“TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE”

 


“TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE”

Anche il Prof. Piero Ignazi nel suo articolo sul quotidiano DOMANI di oggi 18 maggio 2023 insiste nel chiedere a tutti quelli che non sono alleati della Signora Giorgia Meloni di smetterla di stare ognuno per conto loro ed invece finalmente ottenere di stare “TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE” e così conclude il suo articolo:

“ […..] mentre i tre partiti di destra sono uniti sia del profumo del potere che da una rocciosa ostilità alla sinistra. Pd. M5s, Terzo Polo più cespugli vari adorarono bisticciare e distinguersi. Inoltre alcuni. in primis il Terzo Polo a trazione renziana, hanno in mente altri progetti piuttosto che opporsi compattamente alla destra. Il clima è cambiato ma l'opposizione rischia di non coglierne i frutti se va ancora in ordine sparso.”

Insomma la Signora Giorgia Meloni collabora con Berlusconi, Salvini e centristi perché TUTTI QUESTI SOGGETTI HANNO UN COLLANTE CHE LI LEGA E SPECIFICAMENTE IL COLLANTE È CHE TUTTI INSISTINTAMENTE PERCEPISCONO TUTTA LA SINISTRA COME UN NEMICO.

Gli intellettuali, gli scienziati come il Prof. Piero Ignazi INDICANO ALLA SINISTRA LA STRADA DA SEGUIRE E LA CIRCOSTANZIANO NELL’IMITAZIONE DI CIO’ CHE FA LA SIGNORA GIORGIA MELONI E COMPAGNIA BELLA.

Oggi viviamo in un particolare presente storico, che ci consente di essere umanizzati dal riferimento alla tecnologia, che ci permette di dialogare tra di noi anche a grandi distanze. Ora io faccio presente agli intellettuali ed agli scienziati che spingono ad imitare i comportamenti della Signora Giorgia Meloni e Compagnia bella, ovvero di considerarla COME UN NEMICO DA COMBATTERE, che nelle circostanze che stiamo vivendo possiamo parlare per raggiungere un accordo o possiamo parlare per combattere. Questo ci porta a renderci conto che siamo umanità, non siamo esseri isolati, quindi forse può ispirarci a vivere conversazioni per collaborare e il desiderio di vivere insieme onestamente.

Ma non desidero eludere la proposta del Prof. Piero Ignazi di considerare LA DESTRA ITALIANA NEMICO e per farlo CHIEDO A ME STESSO E A VOI COSA SIA UN NEMICO.

Il nemico è un aggressore che ci attacca direttamente, intenzionalmente, è un avvenimento diverso che appare lì e che non è coerente con il modo in cui vogliamo vivere.

Credo che non possiamo trattare la DESTRA ITALIANA come un nemico.

È un processo in cui dobbiamo capire che l'unico modo che abbiamo per comprendere che fare è chiederci se vogliamo vivere insieme a tutti gli italiani. Se la risposta è che noi tutti cittadini italiani vogliamo vivere insieme, sia che ci diciamo di destra che se ci diciamo di sinistra, il comportamento adeguato non è distruggere l’altro ma generare delle modalità che ci consentano di riconoscerci reciprocamente legittimi e rispettarci.

Questa situazione deve portarci a capirci l'un l'altro e creare spazi per la collaborazione in modo che questo sentimento di avversità ed inimicizia scompaia.

Ci sono teorie economiche e filosofiche che si basano proprio sulla competizione, ad esempio l'idea di progresso competitivo, che afferma che si può prosperare facendo le cose meglio dell'altro. Se competi, devi scavalcare l'altro per fare le tue cose. Il neoliberismo introduce il concetto di competizione ed è contrario al rispetto e alla collaborazione. Competere è negare l'altro, e io lo nego partendo da me stesso, non dalla natura o dalla qualità del fare.

Le persone di potere, sia quelle che lo hanno conquistato che quelle che lottano per conquistarlo perché non ce l’hanno, dicono che non hanno intenzione di competere con l'altra fazione, ma oggi abbiamo la conferma che invece sono in competizione e siccome gareggiano, i potenti perdenti, che oggi sono QUELLI DI SINISTRA, guardano più a quello che fa LA DESTRA che a quello che fanno loro.

