Riflessioni sulla Responsabilità dei Rappresentanti Locali
Riflessioni
sulla Responsabilità dei Rappresentanti Locali
La mia
riflessione odierna riguarda le osservazioni che ho fatto sui comportamenti dei
cittadini che hanno chiesto e ottenuto la responsabilità di Sindaco o
Consigliere Comunale, persone che conosco personalmente.
Terminata la
campagna elettorale, queste cittadine e questi cittadini si trovano a gestire
le loro responsabilità in perfetta solitudine. Nessuno dei cittadini, che
durante la campagna elettorale affermava di avere a cuore la comunità senza
interessi personali, partecipa alle attività quotidiane con spirito
collaborativo.
I
Consiglieri Comunali e il Sindaco si avvalgono delle prestazioni lavorative del
personale assunto a tempo indeterminato nel Comune, che riceve uno stipendio,
oppure di consulenti che vengono compensati economicamente per i loro servizi.
Tuttavia, osservando il lavoro svolto dal Sindaco e dai Consiglieri Comunali,
ritengo che l’indennità che ricevono non sia adeguata.
In assenza
di collaborazione da parte dei cittadini, ritengo che coloro che sono stati
scelti e a cui è stata affidata la responsabilità debbano essere retribuiti con
stipendi molto elevati.
Questo
compenso, che per i comuni con meno di 10.000 abitanti dovrebbe indicativamente
ammontare a 200.000 euro lordi annui per il Sindaco e decrescere per gli
Assessori e i Consiglieri Comunali, potrebbe attrarre professionisti di
altissimo livello e favorire una maggiore qualità delle prestazioni alla
Comunità cittadina che si vedrebbe aumentato il livello di benessere.
Infine,
un’ultima riflessione riguarda i cittadini che accettano l’incarico per
compensi ai limiti dell’indecenza. Li invito a riflettere sul fatto che, in
assenza di una collaborazione da parte della comunità e di ambizioni politiche
che mirino a carriere in Regione o Parlamento, che prevedono compensi elevati,
la loro azione si riduce a pura vanità, figlia di un egocentrismo autolesionista.
Per questo, sarebbe opportuno per loro considerare la possibilità di
abbandonare l’incarico e dedicarsi ad attività più soddisfacenti e
remunerative.
Si sa che
chi ricopre il ruolo di Consigliere Comunale è considerato un politico e, di
conseguenza, soffre della percezione negativa riservata a tutti i politici,
come dimostra l'astensione della maggioranza assoluta degli aventi diritto al
voto.
Antonio
Bruno
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