Nella nostra cultura patriarcale (della competizione) non c'è alcuna possibilità di uguaglianza

 

Nella nostra cultura patriarcale (della competizione) non c'è alcuna possibilità di uguaglianza

Ci sono due tipi – opposti – di rivoluzione, come già 2.400 anni fa osservò Aristotele in uno splendido (e inspiegabilmente ignorato) passaggio della Politica: “Coloro che vogliono l’eguaglianza si ribellano se pensano di avere di meno, pur essendo uguali a quelli che hanno di più, mentre quelli che vogliono diseguaglianza e superiorità, si rivoltano se suppongono che, pur essendo diseguali, non hanno di più, ma lo stesso o di meno degli altri (…): in effetti quelli che sono inferiori si ribellano per essere eguali, quelli che sono eguali per essere più grandi”.

Aristotele, La Politica, (IV sec. A. C.), trad. it. Laterza, Bari 1966, libro V, 1302a (ho lievemente modificato la traduzione e il corsivo è mio).

Una vita disumana, non c'è mai possibilità di armonia in questa nostra cultura patriarcale. Fateci caso ad esempio alle persone che sono stati i prescelti con le elezioni degli ultimi 50 anni a San Cesario di Lecce. Fate una riflessione sui prescelti, su quelli di loro che erano solo Consiglieri, su quelli di loro che erano assessori ed infine su quelli di loro che erano sindaci. Poi rileggete la descrizione che Aristotile scrisse 2.400 anni fa. Vedete? Non è cambiato nulla, ORA COME ALLORA, accade quello che possiamo leggere: "quelli che sono inferiori si ribellano per essere eguali, quelli che sono eguali per essere più grandi"

Ecco perchè ci possono essere dei facilitatori, dei coordinatori, mai dei leader. Il leader che ottiene il dominio immediatamente è aggredito da quelli che vogliono il suo dominio perchè, pur essendo capi bastone, ritengono di meritare di più; ognuno di loro pensa che non è uguale agli altri capi bastone e che il leader è una poltrona che meritano ognuno di loro. I prescelti vivono una vita fatta di trappole, trabocchetti ed agguati. Questo hanno vissuto tutti i prescelti che abbiamo conosciuto qui a San Cesario di Lecce. Questo vivono anche i candidati delle prossime elezioni del 12 giugno 2022. Sono tutti assediati dagli altri, sono assediati da quelli che ritengono di non essere uguali agli altri, MA CHE SI SENTONO SUPERIORI AGLI ALTRI.

Ne consegue che la nostra cultura patriarcale genera (meglio sarebbe dire degenera) disagio che può degenerare e precipitare anche in malattia. La buona notizia è che, essendo il disagio determinato dalla cultura, basta desiderare di abbandonare la nostra cultura patriarcale, basta desiderare di abbandonare la competizione, per ottenere il beenssere del piacere di stare insieme per il piacere di stare insieme, sempre se desideriamo vivere insieme agli altri essere viventi.

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