Un'analisi della partecipazione elettorale 2024: Una prospettiva sistemica

 

Un'analisi della partecipazione elettorale 2024 : Una prospettiva sistemica 

Introduzione

La partecipazione elettorale rappresenta un fenomeno complesso, profondamente radicato nelle dinamiche sociali, culturali e politiche di una nazione. Esaminare le ragioni dell'astensionismo alle recenti elezioni europee in Italia attraverso la lente della teoria dei sistemi di Humberto Maturana permette di comprendere come le interazioni tra individui e strutture sociali influenzino le scelte elettorali.

Dati di partecipazione

Nel contesto delle elezioni europee, si osserva un significativo calo della partecipazione elettorale in Italia. Rispetto al 2019, quando il 56,09% degli aventi diritto si recò alle urne, nel 2024 la percentuale è scesa al 49,69%. In termini assoluti, hanno votato 23 milioni e 308 mila persone rispetto ai 26 milioni e 662 mila del 2019.

Cause dell'astensionismo

L'analisi delle cause dell'astensionismo, secondo i dati del centro studi Legacoop e Ipsos, rivela una varietà di motivazioni, che possono essere interpretate attraverso il concetto di autopoiesi di Maturana, dove un sistema mantiene e rigenera se stesso in risposta all'ambiente.

Quote croniche

Una parte dell'astensionismo è attribuibile a persone anziane o affette da infermità, per le quali recarsi alle urne è problematico. Questo riflette un'interazione sistemica tra lo stato di salute individuale e la partecipazione politica.

Fuori sede

Un'altra quota significativa comprende coloro che vivono lontano dal proprio comune di residenza per motivi di studio o lavoro. Nonostante le sperimentazioni per facilitare il voto fuori sede, solo 17mila persone ne hanno beneficiato. Questo fenomeno mette in luce la mancanza di adattamento delle strutture elettorali alle esigenze di una popolazione mobile.

Scelta cosciente di astensione

La quota più grande di astensionisti ha scelto deliberatamente di non votare. La motivazione principale varia tra generazioni e classi sociali, ma un comune denominatore è la percezione di inefficacia e corruzione del sistema politico. Questo può essere interpretato come una risposta autopoietica dove gli individui, percependo il sistema come non responsivo ai loro bisogni, si disconnettono da esso.

Baby boomer

Tra i baby boomer (over 60), le cause principali sono:

La sensazione che la vittoria di una parte politica non cambi nulla (43%)

La convinzione che la politica sia corrotta (29%)

Rabbia e stanchezza verso il sistema politico (23%)

Percezione di un sistema politico irrecuperabile (23%)

Generazione Z

Per i giovani della Generazione Z, l'astensione è legata a:

Mancanza di candidati e leader attraenti (22% e 21%)

Difficoltà nel trovare un candidato per cui votare (16%)

Disinteresse superficiale, come dimenticarsi di votare (22%)

Differenze sociali e geografiche

Le motivazioni dell'astensionismo variano anche tra ceti sociali e aree geografiche, riflettendo le diverse esperienze e percezioni del sistema politico.

Ceto medio vs. ceti popolari

Nel ceto medio, l'astensionismo è spesso una forma di protesta contro i partiti (25%), mentre nei ceti popolari prevale la disillusione verso l'intero sistema politico:

Politica percepita come corrotta (45%)

Rabbia e stanchezza (32%)

Sensazione di indifferenza dei governanti verso le persone comuni (31%)

Differenze geografiche

Le ragioni dell'astensionismo variano anche a livello geografico:

Nord Ovest: distacco verso i partiti e percezione di corruzione (29%), sistema rotto (21%)

Nord Est: protesta contro le scelte dei partiti (34%), percezione di immobilità politica (36%), scarso appeal dei candidati (28%)

Centro Italia: percezione di corruzione (41%), immobilità politica (39%), rabbia verso l'offerta politica (28%)

Sud: rabbia verso il sistema politico (34%)

Isole: protesta contro partiti e politici (28%)

Conclusioni

L'analisi dei dati suggerisce che l'astensionismo alle elezioni europee in Italia è guidato da una "smobilitazione punitiva" degli elettori, che scelgono di non partecipare per esprimere il loro disappunto verso l'offerta politica attuale. Questa dinamica può essere vista come un processo autopoietico dove gli individui, in risposta alle loro percezioni ed esperienze del sistema politico, scelgono di disconnettersi da esso, rigenerando così un ciclo di disaffezione e distacco.

Antonio Bruno

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