Una scelta impossibile
Impossibile scegliere: Salvini e Sardine per adesso praticano
la stessa cultura
Damiano D'Autilia ha scritto:
Gad Lerner, è sicuramente espressione di quel giornalismo
non fazioso e non schierato ! Vero (si riferisce all'articolo sulle sardine di Gad Lerner su La Repubblica del 16 dicembre 2019 n.d.r.)???
Antonio Bruno ha scritto:
Damiano, c'è necessità di ascoltare. Io capisco le
perplessità di chi apparriene a una cultura che ha visto la sinistra come
un'antagonista. Ma bisogna vedere la possibilità del dialogo tra tutti,
finalmente fuori dai recinti di ogni tipo, aperti all'ascolto dell'altra
persona, nel rispetto e legittimazione reciproci. L'errore che commettono è la
criminalizzazione di Salvini. E' un errore grave perchè gli fa conquistare
l'attenzione di tutti, sia dei simpatizzanti della sinistra che, nella migliore
delle ipotesi, li percepiscono come persone che legittimano il liberismo
economico, che dei simpatizzanti di destra che si vedono criminalizzati nelle
istanze di difesa del benessere. Non piacciono a nessuno e tutti li vorrebbero
diversi. Sai cosa piace? Il fatto che riempiano le piazze. Solo questo. Invece
ho letto quello che hanno scritto come commento alla foto di gruppo e quelle
PAROLE CHE IO CONDIVIDO STRIDONO CON QUELLE SCAGLIATE CONTRO SALVINI. Spero che
lo comprendano e la smettano con Salvini e il fascismo.
Damiano D'Autilia ha scritto:
Antonio Bruno condivido in pieno al di là dell’appartenenza
politica ! Ma purtroppo ho motivo di credere che quel l’odio contro Salvini sia
il suo vero e migliore carburante !! Antonio Bruno ragione per cui nn credo si
arrivi su queste basi ad un confronto libero su idee e temi
Antonio Bruno ha scritto:
Damiano D'Autilia sulle basi della delegittimazione della
proposta culturale di Salvini, e della metodologia che mette in atto, che sono
assolutamente legittime nell’ambito della cultura della competizione che ha una
base riduzionistica e lineare tesa a semplificare e a ridurre non c’è
possibilità di nulla perché le sardine adottano la stessa identica cultura
affermando solo a parole di essere informati dalla cultura della collaborazione
caratterizzata dall'ascolto, dall'empatia, dalla non violenza,
dall'accettazione delle diversità. Se invece accettassero la diversità di
Salvini e dei suoi metodi ci metterebbero di fronte alla scelta di quale delle due
culture desidereremmo conservare. Ma così non è. C’è solo la cultura della
competizione e quindi l’impossibilità di una scelta.
Gianluigi Visconti ha scritto:
Questo giornalista è viscido e capzioso.. non capisco come
ancora ci siano persone libere mentalmente che stiano ad ascoltare le sue
parole, pure stilisticamente valide, ma vuote, arroganti concettualmente e
sinistroidi ... non sa di cosa parla
Antonio Bruno ha scritto:
Gianluigi Visconti se hai letto l'articolo di Gad Lerner su
La Repubblica di oggi puoi sicuramente attribuirgli la cultura della
competizione perché lui desidera una sinistra che vinca ed escluda Salvini e
Meloni dalla scena politica riducendoli a una forza estremista insignificante.
Ma la descrizione di quello che le sardine hanno scritto, stride con la sua
richiesta di competizione, e fa entrare anche in contraddizione le sardine
stesse che, come nelle migliori tradizioni dei politici, fanno finta di essere
rispettosi e di accettare le diversità ed invece criminalizzano e utilizzano la
categoria del fascismo per escludere l'avversario.
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