Ci vuole un sogno per tentare l’avventura
Palazzo ducale sede del Sindaco del paese più bello del Mondo 20 maggio 2016 ore 19 e 30 |
Ci vuole un sogno per tentare l’avventura. Ci vuole un progetto che viene da una intuizione, da una
immagine, da una parola che si trasforma in azione. A guidare le donne e gli uomini
che si uniscono per fare l’impresa non può essere il freddo calcolo.
Il sogno poi deve essere raccontato a tutti e ci sarà chi ne
verrà coinvolto e chi no. E’ però necessario che gli altri ascoltino il
racconto del tuo sogno.
Molte volte non c’è nemmeno la necessità di parlare. Lo
stesso fatto che proprio quelle persone si siano messe insieme è espressivo di
un progetto. Quel manipolo di donne e uomini è ciò che esprime quello che
desidero io per me e per il mio paese, per il paese più bello del Mondo.
Molti mi raccontano di parentele e di interessi. E’ un modo
di vedere ciò che accade tra noi e in noi quando non incontriamo il
sogno, quando nessuno di chi si propone ci regala la suggestione forte del
sogno. Ma pensandoci bene è un sogno anche la speranza che quel sindaco,
proprio quello e non gli altri, riesca a
fare in modo che ci sia lavoro per tutti. E' comunque un sogno. Un sogno
legittimo visto i tanti che nelle case di questo paesello desiderano ottenere
un diritto che è negato a molti: il diritto al lavoro!
Quando invece accade, e se ci rifletti bene ti è accaduto
tante volte, ogni calcolo viene travolto dalla forza di quell’immagine, dalla
suggestione che quelle persone che stanno insieme senti dentro di te che faranno
quello che piace a te, nel modo in cui piace a te.
C’è chi si lamenta perché sono troppe le persone che si
propongono per la guida del paese più bello del Mondo, dicono che avrebbero
preferito che si fossero messe assieme, che avessero raggiunto una mediazione
tra loro. Io non la penso così. Si sta assieme a chi ha lo stesso nostro sogno,
inutile forzare se i sogni sono diversi, perché se è così la convivenza è artificiale,
asfittica, arida, in pratica impossibile.
Si tratta di capire che ogni candidato sindaco ha un sogno e quindi con ogni probabilità avremo da
scegliere tra cinque sogni diversi, per mettere una croce sulla scheda di quello
che ci piace di più.
E se diventassero più di quelli che ci sono adesso?
Ci pensate? E se fossero dieci candidati sindaco? Non avremmo la possibilità di
una scelta ancora più ampia?. Hai mai sentito parlare di biodiversità? Perché
dovremmo intruppare sogni diversi e metterli a forza assieme? Perché?
Lo so, lo so, tu mi dici che la risposta è che se fossero
insieme avrebbero più probabilità di vincere. Ma vincere cosa? Amministrare il
paese più bello del Mondo è un servizio. Un servizio faticoso, estenuante, con
pochissime risorse economiche, ai limiti dell’impossibile. Si! Oggi l’amministrazione
del Comune del paese più bello del Mondo è questo. E allora pensaci, se non c’è
un sogno nelle menti e nei cuori di chi
si propone cosa rimane? Vedi? Se non c’è il sogno non c’è più nulla. E a coloro
ce si avventurassero in questa follia non
rimarrebbe che l’insoddisfazione e qualche medaglia di cartone.
Hai un sogno? Che aspetti a raccontarlo? Magari ci saranno
uomini e donne disposti a condividerlo con te e voi, insieme, potrete
tentare di coinvolgere tutti.
Buona campagna elettorale
Antonio Bruno
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