Una punizione veramente afflittiva

 

Una punizione veramente afflittiva

Avere tutto ciò che serve raggiungibile con il mio cellulare, cercare un’informazione, ottenere delle indicazioni, tradurre, chiamare, fare foto, parlare, scrivere insomma riuscire a fare qualunque cosa in qualunque posto, per me è quanto di più UTILE ci sia.

Invece “eccooo-lla”, che arriva il pippone di chi, osservando questo mezzo di facilitazione dell’esistenza umana, si sente diminuito dal fatto di averne bisogno.

No Gramellini, il cellulare è utilissimo, fa tutto quello che avrei voluto avere quando ero giovane e non potevo farlo. Ti faccio un esempio. Nel 1976 facevo levatacce per prendere il rapido da Lecce alle 6.00 in modo da arrivare in tempo a lezione all’Università di Bari. Sognavo colleghi che riprendessero la lezione che avrei potuto seguire con calma.

Ecco, oggi chiunque può fare una diretta della lezione e farmela seguire in qualunque posto io mi trovi.

Il libro dei miei sogni da ragazzo si chiama cellulare, io allora a 19 anni non sapevo che si potesse inventare qualcosa di simile, ma trovo che sia encomiabile chi quel sogno me lo ha fatto avverare.

Buona riflessione

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