Fimmene, fimmene ca mparati alli piccinni “le cose te Ddiu” (donne che insegnate ai bambini dottrina al catechismo)
In genere sono in ombra, non sappiamo quasi nulla di loro,
mi riferisco alle donne che collaborano con il parroco in parrocchia. Con una sola eccezione sin dai tempi di mio padre, lui era bambino negli gli anni
30.
Da quel tempo e forse anche da prima, erano le MESCE che indicavano “LE COSE TE
DDIU”.
Mescia 'Nzina, Mescia Teresina e Mescia Cecilia.
Erano tutte nei pressi della “Chiesia” (Chiesa) Madre.
Mescia 'Nzina (Vincenza) e Mescia Teresina erano sorelle ed
abitavano in Via Caponic. Mentre Mescia Cicilia (Cecilia) abitava in Via
Cepolla.
L’educazione religiosa dei fanciulli era affidata a queste
MESCE allora e alle tantissime catechiste (ma anche catechisti) nei nostri giorni. Punto e basta!
Il parroco le delegava. Si ! Il parroco delegava e delega le donne. Ricordo a me stesso che l’insegnamento della dottrina che noi 60enni abbiamo avuto è derivato da quel formidabile capolavoro di sintesi che era il Catechismo di Papa Pio X. Ne volete la prova? E allora leggete la nota (*)
Il parroco le delegava. Si ! Il parroco delegava e delega le donne. Ricordo a me stesso che l’insegnamento della dottrina che noi 60enni abbiamo avuto è derivato da quel formidabile capolavoro di sintesi che era il Catechismo di Papa Pio X. Ne volete la prova? E allora leggete la nota (*)
Comunque le donne hanno avuto un ruolo indiscusso nella vita
delle Parrocchie del paese più bello del Mondo. Erano senza rivali. Gli uomini,
in genere, li trovavi in piedi o seduti sulla destra entrando nella Chiesa madre
e tutto finiva li. Le donne avevano la sinistra della Chiesa madre tutta per
loro. Tutte con il capo coperto, da veli neri le donne adulte e con veli
bianchi le bambine.
Detto tutto questo sulle donne e sulla loro partecipazione
come coprotagoniste del parroco alla vita della parrocchia, il mio pensiero va
a quelle donne che hanno collaborato e collaborano tutt’ora per fare della
parrocchia una comunità viva e pulsante che vive in mezzo a noi.
Le donne che ricordo io agli albori della neonata seconda
parrocchia di San Cesario di Lecce oltre a mia madre, Maria Ferro, Gina De
Giorgi, Memè Mazzotta, Pina Pascali.
Mia madre Maria Ferro sull'Ambone della Chiesa di Sant'Antonio a San Cesario di Lecce sede della Parrocchia dove ha collaborato attivamente dal 1969 sino all'anno 2005 |
Le donne che organizzavano “riffe” che poi sono pesche di beneficenza, le donne a girare casa per casa per consegnare il giornale “Noi Comunità”. Sempre
le donne casa dopo casa per le varie sottoscrizioni in favore delle missioni, delle vocazioni,
delle famiglie povere.
Le donne del paese più bello del Mondo, sempre presenti e
pressanti, protagoniste assolute e indiscusse della vita parrocchiale.
Avevano un bel rapporto con il parroco buono, con don
Giuseppe Tondo, lui sempre affettuoso e presente con la sua 500 beige prima, la 126 color senape e poi la Lancia Prisma oppure Delta?
Don Giuseppe Tondo in una gita di Pasquetta organizzata da noi ragazzi adolescenti nel 1974 |
Non c’è più mia madre, non posso chiederle chi fossero le
decine di donne che in parrocchia davano il loro contributo. Lei se le sarebbe
ricordate tutte, ne sono certo.
Voglio ricordare che tantissime donne collaboravano anche con il compianto parroco Don Oronzo Margiotta, anche nella Chiesa madre posso affermare che le donne erano l'asse portante della comunità. Non ho frequentato da giovane quella parrocchia e quindi non ne conosco i nomi, ma se qualcuno ha la bontà di farmeli sapere mi piacerebbe citarle. No, forse posso citarne una per tutte: Ivana Lettere, conosco il suo impegno per l'amicizia che mi lega a lei.
Voglio ricordare che tantissime donne collaboravano anche con il compianto parroco Don Oronzo Margiotta, anche nella Chiesa madre posso affermare che le donne erano l'asse portante della comunità. Non ho frequentato da giovane quella parrocchia e quindi non ne conosco i nomi, ma se qualcuno ha la bontà di farmeli sapere mi piacerebbe citarle. No, forse posso citarne una per tutte: Ivana Lettere, conosco il suo impegno per l'amicizia che mi lega a lei.
