
nostro Paese.
Questa paura è l’emozione che ha come conseguenza un
comportamento che è quello di trovare rifugio e protezione con l'isolamento.
La paura di rimanere senza i beni e servizi, è la paura di
provare disagio, perché ci siamo convinti che non ce n’è abbastanza per tutti e
che, ciò che possediamo, a malapena basta per noi.
Io non penso che i cittadini Britannici, quando pensano a
loro stessi in termini di appartenenza ad una Comunità, si percepiscano come soggetti
che hanno identica ricchezza e benessere. Io penso che all’interno della Gran
Bretagna esistano diverse Comunità con diversi livelli di benessere. Tanto che
Scozia e Irlanda del Nord manifestano sin d’ora una diversità che assume i
contorni della secessione da Londra.
Anche da noi si affermano, se non altro nei sondaggi, forze
politiche che promettono la sovranità attraverso proposte di revisione dei
patti con l’Unione Europea. Altre forze politiche estremiste e minoritarie
chiedono a gran voce l’Italexit ovvero l’uscita del nostro Paese dall’Unione che
nell’immaginario si traduce nel ritorno alla Lira e quindi ad un maggiore benessere
per tutti.
Un altro mio amico ha commentato facendosi una domanda,
ovvero chiedendosi perché non facciamo una vera autocritica e diciamo a grandi
lettere che il progetto di unione europea, così come è stato concepito, ha
fallito in pieno. Questo mio amico mi ha invitato a riflettere sulla circostanza
che dovrei considerare che l'egoismo, è insito nella natura umana e che quindi,
rappresenti un ostacolo insormontabile a ogni forma di esistenza sociale.
Nel nostro paese dalla sua unità c’è la questione
meridionale, la cui narrazione da sud è la perdita di ricchezza per opera delle
depredazioni dei piemontesi perché si afferma che prima di essere depredato, il
sud era 10 volte più ricco del nord.
Secondo questa narrazione noi del Sud Italia non dovremmo
cedere sovranità a quelli del Nord. E se continuiamo a seguire questo
ragionamento si dovrebbe costituire uno Stato sovrano del Sud Italia.
Ma anche in questo caso, noi come pugliesi, possiamo essere
certi che avremmo benefici? E se fossimo depredati da altre regioni del sud più
forti di noi?
Riflettevo che c'è differenza tra regione del sud e regione
del sud, e nell'interno della stessa regione c'è differenza tra provincia e
provincia, e all'interno della stessa provincia c'è differenza tra comune e
comune; e all'interno dello stesso comune c'è differenza tra famiglia e
famiglia; e all'interno della stessa famiglia c'è differenza tra persona e
persona.
Ogni persona una sovranità e uno stato?
Mi viene in soccorso la biologia e le pubblicazioni scientifiche
che hanno accertato che il sistema nervoso è chiuso. La conseguenza è che ogni
donna, ogni bambina, ogni bambino e ogni uomo è un mondo separato che deve
essere scoperto e compreso.
C’è un'unica Società che è quella formata da tutti gli esseri
umani, un'unica comunità. Noi abbiamo un’esistenza sociale sin dalla nostra
nascita che è avvenuta nella fiducia di essere protetti, nutriti e coccolati aspettativa
che se non si fosse concretizzata non avrebbe reso possibile la nostra
esistenza.
Noi esseri umani siamo così, siamo sociali, e l’egoismo è
solo la deriva della percezione della scarsità delle risorse. Se queste risorse,
tutte le risorse, cominciassimo a ritenerle a disposizione dell’intera umanità
e riconoscessimo il diritto di ogni essere umano ad avere accesso a queste risorse,
converseremmo sino a giungere ad un accordo su un progetto comune e coopereremmo
per la sua realizzazione.
Possiamo tracciare recinti, perimetri o confini; possiamo
erigere muri, ma la storia ci insegna che, nulla di tutto questo, ha mai
protetto gli esseri umani, perché nessuno può fermare i popoli che cercano il
benessere. Solo la decisione di collaborare coordinando i nostri comportamenti
per la realizzazione del progetto che abbiamo deciso insieme, può rendere la
nostra vita bella ed appagante. Ne vale la pena e, soprattutto, è solo una
questione che deriva dal nostro desiderio, basta che noi lo desideriamo ed
accadrà.
Antonio Bruno Ferro
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