Ritorno al futuro con la festa “te San Cisariu nesciu”
I riti della festa, la tradizione, fare sempre le stesse
cose, quelle che ti fanno sentire parte della Comunità. Sono iniziati i
festeggiamenti con la messa celebrata dall'Arcivescovo di Lecce Domenico Umberto D'Ambrosio e
concelebrata dai due parroci don Gino Scardino e don Luciano Forcignanò con don
Alberto Taurino e animata dal bellissimo e preparatissimo Coro della chiesa
madre e con la processione solenne
con la statua del Santo.
La statua portata in processione a spalla per le vie del
paese (*) e dietro le autorità, le congregazioni religiose e il popolo.
La processione
rappresenta un rito antichissimo tanto che era in uso in varie parti del mondo
antico. Insomma partecipando alla processione torniamo in Egitto, la macchina
del tempo ci porta in quella civiltà e poi di seguito in Grecia e infine a
Roma!
La Grecia, già! Come quando c’erano i giochi di Olimpia (le
Olimpiadi) e si faceva questa bellissima processione in cui sfilavano i rappresentanti ed i
magistrati delle città con i sacerdoti.
Oppure in Egitto quando l’immagine del Dio da festeggiare
veniva messa su di un carro che aveva la forma di una barca e man mano che la
processione procedeva sul fiume Nilo il sacerdote e il popolo accompagnavano l’imbarcazione
camminando sulla sponda .
La macchina del tempo s’è messa in moto nel paese più bello
del Mondo ed eccoci immersi nel passato, nelle grandi civiltà del passato.
Poi i fuochi d’artificio che sono una cosa recente infatti
grazie a un gesuita si sono ottenuti i fuochi d’artificio nelle feste patronali
solo alla fine del 1700. Ed è presumibilmente in quegli anni che a San Cesario
di Lecce si sono avute le prime feste con fuochi d’artificio. Nel ‘500 e ‘600 le
feste erano senza queste pennellate di fuoco che illuminano la notte.
La musica degli Allabua alla fine della prima giornata ha
decretato l’arrivederci al giorno successivo.
Bella festa, davvero bella festa ed eccoli i principali
protagonisti e responsabili di questo successo ovvero il Presidente Antonio
Scardino (noto a tutti come Petrus) e Andrea Greco (noto a tutti come TUBBO
ovvero l’evoluzione del CANALE). “Lu Signore cu lli fazza campare ecchi
ecchi” perché hanno fatto risorgere l’orgoglio, la passione e la felicità di
appartenere alla Comunità più bella che ci possa essere che è composta dalle donne e dagli
uomini del paese più bello del Mondo.
Antonio Bruno
(*) La processione solenne con la statua di San Cesario ha percorso
le vie Manno, Dante, Verdi, Pistilli, Campania, Lazio, Saponaro, Battisti,
Unità d'Italia, Mazzini, Ferrovia, Cerundolo, Vittorio Emanuele III, p.za
Bologna, Ferrovia, Russo.
SAN CISARIU BEDDHRU FANNI STARE BBUENI A TUTTI QUANTI
La festa patronale è il momento atteso da tutti ; il giorno
in cui tutti coloro che ne hanno la possibilità tornano al Paese; il giorno in
cui tutti,dai più piccoli ai piu’ anziani, mettono il vestito e le scarpe nuove
acquistate e tenute gelosamente conservate; il giorno in cui tutta la famiglia,
dopo aver partecipato alla Santa Messa e proprio come quella patriarcale di una
volta, riunita intorno al pater familias, celebra, intorno al tavolo agghindato
per l’occasione dalle mani esperte e dalla bravura che solo le donne di queste
terre sanno esprimere, il rito,antico, ma sempre simbolo di unione, di un
luculliano pranzo. Poi tutti alla processione: anche questo un rito che si
perpetua di anno in anno e la cui origine si perde nella notte dei tempi . La
processione è l’evento centrale della festa patronale. Tutto il Paese ne è
coinvolto. Le donne, giovani e anziani: gli uomini, tutti quelli che possono,
seguono ordinatamente la statua che rappresenta il Santo Patrono- Subito dopo
le Autorità civili e militari e i bambini che hanno fatto la comunione nel
corso dell’anno,vestiti nei loro abiti bianchi. Le strade pulite e sgomberate
dalle auto si riempiono di feste e la banda che precede la processione annuncia
festosa il suo passaggio tra la gioia dei più piccoli.
Le giostre quelle sono la gioia dei bambini e dei
nonni..specie quelli che sono diventati nonni per la prima volta ! Ricordo mio
padre che andò alle giostre per la prima volta ..quando 42 anni fa nacque il
mio è suo primo nipote . La festa di quest'anno a SAN CESARIO..ha un senso
reale. Il popolo di SAN CESARIO, i giovani come Andrea gli esperti come
Gabriele (quello che fa le striscie pedonali del Comune x intenderci) e Tonio
Scardino hanno dato forza di coraggio e lealtà a tutto il Paese ..ai contrasti
e ai favorevoli. Perché la festa è aggregazione di uomini e idee,di uomini del
Milan o dell'Inter..di cattolici o non,di destri e di sinistri....ma resta che
è la festa POPOLARE PER ECCELLENZA...dei cittadini tutti !!
vanniletiziaquellodellaportaccanto.
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