Io ne ho citate alcune, e a parte voglio ricordare Maria
Faggiano più nota come Maria te Sant’Antoniu, i suoi pellegrinaggi alla volta
di San Gabriele, le sue sortite in casa mia con quell’inflessione del Nord che
aveva acquisito in anni di duro lavoro nella lontana Lombardia se non sbaglio a Busto Arsizio in Provincia di Varese.
Se proprio devo dire chi è stato il mio San Giovanni, ovvero chi mi ha indicato Gesù, ecco non ho dubbi: è stata mia madre e tutte le donne che
collaboravano con lei. Le donne e mia madre tutto quello che hanno fatto in parrocchia, l’hanno fatto senza avere nulla in
cambio se non l’intima soddisfazione e il piacere di aver fatto qualcosa per la
Gloria del Signore.
Antonio Bruno
(*) dal Catechismo di Pio X
1. Chi ci ha creato?
Ci ha creato Dio.
2. Chi è Dio?
Dio é l'Essere perfettissimo, Creatore e Signore del cielo e
della terra.
3. Che significa « perfettissimo » ?
Perfettissimo significa che in Dio ò ogni perfezione, senza
difetto e senza limiti, ossia che Egli é potenza, sapienza e bontà infinita.
4. Che significa « Creatore » ?
Creatore significa che Dio ha fatto dal nulla tutte le cose.
5. Che significa «Signore » ?
Signore significa che Dio é padrone assoluto di tutte le
cose.
6. Dio ha corpo come noi?
Dio non ha corpo, ma è purissimo spirito.
7. Dov'è Dio?
Dio é in cielo, in terra e in ogni luogo: Egli é l'Immenso.
8. Dio è sempre stato?
Dio è sempre stato e sempre sarà: Egli è l'Eterno.
9. Dio sa tutto?
Dio sa tutto, anche i nostri pensieri: Egli é l'Onnisciente
10. Dio può far tutto?
Dio può far tutto ciò che vuole: Egli é l'Onnipotente.
11. Dio può fare anche il male?
Dio non può fare il male, perché non può volerlo, essendo
bontà infinita; ma lo tollera per lasciar libere le creature, sapendo poi
ricavare il bene anche dal male.
12. Dio ha cura delle cose create?
Dio ha cura e provvidenza delle cose create, e le conserva e
dirige tutte al proprio fine, con sapienza, bontà' e giustizia infinita.
13. Per qual fine Dio ci ha creati? _
Dio ci ha creati per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa
vita, e per goderlo poi nell'altra, in paradiso.
14. Che cos'è il paradiso?
Il paradiso è il godimento eterno di Dio, nostra felicità,
e, in Lui, di ogni altro bene, senza alcun male.
15. Chi merita il paradiso?
Merita il paradiso chi è buono, ossia chi ama e serve
fedelmente, Dio, e muore nella sua grazia.
16. I cattivi che non servono Dio e muoiono in peccato
mortale, che cosa meritano?
I cattivi che non servono Dio e muoiono in .peccato mortale,
meritano l'inferno.
17. Che cos'è l'inferno?
L'inferno è il patimento eterno della privazione di Dio,
nostra felicità, e del fuoco, con ogni altro male senza alcun bene.
18. Perché Dio premia i buoni e castiga i cattivi?
Dio premia i buoni e castiga i cattivi, perché è la
giustizia infinita.
19. Dio è uno solo?
Dio è uno solo, ma in tre Persone uguali e distinte, che
sono la santissima Trinità.
20. Come si chiamano le tre Persone della santissima
Trinità?
Le tre Persone della santissima Trinità si chiamano Padre,
Figliuolo e Spirito Santo.
21. Delle tre Persone della santissima Trinità si è
incarnata e fatta uomo alcuna?
Delle tre Persone della santissima Trinità si è incarnata e
fatta uomo la seconda, cioè il Figliuolo.
22. Come si chiama il Figliuolo di Dio fatto uomo?
Il Figliolo di Dio fatto uomo si chiama Gesù Cristo.
23. Chi è Gesù Cristo?
Gesù Cristo è la seconda Persona della santissima Trinità,
cioè il Figliolo di Dio fatto uomo.
24. Gesù Cristo è Dio e uomo?
Sì, Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo.
25. Perchè il Figliuolo di Dio si fece uomo?
Il Figliuolo di Dio si fece, uomo per salvarci, cioè per
redimerci dal peccato e riacquistarci il paradiso.
26. Che fece Gesù Cristo per salvarci?
Gesù Cristo per salvarci soddisfece per i nostri peccati
patendo sacrificando se stesso sulla Croce, e c'insegnò a vivere secondo Dio.
27. Per vivere secondo Dio, che cosa dobbiamo fare?
Per vivere secondo Dio, dobbiamo CREDERE LE VERITA RIVELATE
da Lui e OSSERVARE I SUOI COMANDAMENTI, con l'aiuto della sua GRAZIA, che si
ottiene mediante I SACRAMENTI e L'ORAZIONE.
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