Botta e risposta tra maggioranza e minoranza del Comune di San Cesario di Lecce


Sono apparsi in questi giorni sul giornale on line LecceSette due articoli uno a cura della maggioranza in data lunedì 17 luglio e l’altro a cura della minoranza in replica al primo in data 19 luglio 2017.
I temi e i contenuti sembrano "da campagna elettorale" nonostante le elezioni si siano già concluse poco più di un mese fa.
A parte le tifoserie, che come sappiamo s’infiammano davanti alle polemiche, la quasi totalità dei cittadini dopo essersi espressi con il voto, tranquillamente continuano la loro vita quotidiana osservando queste polemiche che sembrano incomprensibili.

Antonio Bruno

Di seguito i testi dei due comunicati:

San Cesario, l'amministrazione abolisce l'assegno di fine mandato
lunedì 17 luglio 2017
Il primo cittadino Coppola: «Le elezioni le ho già vinte, non mi serve consenso, ma trovo giusto rinunciare a un privilegio ingiustificabile».


«Dal 1993 tutti coloro che mi hanno preceduto nella carica di primo cittadino hanno ricevuto dal Comune un assegno di fine mandato di poco inferiore ai 10.000 € circa, ma a San Cesario la lunga stagione di chi vive di politica è finita: prendendo atto della mia rinuncia anticipata, la nuova Giunta di fatto ha abolito un privilegio ingiustificabile», a dichiararlo è il neo sindaco di San Cesario di Lecce, Fernando Coppola.

«Dopo aver dimezzato le indennità di carica di sindaco e assessori – aggiunge -, compiamo un altro gesto dall’enorme significato politico e dalla chiara rottura con il passato. Gli ex sindaci S. Capone (due volte), Serra, Girau, Romano non hanno rinunciato a ricevere dal Comune questa somma di poco inferiore ai 10.000 € circa, poco importa no poi l’uso che ne abbiano fatto. Del resto, se un sindaco vuole rinunciare a questo privilegio lo formalizza appena insediato, non a 15 giorni dal voto”.

“Io l’ho fatto immediatamente – conclude - dopo aver vinto le elezioni, dopo aver già conquistato il consenso…perché è giusto così: ridurre i costi della politica e tornare a servire anziché servirsi delle istituzioni è possibile”.


L'opposizione replica: "Rinuncia ad assegno di fine mandato? Bufala del sindaco"
mercoledì 19 luglio 2017
Arriva la replica del gruppo di minoranza alla presunta rinuncia del sindaco all’assegno di fine mandato.


Il gruppo consiliare di minoranza, “Insieme per” di San Cesario, non ci sta alla rappresentazione delle prime settimane di governo, fatta dal neo sindaco Fernando Coppola, “ostaggio di una maledizione che impedisce a lui e a qualche componente della giunta di dire la verità”.

“Dopo mesi di bugie al limite della diffamazione – si legge in una nota -, ed oltre, tese a denigrare gli avversari politici e a lucrare un vantaggio elettorale (lavoro proficuo visti i risultati), il neoeletto sindaco tenta di mascherare la sua incapacità amministrativa (mare per anziani con esclusioni, inizio dell’asilo nido a rischio, ‘epurazioni’ dei dipendenti comunali etc.) offrendo nuove e truffaldine bugie di governo”.

Per la minoranza, Coppola si sarebbe intestato “inutili meriti per l’apertura della terza farmacia”, sfoderando la “bufala” della rinuncia all’assegno di fine mandato “che – precisano i consiglieri - non ha ancora maturato (servono infatti 30 mesi per averne diritto) e per un importo falso (tra cinque anni rinuncerà, qualora questa maggioranza sciagurata dovesse durarvi, a poco più di 2000 euro a fronte dei circa i 10.000 sbandierati). Se a questo – continuano - si aggiunge che l’assessore al bilancio e vicesindaco ha iniziato a dare letteralmente i numeri su un presunto risparmio di 600 euro al mese per ciascun componente della giunta, cifra falsa, il quadro si complica in maniera preoccupante”.

Un comportamento “incomprensibile” per la minoranza con cui il primo cittadino “contrabbanda frottole per verità” e che “rischia di vanificare il positivo impatto che l’attuale maggioranza ha avuto nella gestione dei rifiuti, ottenuta recuperando una innegabile, quanto non convincente, collaborazione della ditta che gestisce il servizio. Ditta – si legge ancora - che negli anni ha preteso, senza mai ottenere da parte della giunta Romano, milioni di euro per adeguamenti contrattuali non riconosciuti ed oggetto di disputa giudiziaria che sarebbe sconveniente far approdare ad una transazione a danno dei cittadini. Il caso Lizzanello, in questo senso, è il più eclatante”.

Dalla minoranza invitano il sindaco Coppola a “recuperare la serietà necessaria per svolgere al meglio il gravoso compito che i cittadini gli hanno affidato nelle recenti elezioni di giugno e di evitare inutili e sconvenienti confronti con le amministrazioni precedenti”.

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