Uccio Carcagna scrive: "Antonio Bruno mo te du sta biessi?"
Antonio Bruno: Molto bella (la poesia di Totu Meu n.d.r) con
un anelito che condivido. Proprio ieri sera ho incontrato due persone, tutte e
due erano impegnate, negli scorsi anni, a rendere più bella e accogliente la
piccola San Cesario di Lecce ed ora invece non si vedono più in giro, non
promuovono iniziative né partecipano alle iniziative che si fanno. Gli ho
chiesto come mai il loro impegno si fosse prodotto solo per il tempo in cui
occupavano dei posti elettivi? Gli ho chiesto come mai tutti i consiglieri
comunali degli ultimi 30 anni fossero lontani dalla collaborazione per il bene
comune. Bene, uno mi ha risposto che continua a occuparsi di politica nella sua
associazione, che prima o poi proverà che lui ha le soluzioni mentre
"questi di adesso", non sanno quello che fanno. L'altro mi ha detto
che quando governava lui includeva, che promuoveva assemblee. Ma quando ho
chiesto a quest'ultimo chi avesse incluso di quelli che l'avevano preceduto si
è dileguato. Ecco ila mia riflessione è che se c'è concorrenza tra le persone
non può esserci che esclusione degli sconfitti. Non può essere diversamente
perché viene meno il riconoscere l'altro legittimo anche se quello che dice e
fa tu non lo dici e non lo faresti mai. Per collaborare c'è bisogno di
riconoscere la validità di tutti: NESSUNO ESCLUSO.
Uccio Carcagna: Me pare ca puru signuria eranu trent’anni ca
nu te nteressavi te politica...
mo te du sta biessi? tuttu de paru t'ha
ringalluzzitu? O te sta dannu nu picca te spaziu e te sta sienti chiu
carculatu? Complimenti totu meu e buon annu a tutti
Antonio Bruno: Uccio Carcagna io faccio la mia parte adesso,
quando capita. Negli anni 80 quando avevo 20 anni ho praticato la competizione
e conosco gli effetti: pian pianino scompaiono tutti, non faccio nomi ma
personalità di altissimo livello che frequentavano la Democrazia Cristiana di
San Cesario di Lecce man mano che la competizione dipanava i suoi effetti
scomparivano impoverendo la comunità delle loro competenze. La politica è oggi
sinonimo di competizione e allora diciamo che siamo tutti interessati ad
abbandonarla in favore della collaborazione perché in alternativa c'è solo la
sottomissione e l'ubbidienza. Ma anche la sottomissione esclude sia il potente
che il suddito perché nessuno dei due ammette la legittimità dell'altro quale
altro in convivenza. Non possiamo collaborare nella competizione ma solo essere
ubbidienti e sottomessi non ottenendo la democrazia. Dici che oggi gli amici di
Civica San Cesario - Fernando Coppola Sindaco mi danno spazio, che mi sarei
ringalluzzito grazie a loro, io ti rispetto si vede che tu hai visto questo.
Ringrazio chi mi da spazio, ma sono stato presente anche negli scorsi anni
nella Commissione Pari Opportunità e con l'Associazione Sinergie San Cesario di
Lecce. Nulla di speciale, ho fatto qualcosina anche dando la mia disponibilità
all'Albo dei volontari del Comune. Ma ripeto niente di particolare. Solo che
non vedo nessuno dei tanti Consiglieri, decine e decine se non centinaia degli
ultimi 30 anni che potrebbero dare una mano. Osservo che chi è stato eletto
negli ultimi 30 anni e i loro amici non partecipano alla vita della Comunità
dando il loro prezioso contributo anche nella più totale diversità. Osservo
solo questo, e sarebbe bello che al di la se una persona è stata eletta
Consigliere, oppure è stato un ex Consigliere o anche da semplice cittadino
dicevo sarebbe bello che coloro i quali hanno già dimostrato interesse per la
Comunità scoprissero la bellezza di collaborare e cooperare per il bene Comune
facendo un pochino tutti, co - ispirandoci senza bisogno di leader che è
scientificamente provato non siano più funzionali alla partecipazione
democratica. Grazie Uccio Carcagna di avermi dato questa opportunità! E magari
chissà ci potremo presto trovare a conversare di tutto questo davanti a un buon
caffè. Non ti sembra?
Uccio Carcagna: None ce cafe', nu ne biu cchiui ca se no me
batte lu core forte, grazie per l' invitu. Ma poi de ce ha conversare, ha
scrittu tuttu a quai e Madonna mia quantu scrii frate miu, tocca me tai lu
tiempu cu leggu e cu capiscu ce furmene vuei cu dici, nu suntu giornalista comu
a signuria. Però scrii propriu mutu, cusi rischi li cristiani cu se straccanu
cu te leggenu, e a metà cu te mandanu a dru paise. Iou aggiu ditta la mia sai,
nu te la pijare. Nun c'è besegnu cu me scrii n'articulu puru subbra de mie.
Comunque te ringraziu e buon annu puru a tie.
Antonio Bruno: Uccio Carcagna ti offro un succo a scelta!
Così non ti innervosisci. :-)
Uccio Carcagna: Se ni etimu alla chiazza, me cucchiu ieu
cusi sciamu allu barra e me offri nu gingerinu. E me spieghi puru tutte ste
cose ca scrii, ca secondu mie certe fiate te capisci sulu a signuria. Però te
na parte te comprendu, te sta ccuntentanu e te sta dannu nu picchi te gloria,
sta faci buenu cu te la pigghi, nu se sape mai te sti tiempi. Statte buenu dottore.
Antonio Bruno: Uccio Carcagna Sinceramente sei una persona
molto simpatica avrò veramente piacere e sarà per me un onore raccontarti
quello che scrivo e spero che quello che dirò sia comprensibile
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