Ispirazione o copiatura? la questione posta da Luigi Pascali
Carissimi,
Anche questo argomento (come altri, non pochi, apparsi sul questo blog) è uno dei numerosi da me pubblicati su "L'Alambicco", nel corso di una lunga collaborazione durata 14 anni.
Ovviamente non posso che compiacermi per il "rinfresco della memoria", ma non posso fare a meno di pensare che non si tratti di una semplice "coincidenza", ripercorrere e riproporre (più o meno con altre parole) tutti i miei scritti pubblicati nel corso degli anni.
Non è vietato, solo questione di buon gusto!...
Forse sarebbe più meritorio ricercare qualcosa di più originale, non credete?
Perdonate la franchezza. Un caro saluto
Luigi Pascali
Antonio Bruno Caro Luigi, Rita ha ricordato Carmelino a parole sue. Penso che oltre a te, a Rita e a me questi ricordi appartengano a tutto il paese. San Cesario di Lecce è questo qui, è questo territorio per gli anni in cui l’abbiamo vissuto, e siccome io, te e Rita abbiamo la stessa età e ne scriviamo è del tutto evidente che attingiamo alle stesse tradizioni, personaggi e storie del paese più bello del Mondo. Ciò che tu hai pubblicato su l'Alambicco per 14 anni, avendo lo stesso giornale cadenza bimestrale, ovvero sei numeri l'anno, non sono altro che 84 articoli con altrettanti ricordi. Il mio blog ha uno o più articoli al giorno ed ha un paio d'anni ovvero 700 articoli circa. E' una questione di probabilità che capiti uno degli 84 argomenti, tradizioni, personaggi e storie che tu hai trattato nei tuoi articoli pubblicati sul giornale l'alambicco. Ma certamente i ricordi di Rita Rotelli, di Gianni Letizia ed i miei personali, avranno descrizioni, colori, toni e considerazioni diverse da quelle che hai utilizzato tu, restituendo così un altro punto di vista. Scusa la franchezza ma i personaggi, le tradizioni e le storie di San Cesario di Lecce sono patrimonio di tutti i sancisariani e non appartengono a nessuno in particolare. Non appartengono a me, non appartengono a Rita Rotelli né a Gianni Letizia e non appartengono nemmeno a te. Le tradizioni, i personaggi, le storie del paese più bello del Mondo sono patrimonio comune, sono bene comune. Poi aggiungo che io personalmente se qualcuno mi imitasse, sarebbe per me motivo di vanto, ne sarei addirittura fiero e mai mi sognerei di fargliene una colpa. Io sono diretto con te perché sei un amico, ho scritto di ricordi che riguardano la tua persona sicuramente per primo, ma se qualcun'altro dovesse farlo dopo di me, anche se copiasse parola per parola quello che ho scritto di te e di ciò che hai fatto, non mi verrebbe mai in mente di fargliene una colpa, anzi lo ringrazierei perché mi ha preso a modello, ad esempio. Ecco mi è dispiaciuto leggere nelle tue parole la doglianza di chi pensa che la sua opera artistica venga copiata. Io personalmente non ti ho mai copiato e se, in qualche articolo mi segnalerai che ciò che scrivo è opera tua, farò in modo di toglierlo dal blog. Spero che leggerai queste parole con lo stesso spirito con cui ho letto le tue e che tutto si sia chiarito. Con stima
Antonio Bruno
Rita Rotelli Io l'Alambicco non l'ho mai letto non credo che è vietato ricordare qualcuno che fa parte dei ns ricordi...
Rita Rotelli
Commenti
Posta un commento