Racconti "arretu sant'Antoni".


Raffaella Sabetta da piccola
  • Raffaella Sabetta

    Gabriella Sabetta
    Le sorelle Raffella e Gabriella Sabetta hanno raccolto l'invito di raccogliere i ricordi della loro mamma. Spero che altre persone prendano esempio da loro. Cronache del paese più bello del Mondo in effetti è una CONSERVATORIA DEI RICORDI quindi più ne mettiamo, più facciamo onore alla Missione di questo blog. Ma adesso leggiamo i racconti "arretu sant'Antoni".
    8:59
    I nonni, Ronzu e Rafeluccia te Sant'Antoni, vivevano in campagna, appunto "arretu sant'Antoni". Il nonno Ronzu era il giardiniere, i proprietari abitavano a Bari e venivano a San Cesario solo in estate. Questa proprietà confinava con "lu sciardinu te Don Pippi De Pace"; don Pippi aveva sposato la figlia del proprietario. Dall'altro lato della "strittula"c'erano i giardini "te li Panzini" e, più avanti, quelli "te li Tappa".
  • Raffaella Sabetta
    9:05
    Eerano famiglie molto numerose, con tanti figli, di tutte le età. Durante il giorno tutti aiutavano i genitori in campagna, anche mamma e gli zii. La sera si riunivano per recitare il rosario e dopo i ragazzini potevano giocare, non troppo perchè al mattino ci si svegliava molto presto. In via Mazzini, verso "le puzze noe "c'era la villa dove abitavano i Centonze. La figlia di Rosario Centonze, Addolorata o meglio "Ndaticchia" era coetanea di mamma, quindi classe 1921.
  • Raffaella Sabetta
    9:10
    Questi sono alcuni "appunti"; poi mamma quando racconta spesso perde il filo, poi riprende, poi si stanca. L'altra sera, per esempio, parlava di una "nunna Faurita" che abbiamo sentito spesso nominare ma che non riusciamo bene a collocare. Vedremo se, nei prossimi racconti di questo piccolo angolo di mondo che era "rretu Sant'Antoni", riusciremo a saperne di più! Un caro saluto da Raffaela e Gabriella
  • Raffaella Sabetta
    9:12
    Senz'altro cercherò delle foto e te le invierò!

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