La prima sera di "Io non l'ho interrotta" come l'ho vista io.
In questo articolo la serata di ieri sera alla distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce. Gli operatori della cultura e della comunicazione descrivono il pubblico dei Social senza chiedersi quale ruolo abbiano avuto e abbiano tuttora loro stessi in questo Mondo virtuale fatto però di gente reale.
Una serata a San Cesario di Lecce, nel paese più bello del
Mondo, all’insegna della comunicazione. La kermesse ha avuto inizio con la seguitissima
e applauditissima lezione della prof.ssa Vera Gheno l’allegra e ironica responsabile
twitter dell'Accademia della Crusca, che ha decritto la comunicazione politica
dal ventennio fascista ai giorni nostri. Stringendo la sua lezione all’essenziale
la Gheno ha dimostrato che l’uso di una comunicazione emotiva, che parla soprattutto
alla pancia, fingendo l’esistenza di intimità tra politico e elettore, è il
frutto della mancanza di progetti e contenuti della politica stessa.
I Social network dando la parola a tutti sono stati oggetto
di analisi da parte della professoressa Gheno e il ritratto di chi interviene nel
dibattito dei Social che ha tratteggiato non è molto confortante. Mi chiedo
però se corrisponde alla realtà la descrizione fatta dalla Gheno di un pubblico
ignorante che commentando scrive male e che più che altro delira. A me la Gheno
proprio per questo non ha convinto ma il pubblico della distilleria ha gradito
e applaudito. Per me i Social rappresentano la realtà per quella che è, in
pratica è come guardare una fotografia, spetta poi agli operatori culturali
intervenire arricchendola. Se la realtà della comunicazione sui Social risulta
impoverita io al posto della Gheno una riflessioncina sul ruolo che ha nel
nostro Paese la cultura ed i suoi operatori lo farei. Ma questa è una mia opinione.
Dell’interessante dibattito sull’Europa sono rimasto colpito
da Alessio Liquori, cittadino di San Cesario di Lecce, Diplomatico Italiano a
Skopje nella ex repubblica Jugoslavia di Macedonia.
Di fronte alle tentazioni autoritarie che suggestionano
tanti cittadini, l’Europa viene vista come un grande fattore di stabilità democratica
e soprattutto rappresenta una forte attrattiva per i paesi che ne sono fuori e sperano
di entrarci.
Ha parlato della sua Vespa che è stata molto apprezzata dai
diplomatici che l’hanno visto arrivare alle riunioni per significare un’Italia è
considerata meta ambita e per ribadire che la produzione del nostro Paese è
apprezzata in tutto il Mondo.
Non sapevo che tra i compaesani avessimo un diplomatico,
davvero una bella sorpresa.
E poi ho scoperto la Germania che ha ottenuto l’integrazione
delle persone che vengono da lontano attraverso la Comunità, che nel suo
insieme ha accolto nelle famiglie 200mila immigrati all’anno. Si! I siriani, i
nigeriani e i senegalesi in Germania vanno nelle famiglie e non come in Italia nei
centri di accoglienza gestiti dalle cooperative. In Germania hanno sbagliato
negli anni 60 e 70 ma adesso sanno che cos’è l’integrazione. Dico grazie a Udo
Gumpel della Tv tedesca RTL per avermelo raccontato. Noi sancisariani abbiamo
avuto uno slancio simile negli anni 90, quando sulle nostre coste arrivarono a
migliaia gli albanesi, poi dell’accoglienza delle famiglie si sono perse le
tracce. Il modello tedesco avrei voluto fosse spiegato meglio, avrei voluto
sapere come vengono assegnati gli immigrati alle famiglie, avrei voluto sapere
se c’è un qualche incentivo. Ma tutto è scivolato via, senza domande da parte
dei giornalisti presenti, è accaduta come una rimozione in diretta, un non
voler sapere, sia mai che magari ci si convince a farlo noi!
Infine tante risate con le notizie di LERCIO http://www.lercio.it/ . Vi consiglio un giro nel
sito che è davvero molto divertente. Anche in questi ragazzi c’è una sorta di
atteggiamento aristocratico nei confronti di chi commenta le notizie sul loro
sito o nella loro pagina Facebook o Twitter. Insomma pare che sia la mania di
chi fa cultura attraverso i Social, di descrivere un pubblico social guardando dall’alto in
basso.
C’è una sorta di sorpresa da parte dei ragazzi di Lercio nei
confronti dei loro stessi lettori che scambiano la satira per notizie vere. Adelmo
Monachese, tra i fondatori e gli autori del fenomeno web, ieri sera ha fatto
ridere i presenti dei loro stessi commenti riscontrabili sui Social Network.
Forse questo ridere di se stessi può essere un modo di incidere nella realtà
per determinare un miglioramento delle relazioni. Dico forse, anche se ho
dovuto prendere atto di un forte compiacimento nello stigmatizzare gli errori e
il solito atteggiamento aristocratico di chi sa, o meglio, di chi crede di
sapere.
Anche la comunicazione è lo specchio di chi ne fruisce, e in
questo gioco di specchi si rischia la paralisi, la mancanza di movimento. Mi
piacerebbe ascoltare la comunicazione che mette alla berlina se stessa, che si
affanna a scendere in profondità, senza alcuna pietà, nei difetti che le
impediscono di favorire una crescita dell’opinione pubblica. Ma ci sono altri
due giorni, chissà? Forse questo accadrà oggi stesso.
Antonio Bruno
Commenti
"nsomma pare che sia la mania di chi fa cultura attraverso i Social, di descrivere un pubblico social guardando dall’alto in basso " .
Antonio Bruno ..ha ragione quando dice questo è lo scrive su CRONACHE DEL PAESE PIÙ BELLO DEL MONDO"...infatti l'aria che si respirava ieri sera in Distilleria era esattamente questa !!..Sempre con la puzza sotto il naso !!..Scusami Antonio...ma chi afferma questo sui Social ha iniziato da tempo una campagna politica (ai 5telle)...da tempo...
Io a questo punto la signora (che tu anche non sei tanto d'accordo)....
"IO L'AVREI INTERROTTA". !!
Io a questo punto la signora (che tu anche non sei tanto d'accordo)....
"IO L'AVREI INTERROTTA". !!
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