La Responsabilità dei Cittadini nella Realizzazione della Democrazia: Una Riflessone

 La Responsabilità dei Cittadini nella Realizzazione della Democrazia: Una Riflessone 



In una democrazia autentica, la responsabilità di governare e di essere governati non è appannaggio esclusivo dei rappresentanti eletti, ma è una prerogativa condivisa tra questi e i cittadini. L'amministrazione comunale, composta da tutti i Consiglieri Comunali, sia di maggioranza che di minoranza, rappresenta una piattaforma di servizio pubblico e non di potere personale. Il loro compito, dunque, è di svolgere il proprio dovere con disciplina e onore, in linea con la responsabilità conferita loro dai cittadini. Questa relazione di reciproco impegno è ciò che costituisce il vero tessuto della democrazia.


Noi cittadini dobbiamo continuamente ricordare ai Consiglieri che sono servitori del popolo, non sovrani. Non c'è bisogno di assegnare premi, meriti e voti; ciò che è essenziale è l'adempimento delle loro responsabilità. Alimentare una competizione tra l'amministrazione uscente e quella entrante per dimostrare chi sia più capace è un errore. Tale competizione non solo distorce il senso del servizio pubblico, ma promuove anche un ambiente di divisione e conflitto piuttosto che di cooperazione e mutuo supporto.


Vorrei chiarire un punto fondamentale riguardo al comportamento dei cittadini nei confronti dei Consiglieri Comunali. Spesso, le persone si comportano come sudditi, adulando i Consiglieri e sottomettendosi a loro. Altri cittadini, invece, sembrano disinteressati a tutto ciò che riguarda l'amministrazione comunale. Infine, c'è chi, per partito preso, si oppone a tutto se si sente sconfitto, oppure supporta ciecamente ogni decisione se ha contribuito alla vittoria. Nessuno di questi atteggiamenti è democratico.


Come cittadini attivi, abbiamo il dovere di denunciare quotidianamente tali comportamenti. È fondamentale ricordare che i Consiglieri Comunali devono essere valutati e giudicati sulla base del loro operato e delle loro responsabilità. La nostra partecipazione non deve limitarsi al momento elettorale, ma deve essere costante e critica, sempre orientata al bene comune e al rispetto delle istituzioni democratiche.


Dobbiamo essere noi cittadini a ricoprire il più alto incarico di "cittadini che partecipano", a indicare e stigmatizzare i comportamenti non democratici dei concittadini. Un cittadino che ricopre il suo ruolo con disciplina e onore non si sottomette, non si disinteressa e non fa il tifoso. In genere, l'attenzione è tutta riservata ai prescelti, ma è un grave errore. I cittadini sono responsabili di quello che accade e di ciò che non accade.


Purtroppo, il suddito prevale e tutto degenera in una gestione autoritaria e nel culto della personalità del capo di turno. Nessuno è leader se i cittadini esercitano la responsabilità con disciplina e onore. Il cesarismo e il culto della personalità sono frutti della concezione autoritaria dell'amministrazione dei beni comuni, che è propria della nostra cultura patriarcale.


Come osserva Maturana, la democrazia autentica richiede un cambio di paradigma, dove la partecipazione attiva e critica dei cittadini diventa il fulcro della vita politica. La responsabilità individuale e collettiva è la chiave per evitare le derive autoritarie e per costruire una società più giusta e partecipativa. Solo attraverso un impegno costante e disciplinato possiamo realizzare una democrazia che sia veramente di, per e con il popolo.

Antonio Bruno

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