Il mio commento al saggio di Livio Marsico sul welfare state italiano
Il nostro concittadino Livio Marsico ha pubblicato sulla rivista scientifica Eunomia. Rivista semestrale di Storia e Politica
Internazionali uno articolo scientifico intitolato: "Il contributo della London School of Economics al welfare
state italiano" che potete leggere qui: http://siba-ese.unisalento.it/index.php/eunomia/article/view/17549/14974. La lettura dello studio del dott. Marsico mi ha solleciatto un commento che qui riporto.
Ho letto con grande interesse il tuo saggio – studio “Il
contributo della London School of Economics al welfare state italiano”.
La questione che poni, secondo la mia opinione, è collegata
all’innovazione dei processi produttivi, di cui non fai cenno, che esercita una
pressione sull’occupazione nella direzione di ottenere la stessa ( o maggiore)
produzione di beni e servizi con un minor numero di persone occupate. Né è
proponibile e, secondo me, nemmeno pensabile in un economia globale escludere
l’innovazione per ottenere una maggiore occupazione.
Questo dilemma che non può essere risolto nella maniera più
assoluta dall’Economia di Mercato, deve invece essere oggetto di una visione,
un progetto dei Policymakers (ovvero in chi prende le decisioni politiche) che
in democrazia sono i rappresentanti eletti.
La crisi che viviamo, la crisi nei rapporti sociali oltre
che economici, determina il dibattito in corso che è informato da un problema
reale che è quello delle diseguaglianze, che concordo con te possono rientrare
nelle diverse categorie di garanzia sociale che hanno le categorie che ha
individuato la London School of Economics . Per citare con te Harold J. Laski i
Policymakers dovrebbero sottoporre al nostro giudizio, voglio dire al nostro
prossimo voto del 2018, un MODELLO ECONOMICO E SOCIALE DA REALIZZARE IN GRADO
DI OTTENERE L’EGUAGLIANZA sapendo che «l’uguaglianza è l’organizzazione delle
possibilità fatta in modo che nessuno abbia mai a patire menomazioni della
propria personalità a particolar vantaggio di altri».
Ad Aprile o a Maggio 2018 ci saranno le elezioni politiche,
pensi che la campagna elettorale avrà questi temi?
Io penso di no, perché il bisogno VERO di uguaglianza è
invece OSCURATO dalla MISTIFICAZIONE che oggi tutti mettono in campo facendola
passare come soluzione del problema. La soluzione proposta da tutti è BASTA
CASTA, BASTA PRIVILEGI, POLITICI SANTI SUBITO. Che tradotto significa che se i
politici vengono ridotti in miseria avremo le risorse per ottenere
l’uguaglianza.
Questa mistificazione o per meglio dire questa bugia o
sarebbe ancora meglio dire questa “STRONZATA” impedisce di avere un vero
dibattitto per ottenere un progetto di uguaglianza che come scrivi tu dovrebbe
essere ottenuto coniugando l’efficienza con la solidarietà.
Io credo che ci siano le energie, le competenze e le risorse
per ottenere il risultato che auspichi, a patto però che si sviluppi una
dialettica. Secondo me la dialettica politica è urgente e necessaria perché per
ottenere un mutamento sociale i “i conflitti sono profondamente necessari” così
come sostiene Darhendorf.
Prendendo a base il tuo studio sarebbe interessante sviluppare
un progetto per il paese più bello del Mondo in grado di formulare politiche di
uguaglianza da sottoporre ai parlamentari per ottenere che la prossima campagna
elettorale abbia questo tema vero!
Complimenti per il tuo lavoro!
Cordialmente
Antonio Bruno
Commenti
Posta un commento