Nullo D'Amato
Nullo D' Amato è nato a S. Cesario, località in provincia di
Lecce che ebbe una intensa tradizione d'arte incisoria fiorita in pieno 600 e
oggi del tutto decaduta; rimane soltanto il fascino dei numerosi monumenti
barocchi.
Ha studiato alla Scuola d'Arte di Lecce, ancor oggi priva di
una sezione d'arte incisoria, e da lì è passato all'Accademia di Belle Arti di
Roma e alla facoltà di Architettura a Valle Giulia.
Fu premiato nel 1936 alle manifestazioni goliardiche
nazionali di Palermo e si segnalò a Bari per 2 linoleografie ed una Mostra
sindacale di Artisti Pugliesi.
Diverse sue incisioni furono riprodotte su varie Riviste d'
Arte Italiana.
E venne un intenso periodo di lavoro in cui D'Amato rivolse
le sue incisioni in maniera nuova abbandonando il segno chiaroscurale
impressionistico per una forma affidata soltanto alla linea nervosa libera e
continua, tutta vibrante.
L'incisione " La Valle „ meritò di essere ammessa alla
Biennale di Venezia del 1950.
Nel 1951 " Sira „ fu esposta alla Quadriennale di Roma.
Composizione genuina e fantastica che nasce da una tormentata ricerca di segno
e colore.
Nel 1952 D'Amato fu presente a una Mostra collettiva in
Svizzera, nel 1953 a Milano alla Sala Bocca espose insieme a Luigi Bardolini,
nel 1954 partecipò alla Mostra della vita del Mezzogiorno d'Italia al Palazzo
della Cassazione in Roma con 4 opere acquistate da una collezionista americana.
Ancora nel 1954 fu a una collettiva a Wirmipegg in Canadà, nel
1956 partecipò al I Salone degli Incisori d'Italia a Milano.
Le opere del D'Amato sono in numerose collezioni pubbliche e
private. È versato a tutte le forme di Arte, a tutte le Tecniche, è un artista aperto
alla cultura e ha molto vivo interesse per la critica militante.
Ha spirito polemico, ama la discussione e di questa fa
strumento costruttivo. La problematica del suo travaglio tende ad esprimersi e
chiarificarsi nelle ceramiche e nell' incisione, il suo lavoro è amore al
passato e scoperta del nuovo che continuamente diviene e non si esaurisce perché
D'Amato è artista senza sosta, instancabile e sempre insoddisfatto in senso positivo.
Egli è convinto che ogni contatto umano arricchisce e potenzia le sue visioni
per quella sua mentalità aperta che va al di là dei comuni punti di vista. E in
questa ampiezza di veduta è che pone l'entusiasmo che prova nel rendere
partecipi gli altri delle conquiste e esperienze fatte appena questi mostrino
genuino interesse. In questi ultimi anni si è molto occupato della singolare
arte barocca di Lecce, città in cui oggi vive Arte barocca che molti esperti
nel passato hanno visto come pura e semplice decorazione vuota di strutture
architettoniche e che D' Amato in rari articoli ha approfondito e valorizzato
con l'aspirazione che nel campo della cultura la critica d'arte procedesse a
una revisione. Sostiene egli infatti che le locali fabbriche barocche oltre la
lussureggiante decorazione hanno una organica concezione architettonica.
Questi monumenti barocchi sono stati spunto, pretesto,
occasione per fantasticare nelle sue ultime più belle creazioni : S. Nicolò a
Cataldo, la trifora del Seminario, il Rosario, gli altari della stessa Chiesa,
la Cattedrale e il Campanile. Nessuna proposizione estetica estrinsecata è un
punto d'arrivo; ognuna è ricca di nuova inventiva, preludente e continuo
sviluppo. D'Amato va oltre convinto e confonde la sua visione artistica con
l'intuito di poter scoprire quei fantasmi che più si accostano alla sua anima.
M. M.
Nullo D'Amato/ M. M. - P. 215-218 : ill. ; 27 cm. - Fa parte
di : La Zagaglia : rassegna di scienze, lettere ed arti, A. IV, n. 14 (giugno
1962).
