La vigilia dell’8 dicembre
La vigilia dell’8 dicembre
Quest’anno, mi trovo a camminare tra gli scaffali di magia, quelli degli acquisti, quelli dove le mani diventano pensieri e i pensieri diventano festa. La vigilia è un tempo che si respira, come un profumo che sa di certezza: non è speranza, è sapere che domani il sole si alzerà, e con lui anche il cuore.
È lì, in questa lentezza, che si trova il segreto: non bisogna correre verso la festa, perché lei arriva comunque, e non chiede nulla in cambio, se non di essere accolta.
Chi legge queste righe, viva allora questa vigilia come una melodia: prepari la cena come si prepara un abbraccio, accolga gli ospiti come si accoglie la bellezza. E, nel farlo, diventi ospite del momento, del tempo che si ferma, della gioia che arriva piano, con passo leggero ma certo.
Che sia una vigilia eterna, di quelle che insegnano ad amare ogni attimo per quello che è: il dono più grande di tutti. Essere insieme, essere lenti, essere affetto.
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