Non è una questione di partiti, si tratta di una questione squisitamente culturale

 

Non è una questione di partiti, si tratta di una questione squisitamente culturale

di Antonio Bruno

I partiti causa di tutti i mali, si diceva negli anni 80, i partiti pozione magica per riavvicinare il popolo alla politica, si sussurra in questo inizio terzo millennio in ogni dove. Io l'ho vissuto il tempo dei partiti e posso assicurare che c'erano solo più dominatori di adesso che, come nel film Highlander - L'ultimo immortale, erano tutti consapevoli si ciò che disse Il temibile Victor Kruger: "Ne resterà soltanto uno!!!" Così diceva lui e così si sta facendo a San Cesario di Lecce tra i tre candidati Sindaco, appunto, il 13 giugno 2022, ne resterà soltanto UNO!!!!!!

Mi spiace per Sandro Frisullo,  intellettuale di cultura profonda e da cui emerge sempre un pensiero raffinato, ma a nulla serviranno i partiti, le correnti, le fondazioni o i Centro Studi se non si desidera di abbandonare la nostra cultura patriarcale, perchè nella nostra cultura qualunque sia la forma di organizzazione antropologica, ci sarà solo lotta per la conquista del Dominio e conseguentemente del potere e sottomissione. Le rivoluzioni sono di due tipi, come 2.400 anni fa chiarì Aristotele, quella di chi desidera essere uguale agli altri e quella di chi desidera ELEVARSI SUPERIORE SUGLI ALTRI. Queste due rivoluzioni non sono estinguibili nella nostra cultura patriarcale e danno luogo alla lotta, senza esclusioni di colpi, per la conquista del potere, costi quel che costi ed a qualunque costo. Però c'è una buona notizia che è quella che si può desiderare di abbandonare la competizione della nostra cultura patriarcale e ciò determinerà una convivemza sociale nel reciproco riconoscimento di legittimità e nel reciproco rispetto. Ciò solo potrà avere la forma di convivenza sociale chiamata democrazia.

Antonio Bruno

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