agire solo se non si danneggia

 Diario di viaggio, giorno settimo


C’è una grande preoccupazione per la grandine che in questi giorni è caduta al nord. Grandine con chicchi grossi come palle da tennis che possono spaccare la testa di chi dovesse esserne colpito. Perché c’è tutto questo cambiamento nel clima? Il nostro corpo per vivere ha bisogno di pochissima energia. Penso ai robot che invece ne consumano tantissima e agli sforzi degli scienziati in tema di BIOMIMESI, ovvero di imitazione del funzionamento degli organismi biologici che richiedono pochissima energia.

Invece c’è un continuo invito all’acquisto, e la pubblicità è il vero motore dell’acquisto per avidità. C’è una malattia psicologica da cui tutti, indistintamente, siamo afflitti che si chiama acquisto compulsivo. È la sindrome da shopping compulsivo che è un disturbo in cui la persona effettua acquisti (nonostante sia consapevole di non aver bisogno di ciò che sta acquistando) in maniera compulsiva, ovvero per eliminare una sensazione di malessere e tensione crescente.

Io mi sono chiesto se davvero ho bisogno di tutto quello che acquisto. E mi è venuto in mente San Francesco d’Assisi, i francescani che ancora oggi stanno passando dopo 800 anni, il fatto di essere nell’essenziale che elimina il malessere e la tensione crescente.

Possibile che il cristianesimo possa essere un modo di vivere nel benessere e non in una valle di lacrime? Possibilissimo!

Se si sfronda tutto del MAGICO, le cose divengono UMANE, ed ecco a voi un modo di vivere per stare bene, senza l’intervento di un Dio che tutto risolve con la bacchetta magica, ma con l’intervento di un modo di vivere che si chiama amore.

Il nostro ambiente nel quale siamo immersi è perfetto. Noi possiamo sicuramente continuare a godere della vita che è la nostra trasformazione in questo ambiente che si trasforma con noi e che ci trasforma con lui, a patto di non essere avidi, di non pretendere ciò che non ci serve per davvero.

Le politiche su cui riflettere sono quelle di un modo di vita umano, in cui tutto è possibile nella misura in cui ci serve per davvero, ci fa stare bene e non un’ossessione di possesso alla Paperon de Paperoni che si tuffa nel suo Dio Denaro che solo gli dà benessere.

Un atteggiamento etico che è la conseguenza di una risposta a una domanda: “se farò ciò che ho intenzione di fare, danneggerò me stesso, gli altri organismi viventi o l’ambiente?”, agire solo se non si danneggia significa evitare di farsi ammazzare dalla grandine grossa quanto una palla da tennis, che di questi tempi ci cade in testa mettendo a rischio la nostra stessa vita.

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