Antonio Zoretti -
"Oh quanti belli artisti annovera codesto paesello, Madama Dorè, e quante
belle opere..." - / <<Son belli e me li tengo, Scudiero del
re.>> / - "Ma noi ne domandiamo solo uno ma grande, di artista,
Madama Dorè." - / <<Che cosa ci vuol fare, Scudiero del re, i
nostri son tanti ma piccioli e sotto le luci della ribalta stanno, se pur
perituri.>> / - "A Gualtieri ne hanno solo uno, Madama Dorè,
Ligabue: grande e geniale." - / <<Che cosa ci possiamo fare,
Scudiero del re, noi non lo possiamo meritare, ci dobbiamo accontentare...>>
/ - "Noi li vorremmo sostituire tutti con uno buono, Madama Dorè, semmai
lo meritassimo..." - / <<E con chi vorreste sostituirlo?, Scudiero
del re, chi potremmo mai meritare?>> / - "Un grande genio della
Corte di Spagna, Madama Dorè, un principe dell'Arte..." - / <<E come
sarebbe possibile tutto questo, Scudiero del re, come lo sposteremmo?>> /
- "Con i sogni, Madama Dorè, con i sogni e con le viole." - /
<<Prendete pure il più bello, dunque, Scudiero del re, prendete il più
bello.>> / - "Noi il più bello l'abbiamo già preso, Madama Dorè, il
più bello l'abbiamo già scelto." - / <<Allora vi saluto, Scudiero
del re, allora vi saluto.>> / (FILASTROCCA MATTUTINA DI ANTICA MEMORIA ED
ORIGINE INCERTA)
In occasione del primo
centenario della nascita dell'artista sancesariano Nullo D'Amato, il Comune di
San Cesario, Assessorato alla Cultura, organizza una giornata di studi per la
celebrazione di una delle personalità che più hanno dato prestigio e fama non
solo alla città, ma anche - superando i confini urbani – all'Italia.
Oltre all'aspetto artistico, la giornata di studi su Nullo D’Amato mira ad analizzare la vita dell’artista da un punto di vista storico, approfondendo varie sezioni di indagine: dalla vita privata, allo sviluppo della tecnica artistica.
Alla giornata di studio prenderanno parte i relatori: Toti Carpentieri (critico d’arte), Carmelo Cipriani (critico d’arte e curatore), Sirella D’Amato (figlia dell’artista), Lucio Galante (Università del Salento), Cecilia Leucci (critico d’arte e curatore), Brizia Minerva (Museo Provinciale “S. Castromediano”), Maria Antonietta Pagliara (dott.ssa in Storia dell'Arte), Bruno Pellegrino (Università del Salento), Maria Luisa Stringa (UNESCO) ed alcune allieve di Nullo D'Amato.
L’apertura dei lavori per il convegno, sarà affiancata da una preview della mostra antologica "Nullo D’Amato e la sua Arte" a cura di Cecilia Leucci, che sarà inaugurata nel 2014.
La giornata di studi e la mostra sono patrocinate da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di San Cesario di Lecce, Federazione Italiana UNESCO ed Università del Salento.
Data ed orari giornata di studi: sabato 19 ottobre 2013 dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
Ora inaugurazione della mostra: sabato 19 ottobre 2013, ore 18.00
Orari mostra: dalle 18.00 alle 20.00 da lunedì 21 ottobre a sabato 26 ottobre
Biografia Nullo D’Amato
Dopo aver frequentato l'Istituto d'arte “G. Pellegrino” di Lecce, nei primi anni '30 D'Amato si trasferisce a Roma, dove frequenta il Liceo Artistico di Via Ripetta prima e l'Accademia, poi. A Roma – oltre che con i suoi concittadini (Aldo Calò e Carlo Barbieri tra tutti), D'Amato è in contatto con importanti figure del panorama artistico contemporaneo dell'epoca, come De Chirico, Carrà, Boccioni, Casorati e De Pisis, elaborando un linguaggio eclettico e ricco di originali suggestioni.
Rientrato a Lecce, D'Amato frequenta assiduamente la bottega di Antonio D'Andrea, luogo d'incontro della maggior parte degli artisti e degli intellettuali della Lecce anni ‘50, come Vittorio Bodini e Vittorio Pagano.
