E’ LO STESSO FILM, CAMBIANO SOLO GLI INTERPRETI.
E’ LO STESSO FILM, CAMBIANO SOLO GLI INTERPRETI.
Emiliano Fittipaldi, direttore del quotidiano Domani, ha scritto un articolo pubblicato sul giornale che dirige oggi 24 luglio 2023 in cui descrive il patto tra i prescelti che governano l’Italia e gli elettori che li hanno votati alle elezioni politiche.
Nelle elezioni politiche del 25 settembre del 2022 l’affluenza alle urne ha subito un calo a livello nazionale di 9 punti percentuali, attestandosi al 63,9% degli aventi diritto. Il dato rappresenta ad oggi il maggior crollo di partecipazione nella storia repubblicana. E rientra tra i dieci maggiori cali di affluenza nella storia europea dal 1945 a oggi. Il “partito del non voto” è stata l’opzione più comune in questa tornata elettorale, rappresentando la scelta di quasi il 40% del corpo elettorale.
I risultati elettorali mostrano come la coalizione che ha ricevuto più voti e che ha la maggioranza parlamentare ha raccolto il consenso di poco più di 1 elettore su 4.
Poco più di 2 italiani su 10 hanno votato e fatto TRE PATTI CON LA MAGGIORANZA CHE GOVERNA L’ITALIA che di seguito Emiliano Fittipaldi ha così sintetizzato:
Patto securitario: contro i migranti in primis
Patto in campo economico, incentrato sulla flat tax in varie salse; l'eliminazione del reddito di cittadinanza e laissez-faire per le categorie di riferimento.
Patto per escludere: secondo questa teoria le disuguaglianze economiche non sono colpa di una cattiva distribuzione delle ricchezze tra chi ha di più e chi ha di meno. Ma è dovuta alla concorrenza di stranieri e migranti che delinquono, e che “rubano il lavoro agli italiani”.
Ricordo a me stesso che 8 italiani su 10 NON HANNO SOTTOSCRITTO QUESTI PATTI.
Ma le elezioni (CHE NON SONO LA DEMOCRAZIA) determinano il fatto che 2 italiani su 10 facciano patti e che chi li ha sottoscritti, si senta costretto a trasformarli in prassi costringendo a questa prassi anche gli otto italiani che non hanno sottoscritto un bel nulla.
Ora Fittipaldi e altri, che oggi rappresentano le idee di poco meno di 1 cittadino su 10, vorrebbero ricevere anche loro, da un altro italiano su 10, l’adesione ad altri patti per poterli applicare costringendo i rimanenti 8 italiani ad una prassi diversa da quella a cui sono obbligati oggi.
Ma che cambia?
Nulla! Cambiano solo gli interpreti, ma il film è sempre lo stesso! CAMBIA SOLO CHI COMANDA E SOTTOMETTE TUTTI GLI ALTRI.
E’ il processo ad essere NON DEMOCRATICO e non i patti SOTTOSCRITTI ED EFFICACI PER LA LEGGE ELETTORALE. Voglio dire che il processo COMBATTERE PER VINCERE LE ELEZIONI – ESCLUDERE GLI SCONFITTI – SOTTOMETTERE IL RESTO DELL COMPAGNIA BELLA – NON È DEMOCRATICO.
Fittipaldi, che è un collega giornalista, dovrebbe riflettere su questo e ci dovremmo riflettere anche noi.
Buona riflessione
IL GOVERNO E GU EVASORI Ouel patto della destra con l'Italia peggiore
EMILIANO FITTIPALDI
Sarebbe ingenuo sorprendersi delle uscite di Giorgia Meloni e Manco Salvini su tasse ed evasione fiscale. Attenzione quando la Premier usa parole mafiose per giustificare chi non paga il dovuto alterarlo («pizzo di stato») l'indignazione e una reazione appropriata. Così come naturale sdegno provocano gli ammiccamenti del segretario della Lega ai predoni che si rifiutano di saldare le cartelle esattoriali dovute all'Agenzia delle entrate. Alla stizza. però, va aggiunta una riflessione sulla base elettorale della destra di governo. E sulle sue strategie per gestire il consenso meloni ha vinto le elezioni firmando un patto esplicito con l'elettorato di riferimento. fondato su due pilastri fondamentali. Uno securitario (contro i migranti in primis) e uno, in campo economico, incentrato sulla tbc tax in varie salse. l'eliminazione del reddito di cittadinanza e laissez-fairr per le categorie di riferimento. Arrivata a palazzo chiglia destra nero-verde non riesce peri) a tagliare le tasse come promessa Dunque alliscia il suo popolo come puà Con dichiarazioni che piacciono a lavoratori autonomi, piccoli imprenditori e professionisti (secondo gli ultimi dati del Nief è la loro evasione a pesare maggiormente sul mancato gettito): e attraverso lo scudo politico concesso alle partite iva. i cui comportamenti abusivi vengono tollerati per puro tornaconto elettoraleAl patto della destra con l'Italia peggiore è poi incentrato su un'altra contraddizione. Anche gli operai egli impiegati che subiscono sulla propria pelle gli effetti nefasti dell'evasione lo scorso settembre hanno infatti votato in massa il partito di Meloni. Com'è possibile che persino gli insegnanti delle scuole che guadagnano in media la miseria di 1.600 curo al mese, salario tra i più bassi d'Europa. premino — secondo I psos — aia coalizione che non protegge loro, ma corporazioni (quella dei tassisti, per fare un esempio di attualità) che incassano senza versare i tributi e danneggiando la collettività? La risposta è nell'altra parte dell'offerta politica di Lega e Fratelli drItalia. Incentrata sulla propaganda che ha convinto i ceti meno abbienti, quelli che un tempo votavano a sinistra. che le disuguaglianze economiche non sono colpa di una cattiva distribuzione delle ricchezze tra chi ha di più e chi di meno. Ma è dovuta alla concorrenza di stranieri e migranti che del inquono, eche «ntbano il lavoro agli italiani•. Un disegno che al fine provoca un conflitto sociale tra deboli, e che consente alla destra di sviare l'attenzione dalla vera sperequazione in atto. Quella, cioè, che vede ricchi sempre più ricchi pagare meno tasse di quello che dovrebbero, e poveri sempre più poveri che si fanno la guerra tra loro per un osso. Quando le opposizioni progressiste concentreranno ogni sforzo per svelare questo imbroglio di successo, non sarà mai troppo presto
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