Mattia Tramacere laureato nel 2016 e già famoso.
Ho intervistato Mattia Tramacere e potete leggere le sue
risposte qui di seguito. Mattia è la dimostrazione per chiunque che, per
conseguire un risultato, c’è bisogno solo di un obiettivo chiaro e della
determinazione per ottenerlo. Mattia è un esempio da seguire per tutti i
giovani del paese più bello del Mondo e non solo.
Ricordi un episodio in particolare che per te rappresenta
la scoperta della stampante 3D?
Pochi anni fa grazie
ad internet mi sono imbattuto in questa tecnica relativamente giovane. Ho avuto
da sempre un debole per tutto ciò che riguarda la tecnologia e tutto ciò che di
innovativo c’è in questo campo. Mi sono reso conto fin da subito che questa tecnica
ha margini di sviluppo esponenziali e può avere applicazione in infiniti campi.
Però sinceramente non immaginavo che di lì a poco sarei diventato un soggetto
attivo nella stampa 3D, come invece è stato.
Quale ruolo ha rivestito e riveste secondo te l’ambiente
del paese di San Cesario nel tuo rapporto con il tuo lavoro?
Per me San Cesario
rappresenta tanto anche al di là del mio lavoro. Ho iniziato a ‘viverlo’ fin da
piccolo da quando si giocava a pallone per strada, si facevano le prime uscite con
gli amici, ecc. Ciò mi ha dato la possibilità di conoscere tante belle persone
con cui ho condiviso esperienze e traguardi. Ora vivo a Bari ma quasi ogni fine
settimana torno nel mio paese e per questo motivo mi ritengo molto fortunato perché tanti altri
giovani come me sono stati costretti a spostarsi in altre regioni o all’estero
per trovare un impiego e questa possibilità non la hanno tanto spesso.
Oltre a questa quali altre esperienze hai avuto nei primi
anni dopo la Laurea che ritieni significative per il tuo attaccamento a questo
lavoro?
Qualche mese dopo
aver conseguito la laurea triennale ho lavorato
presso lo stabilimento GE Avio di Brindisi per conto di un ingegnere per
un’attività di gestione e consulenza e certificazione CE di attrezzi meccanici.
Non era un peso spostarmi ogni giorno, perché sapevo che ciò che andavo a fare
mi avrebbe arricchito giorno per giorno, sia dal punto di vista personale, che
professionale.
I mesi seguenti la
Laurea Magistrale sono stati molto turbolenti tra curricula inviati e colloqui
in varie zone d’Italia per diverse posizioni lavorative. Questo mi ha fatto
capire come sia stato fortunato a trovare un lavoro relativamente vicino al mio
paese e in un campo di cui sono appassionato. Infatti sinceramente se avessi
potuto scegliere dove poter avere la possibilità di lavorare tra le varie
aziende per cui ho sostenuto i colloqui avrei scelto senza dubbio quella in cui
mi trovo attualmente.
Parlaci della tua esperienza e dello studio
dell’ingegneria.
Io mi sono laureato
in Ingegneria Industriale nel 2013 e nello stesso anno mi sono iscritto al
corso di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica in cui mi sono laureato ad
Aprile 2016. Diciamo che già negli ultimi anni di scuola superiore avevo l’idea
abbastanza forte di iscrivermi a questa facoltà e così è stato. Come si dice in
giro sicuramente non è una facoltà semplice ma con impegno e tanta dedizione si
riesce a portare a termine il percorso di studi.
Come descriveresti il rapporto con i tuoi colleghi?
Con i miei colleghi
mi sono trovato bene fin da subito e grazie al loro aiuto sono riuscito ad
inserirmi nel ‘team’ senza problemi. Persone
molto disponibili con le quali ho un dialogo giornaliero e costante,
prerogativa molto importante quando si lavora di squadra. Ognuno condivide le
proprie opinioni in modo da avere sempre
un confronto con gli altri. Sicuramente
il fatto che l’età media all’interno dell’azienda è bassa, ha favorito i
rapporti tra di noi in quanto si condividono esperienze e passioni che vanno al
di là del lavoro e questo fa si che ci sia sempre un maggior affiatamento tra
di noi.
Che tipo di studi hai svolto o stai svolgendo?
Nei mesi successivi
alla laurea ho conseguito l’abilitazione di Ingegnere Industriale e quindi più
che studiare ho ripreso un po’ tutti gli argomenti principali del mio settore.
Per quanto riguarda la meccanica è un campo in continua evoluzione e quindi non
si finisce mai di studiare e bisogna sempre rimanere aggiornati.
Attualmente sto
svolgendo degli studi per approfondire ed ampliare la conoscenza delle lingue
straniere e questo ritengo sia fondamentale in quanto spesso nel campo
lavorativo si ha a che fare con fornitori, clienti, esperti, ecc. che vivono al
di fuori dei confini nazionali.
Nella tua famiglia ci sono altri che fanno un lavoro
simile al tuo?
No, i miei genitori e
mia sorella si sono tolte soddisfazioni in altri settori. Sono stati però fondamentali
in tutto il mio percorso di crescita e nel raggiungimento di tutti i traguardi
che non avrei potuto conseguire senza il loro aiuto, i loro consigli e il loro
supporto, tutto ciò senza mai impormi niente o condizionare le mie scelte ma
lasciandomi completa libertà.
Il tuo carattere (la tua personalità) sono caratteristici
secondo te di un ingegnere meccanico o di uno che ama l’ingegneria?
E’ caratteristico di
un ingegnere meccanico che ama l’ingegneria.
Puoi descriverci alcuni aspetti?
Già da prima che mi
iscrivessi all’università e nei primi anni da studente universitario avevo una
passione per tutto ciò che riguardava l’ingegneria e questo mi ha portato e mi
ha spinto sempre di più ad approfondire gli aspetti di questo campo e gli
studi. Diciamo che sono diventato ingegnere meccanico grazie anche alla
passione.
Ritieni di essere creativo?
Secondo me la
creatività è una componente fondamentale nel campo dell’ingegneria e non solo.
Diciamo che la creatività dà il via ad ogni nuova invenzione che però deve
essere affinata con le giuste conoscenze e le giuste valutazioni. Penso che la
creatività faccia parte di me.
Qual è il tuo rapporto con il computer?
Il computer
rappresenta uno strumento fondamentale in alcuni campi lavorativi ed il mio è
uno di questi. Ho un rapporto giornaliero con il computer in quanto è
importantissimo nel mio lavoro di progettazione grazie ai software che sono
stati sviluppati negli ultimi anni e che portano a progettazioni più accurate,
più precise e più veloci e tutto questo va a favore della produttività di ogni
azienda.
Perché secondo te l’ingegneria è una lavoro importante?
Tutto ciò che ci
circonda ha a che fare con l’ingegneria e tutti noi ogni giorno entriamo a
contatto con qualcosa che riguarda l’ingegneria anche se magari non ci pensiamo
e non ce ne rendiamo conto.
Lasciaci un pensiero da ingegnere…
Credo che la più
grande soddisfazione di un ingegnere sia quella di poter realizzare qualcosa
che fino a qualche tempo prima non esisteva. I più grandi ingegneri sono coloro
che riescono a trasformare un’idea in qualcosa di concreto e tangibile.
Grazie Mattia e
tanti auguri per nuovi e più importanti traguardi
Antonio Bruno
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