Stiamo ancora passando

 Stiamo ancora passando

- Ma secondo te si è voltato qualcuno mentre passavamo o siamo passati e basta?

- Oh, Ciccio: non è che siamo passati. Stiamo ancora passando!

dal film "Da zero a dieci" di Ligabue (Luciano Ligabue)

Gli incontri non avvengono per caso. Ma accade di incontrarsi. È successo così, un giorno come tanti, che mi sono trovato faccia a faccia con Raffaele, Vito, Gino e Giovanni. Tutti nati negli anni '50. Io, classe 1957. Raffaele del '54, Vito del '55, Gino del '56 e Giovanni del '59. Ci mancava il '60, come se quell'anno avesse deciso di saltare il nostro gruppo.

Riflettevo su questo fatto, mentre sorseggiavamo un caffè in quel bar dall'aria un po' retrò, dove l'aroma dei chicchi tostati si mischiava ai ricordi. Chi come noi è nato negli anni dal 1950 al 1959, ha vissuto a cavallo di due mondi, due Italie distinte e distanti. L'Italia del referendum Monarchia-Repubblica e l'Italia clericale e comunista. Due facce della stessa medaglia.

C'era la guerra fredda, un'ombra che incombeva su ogni discussione. C'era il Piano Marshall, con i suoi miliardi di dollari che promettevano una ricostruzione e un futuro migliore. E poi, c'erano le biciclette, le moto, la Lambretta e la Vespa. Le automobili erano poche, quasi un lusso per pochi privilegiati.

Noi, nati in quegli anni, abbiamo vissuto senza la TV. La TV è arrivata dopo, quando eravamo ancora bambini. L'abbiamo vista per la prima volta negli anni '60, con i nostri occhi curiosi e pieni di meraviglia. Avevamo tutti dai 2 ai 6 anni. La TV ci ha aperto un mondo nuovo, un mondo che prima non potevamo neanche immaginare.

Eccoci qui, noi del '50 senza il '60. Noi che sentivamo ancora l'eco di un passato che non si poteva nominare. Il fascismo era un tabù, e il comunismo, per alcuni, un peccato mortale. Ma noi siamo ancora qui. Stiamo ancora passando, attraversando il tempo con le nostre storie, le nostre vite intrecciate tra loro.

Gli incontri non avvengono per caso. Ma accade di incontrarsi. E in quegli incontri, scopriamo un po' di più di noi stessi, degli altri e del mondo che ci circonda. E mentre continuiamo a passare, a vivere, a raccontare, lasciamo un segno.

Antonio Bruno








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