Intrapresa la carriera di docente a Roma, prosegue nell’insegnamento a Lecce, presso l'istituto Tecnico Statale per Geometri “O.G. Costa”. Nel 1942 D'Amato partecipa, a Bari, alla sua prima mostra collettiva presso il Sindacato Interprovinciale Fascista delle Belle Arti di Puglia .e nel 1950 partecipa alla XXV Biennale D'Arte di Venezia con due linoleografie. Nei primi anni '50 inizia a realizzare ceramiche modellate d’arredamento
Negli anni a venire D'Amato è invitato ad esporre le proprie opere in prestigiosi contesti italiani, come la VI Quadriennale d'Arte di Roma e la mostra Arte nella vita del Mezzogiorno d'Italia assieme ad altri grandi nomi, come Guttuso, Purificato, Pignatelli, Della Notte e Delle Site, ed internazionali, come in Svezia e nel Canada.
Oltre all'aspetto artistico, la giornata di studi su Nullo D’Amato mira ad analizzare la vita dell’artista da un punto di vista storico, approfondendo varie sezioni di indagine: dalla vita privata, allo sviluppo della tecnica artistica.
Alla giornata di studio prenderanno parte i relatori: Toti Carpentieri (critico d’arte), Carmelo Cipriani (critico d’arte e curatore), Sirella D’Amato (figlia dell’artista), Lucio Galante (Università del Salento), Cecilia Leucci (critico d’arte e curatore), Brizia Minerva (Museo Provinciale “S. Castromediano”), Maria Antonietta Pagliara (dott.ssa in Storia dell'Arte), Bruno Pellegrino (Università del Salento), Maria Luisa Stringa (UNESCO) ed alcune allieve di Nullo D'Amato.
L’apertura dei lavori per il convegno, sarà affiancata da una preview della mostra antologica "Nullo D’Amato e la sua Arte" a cura di Cecilia Leucci, che sarà inaugurata nel 2014.
La giornata di studi e la mostra sono patrocinate da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di San Cesario di Lecce, Federazione Italiana UNESCO ed Università del Salento.
Data ed orari giornata di studi: sabato 19 ottobre 2013 dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
Ora inaugurazione della mostra: sabato 19 ottobre 2013, ore 18.00
Orari mostra: dalle 18.00 alle 20.00 da lunedì 21 ottobre a sabato 26 ottobre
Biografia Nullo D’Amato
Dopo aver frequentato l'Istituto d'arte “G. Pellegrino” di Lecce, nei primi anni '30 D'Amato si trasferisce a Roma, dove frequenta il Liceo Artistico di Via Ripetta prima e l'Accademia, poi. A Roma – oltre che con i suoi concittadini (Aldo Calò e Carlo Barbieri tra tutti), D'Amato è in contatto con importanti figure del panorama artistico contemporaneo dell'epoca, come De Chirico, Carrà, Boccioni, Casorati e De Pisis, elaborando un linguaggio eclettico e ricco di originali suggestioni.
Rientrato a Lecce, D'Amato frequenta assiduamente la bottega di Antonio D'Andrea, luogo d'incontro della maggior parte degli artisti e degli intellettuali della Lecce anni ‘50, come Vittorio Bodini e Vittorio Pagano.
Intrapresa la carriera di docente a Roma, prosegue nell’insegnamento a Lecce, presso l'istituto Tecnico Statale per Geometri “O.G. Costa”. Nel 1942 D'Amato partecipa, a Bari, alla sua prima mostra collettiva presso il Sindacato Interprovinciale Fascista delle Belle Arti di Puglia .e nel 1950 partecipa alla XXV Biennale D'Arte di Venezia con due linoleografie. Nei primi anni '50 inizia a realizzare ceramiche modellate d’arredamento
Negli anni a venire D'Amato è invitato ad esporre le proprie opere in prestigiosi contesti italiani, come la VI Quadriennale d'Arte di Roma e la mostra Arte nella vita del Mezzogiorno d'Italia assieme ad altri grandi nomi, come Guttuso, Purificato, Pignatelli, Della Notte e Delle Site, ed internazionali, come in Svezia e nel Canada.
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