E’ morto Don Giuseppe Tondo un prete semplice
Don Giuseppe Tondo foto degli anni '70 primi da Parroco. Gita Parrocchiale a Monticchio |
Da questa mattina don Giuseppe Tondo non è più tra noi.
Papa Pippi, don Giuseppe il Parroco. I preti di San Cesario
ed i compaesani, potrebbero scrivere cose più importanti e ricche di quelle che
sto per scrivere io, ma è stato la mia guida spirituale nella mia giovinezza e quindi
posso anch’io dire qualcosa su di lui.
Don Giuseppe, nella sua umiltà e discrezione, non sarebbe
stato d’accordo che si parlasse di lui. Era schivo, essenziale e ti lasciava
pieno di stupore con il suo sorriso timido, disarmante.
Aveva ragione lui: in queste circostanze si deve annunciare
la Parola che salva, “La vita che ingoia la morte” (I Cor). Perché solo la
Parola del Signore rimane. Lui quando gli dicevo delle mie delusioni per le
incomprensioni con gli altri giovani della Comunità mi diceva che non dovevo pensare
a quelle cose e per ottenere di non pensare dovevo fare quello che stavo
facendo esclusivamente per la maggior Gloria del Signore.
Don Giuseppe sta andando verso l’Eternità e penso che per
tutti noi sia davvero importante riconoscere e cogliere l’azione di Dio nella
sua vita. E la sua è stata una vita che ha scommesso sul Vangelo e si è lasciata chiamare dalla Parola
di Dio.
Degli anni 70 passati con lui nella Parrocchia Sant’Antonio
di Padova ricordo tre qualità la prima è la capacità di ascolto (la docilità). Lo
ricordo a far visita ai parrocchiani con la sua 500 beige, era stato da poco
fatto Parroco era silenzioso. Era un giovane e capace di ascoltare. Io ho
sempre pensato che volesse imparare da tutti perché si sentiva povero,
inadeguato. Questa sua capacità di mettersi in ascolto, virtù rara, gli consentiva
di apprendere da tutto, anche dai propri errori e dai propri limiti; lo rendeva
profondo a partire dalla propria introversione e la sua pensosità naturale.
Parlava poco, osservava e imparava.
Gli piaceva questo atteggiamento di Gesù del vangelo di
Giovanni. “Non sono venuto a fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi
ha mandato” (Gv 6 37-38).
Don Giuseppe era anche un uomo affidabile: serio, di poche
parole ma di fatti. Ogni incarico che gli veniva affidato, lo portava a
termine. Di lui, della sua parola ci si poteva fidare e per questo pur non
essendo un uomo di grande compagnia, era cercato come uomo sicuro. Prendeva sul
serio ogni responsabilità: fedele e perseverante. Affidabile dunque!
Nel vangelo di Luca, nei discorsi di addio, Gesù si rivolge
ai suoi discepoli con queste parole: “Voi siete quelli che avete perseverato
con me nelle mie prove e io preparo per voi un regno” (Lc 22, 28-30).
Don Giuseppe è stato un uomo che ha saputo perseverare sino
alla fine.
Don Giuseppe è stato un uomo “resistente”. Mai l’ho sentito
lamentarsi; viveva in una serenità spirituale che non poteva non essere frutto
della lotta del credente, maturata nella fede.
Ma mi sono chiesto quale era il motore che ha mosso tutta la
vita di don Giuseppe Tondo? Sono certo di non sbagliare se rispondo a questa
domanda affermando che il motore della sua vita sacerdotale e della sua santità
e stata l’Eucaristia. L’Eucaristia è la sorgente da dove è scaturita la sua
carità pastorale ed era anche la garanzia dell’unità di vita, nell’Eucaristia
entriamo in comunione con il Signore che vince la morte, il Pastore buono che
ha condotto don Giuseppe nella valle oscura e oggi, ci illumina con la sua Presenza
fedele.
Proprio ieri ho visto il film Collateral beauty e mi ha colpito una frase che una donna ha
detto a una madre che aveva perso la sua figliola, penso sia adatta anche ai parenti
di don Giuseppe e a noi tutti di San Cesario che l’amiamo tanto. La frase è
questa:
…chi stai perdendo? .... la cosa importante è cogliere la
bellezza collaterale...
"Collateral beauty", la bellezza collaterale:
percepire di essere uniti a tutto, di essere uno con tutto il resto.
Ciao don Giuseppe! Continua a pregare per noi!
Antonio Bruno
Questa mattina ha fatto ritorno alla casa del Padre il caro e amato Don GIUSEPPE TONDO! La camera ardente sarà presso il salone della parrocchia di Sant'Antonio da Padova. Alle ore 19 la salma sarà traslata in parrocchia. I funerali saranno domani alle ore 16,00 e presieduti dall'Arcivescovo. Preghiamo per lui e ringraziamo il Signore per il dono di don Giuseppe!
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