ASSISTENZA E BENEFICENZA A SAN CESARIO TRA FINE OTTOCENTO E INIZI NOVECENTO
Il Consiglio del 2002 della Società di Mutuo Soccorso fra Lavoratori di San Cesario di Lecce |
Precedentemente
abbiamo ampiamente trattato della nascita delle tre Società di Mutuo Soccorso a
San Cesario, inserendole nel contesto della grave crisi economica che
attanagliava tutto il Meridione d’Italia sul finire dell’Ottocento.
Indubbiamente positivo fu il ruolo che le Società di mutuo
soccorso esercitarono nel contesto sociale di San Cesario. Tuttavia, la loro
azione non andò mai al di là dell’intervento puramente ricreativo–culturale
nell’ambito del dopolavoro, di quello assistenziale con elargizioni di prestiti e sussidi, o di quello di sostegno nei momenti del lutto dei
soci. Il sorgere, nel volgere di pochi anni, di ben tre di esse nello stesso
comune è, comunque, indice di una vivacità di presenze di diversa matrice
culturale, che intendevano affermare una propria soggettività politica,
senza sconfinare dall’ambito
strettamente sociale.
Gli interventi delle
Società di mutuo soccorso non erano, peraltro, diversi da quelli della ben più
forte Congregazione di Carità presente a San Cesario. In pratica, agli
interventi delle famiglie dei vari Licastro, De Bonis, Russo, Saponaro e di
altre di possidenti che si avvicendavano ai vertici della Congregazione di
Carità, destinati solo ad alcune categorie sociali, si aggiungevano quelli
delle Società che elargivano ai lavoratori - dalle prima escluse - quei sussidi indispensabili per il
superamento di gravi emergenze economiche.
In altri Comuni, invece, le Società di mutuo soccorso non
solo sperimentavano la costituzione di scuole serali per operai, la istituzione dei cosiddetti “smerci sociali” ( veri e propri magazzini
di vendita e consumo), di cooperative di consumo e di concessione di prestiti,
ma esprimevano una forte leadership locale pure nelle istituzioni dello Stato.
Emblematico il caso della Società Operaia di mutuo soccorso di Nardò che, per
più legislature, portò al Senato del Regno prima, e all’amministrazione comunale
poi, il proprio presidente nonché fondatore on. Giovanni Zuccaro.
Tratto da La Storia della Società a cura di Ottorino
Forcignanò
Commenti
Posta un commento