Gilet Gialli: riflessione sulla manifestazione di oggi in Francia ispirata dagli scritti di Humberto Maturana
Gilet Gialli: riflessione sulla manifestazione di oggi in
Francia ispirata dagli scritti di Humberto Maturana
Tra noi umani c’è troppa lotta e competizione.
Oggi 8 dicembre 2018, giorno dell'Immacolata, in Francia ci saranno altre manifestazione, altri
cassonetti e auto bruciate, altre violenze. La protesta si è trasformata in
lotta per ottenere chiedendo, urlando e scrivendo sui cartelli quello che si vuole ottenere. I manifestanti scenderanno nelle strade e nelle
piazze e urleranno le loro richieste.
Questo sta accadendo perché nessuno ascolta più le persone,
soprattutto nessuno si preoccupa di sapere quello che hanno da dire i giovani.
Ma se non parliamo sicuramente non ci capiremo e in questo modo è impossibile
per noi generare progetti comuni.
I nostri problemi possono essere risolti parlando, non con manifestazioni
anche violente in cui dice e si grida chiediamo questa o quella cosa.
Le conversazioni tra di noi sono focalizzate sul progresso ma,
nello stesso tempo, non lo vediamo come qualcosa in cui siamo coinvolti, consideriamo
il progresso, invece, come qualcosa di esterno a noi, di conseguenza non ci
sentiamo parte nella generazione continua del Mondo.
Invece di una conversazione con la nostra storia che è
fondata sulla cooperazione tra di noi l’umanità è immersa nella lotta e nella
concorrenza, ma dovremmo essere ormai consapevoli che è possibile risolvere i
problemi esclusivamente parlando.
Dobbiamo sapere che possiamo parlare perché i colloqui sono
molto importanti nel contesto attuale del paese, e in questo modo aprendosi gli
uni agli altri potremo capire dove siamo e progettare insieme il Mondo in cui
vogliamo essere.
L’azione di qualunque tipo e natura dovrebbe arrivare in ogni
circostanza dopo essersi fermati a riflettere proprio su questo, riflettere su
quello che vogliamo conservare.
Ripeto i problemi possono essere risolti parlando, possiamo
sicuramente osservare che non è con una o più manifestazioni dove oggi si dice “chiediamo
questa cosa o questo provvedimento o quella cosa o quell’altro provvedimento”,
perché la richiesta, qualsiasi richiesta, non apre lo spazio per la
collaborazione. L'unica cosa che apre lo spazio per la collaborazione è la
conversazione, perché la conversazione è una relazione di ascolto reciproco, di
rispetto reciproco, di comprensione.
Ma possibile che non osserviamo che mai, in nessuna circostanza,
una persona cambia idea se non si parla, se non si capisce ciò in cui si è
coinvolti e se non si generano progetti comuni?
Considerando il momento politico e sociale, se non ci rispettiamo,
se non siamo sicuri, se pensiamo all'altro solo per barare, usare le persone, noi
non stiamo parlando. Invece l'arte della vita democratica è parlare, e non è un
caso che le assemblee elettive si chiamino Parlamenti.
La riflessione che dobbiamo fare insieme è sulla creazione
di un mondo, parlando di ciò che è necessario nei diversi momenti appropriati .
Parlare non è la stessa cosa di “discutere e parlare”, si tratta di stare
insieme nel piacere e nel benessere che si genera nello stare insieme avendo la
finalità di perfezionare quello o qualcosa di cui si sta parlando.
Antonio Bruno Ferro
Il «programma» del movimento - Il documento è circolato in
rete negli ultimi giorni della protesta e non se ne conosce l’autore
ECONOMIA, LAVORO
FISCO
Vietare per legge tasse ai cittadini superiori al 25%
STIPENDI
Aumento di salario minimo, pensioni e minimi sociali del 40
per cento
SERVIZI
Assunzioni massicce di funzionari per ristabilire la qualità
di stazioni ospedali, scuole e poste
ALLOGGI
Costruzione di 5 milioni di case popolari. Punire i prefetti
e i sindaci che lasciano dormire all’aperto i senza tetto
BANCHE
Rendere più piccoli gli istituti finanziari per proteggerli
dalla crisi, far cessare i monopoli, separare i depositi dai fondi speculativi
BILANCIO
Annullare il debito
POLITICA
DEMOCRAZIA
Riscrivere la Costituzione nell’interesse del popolo
sovrano. Introduzione dei referendum di iniziativa popolare
INDIPENDENZA
Divieto delle lobby e di altre reti di influenza
FREXIT
Uscita della Francia dall’Ue con l’obiettivo di riconquistare
sovranità politica, monetaria ed economica
EVASIONE
Abbattere l’evasione fiscale con un risparmio di 80 miliardi
l’anno
BENI PUBBLICI
Stop immediato delle privatizzazioni per autostrade,
aeroporti, parcheggi, ferrovie
SANZIONI
Ritiro degli autovelox e delle multe con telecamere
SCUOLA
Eliminazione di ogni ideologia dai programmi scolastici
GIUSTIZIA
Quadruplicare il budget per la giustizia e limitare per
legge la durata dei processi
INFORMAZIONE
Fine dei monopoli dei media e stop ai finanziamenti pubblici
ai giornali
LIBERTÀ
Fine dell’ingerenza dello Stato nell’insegnamento,
l’educazione, la sanità e la famiglia per legge costituzionale
SANITÀ, AMBIENTE
CONSUMATORI
Obsolescenza programmata con una garanzia di dieci anni per
i prodotti
RIFIUTI
Vietare i prodotti di plastica e gli imballaggi
OSPEDALI
Diminuire l’influenza dei laboratori farmaceutici e
verificare lo stato generale della sanità
AGRICOLTURA
Divieto degli OGM e dei pesticidi cancerogeni
PRODUZIONE
Reindustrializzazione per evitare le importazioni e quindi
l’inquinamento
GEOPOLITICA
NATO
Uscita dal Trattato dell’Atlantico del Nord
AFRICA
Cessare le ingerenze. Rimpatrio di tutti i soldati
MIGRANTI
Evitare gli arrivi se non si può accogliere
TRATTATI
Rispetto scrupoloso del diritto internazionale
Commenti
Posta un commento