Invece la competizione può essere abbandonata, è possibile abbandonare questa allucinazione che ci fa concentrare SUL NEMICO, come nel caso dei potenti della sinistra ossessionati dalla Signora Giorgia Meloni su cui è fisso il loro guardo.

Al prof. Ignazi che penso mi stia chiedendo come si possa fare a rimuovere la competizione tra DESTRA E SINISTRA, rispondo che è possibile facendo bene quello che si fa in modo impeccabile e responsabile; che è possibile soddisfando i cittadini per essere punto di riferimento, che è possibile se chi è nella loro impresa collabora essendo contento di quello che fa.

Ripeto se sei ossessionato dalla Signora Giorgia Meloni al punto di avere lo sguardo fisso su di lei, siccome sei totalmente impegnato a competere con lei, trascuri ciò che sai fare bene.

Buona riflessione

COMUNALI IN PROSPETTIVA Ricordiamoci
che la destra non è maggioranza nel paese
PIERO IGNAZI politologo
I risultati delle elezioni comunali. per quanto molto parziali, confermano un dato incontrovertibile e sempre trascurata la destra è minoritaria in questo paese. Ritorniamo alle ultime elezioni. In quella consultazione aveva ottenuto 1143,6 per cento dei voti, una quota storicamente inferiore ai suoi risultati del passato, ad esclusione del periodo dell'irruzione grillina (2013 e 2018) che aveva penalizzato in egual misura destra e sinistra. I partiti del centrosinistra, inteso nel sua accezione più ampia il 25 settembre scorso avevano raccolto 11493. Solo la loro disunione ha consentito a Giorgia Meloni di insediarsi a palazzo Chigi. Poi. l'esaurimento nervoso del Pd post elezioni ha creato per molti mesi un'aura di invincibilità alla destra meloniana. L'arrivo di Elly Schlein ha mutato la scena. La foga con la quale i media filogovernativi si sono scatenati contro di lei ha dato la misura di quanto fosse temuta una ripresa del Partito democratico. A questo con) ha collaborato anche una pletora di osservatori Pd-antipatizzanti, sia accusandola di estremismo — facendo confusione con radicalismo, che è tutt'altra cosa — come fosse una novella Rosa Luxemburg, sia criticando l'assenza di un programma economico, come se il Pd non solo non avesse adeguate competenze tra le sue file, ma dovesse andare al governo domani; e dimenticando che Fdl aveva delineato un piano economico farneticante prima delle elezioni in una delle sue tante missive graziosamente ospitate dal Corriere della Sera. Meloni aveva proposto di chiedere al Fondo Monetario di attivare dei fondi speciali di prelievo, scambiando evidentemente l'Italia per un povero paese subsahariano. Un'idea economicamente assurda e soprattutto -antinazionale', perché sfregiava la reputazione dell'Italia e la lasciava in balia della finanza internazionale. Il primo turno delle elezioni locali suggerisce che il clima politico sta cambiando. Nei comuni capoluogo il Pd è il primo partito in 9 città su 13, incluso il caso anomalo di Imperia dove la destra non si è presentata di fronte al dominus locale Claudio Scajola Ovviamente, le liste dei candidati sindaci alterano questo quadro, ma in termini di attrattività dei partiti in quanto tali il dato è significativa 11 ballottaggio potrà ribaltare i risultati del primo turno ma se le forze di opposizione convergono tutte sul loro candidato in molti casi la vittoria non dovrebbe sfuggire. Va comunque usato il condizionale perché mentre i tre partiti di destra sono uniti sia del profumo del potere che da una rocciosa ostilità alla sinistra. Pd. M5s, Terzo Polo più cespugli vari adorarono bisticciare e distinguersi. Inoltre alcuni. in primis il Terzo Polo a trazione renziana, hanno in mente altri progetti piuttosto che opporsi compattamente alla destra. Il clima è cambiato ma l'opposizione rischia di non coglierne i frutti se va ancora in ordine sparsa
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