Sanremo, tra una nota e un sapore: lo chef salentino Luca Sabetta porta la sua cucina al Festival
Sanremo non è solo musica, palco e applausi. Sanremo è anche incontri, chiacchiere e buon cibo. E anche quest'anno dopo l'esordio del 2024, tra i protagonisti della cucina c'è un giovane chef salentino, Luca Sabetta. Classe 1991, originario del mio paese San Cesario di Lecce, è lo chef del ristorante “Anima & Cuore” di Galatina. A 33 anni, si prepara a vivere il suo Festival non tra gli spartiti, ma tra i fornelli della Vip Lounge Room al “Salotto delle Celebrità”.
Un traguardo importante per Sabetta, che della sua terra porta in alto non solo il nome, ma anche i sapori. Il suo è un viaggio culinario basato sulla filosofia del “chilometro zero”: ingredienti freschi, scelti con cura, come il pesce che arriva direttamente dai mercati di Gallipoli, Santa Maria di Leuca, Castro e Santa Cesarea Terme. Nessun eccesso di localismo, però. Perché la cucina, come la musica, deve saper raccontare una storia che va oltre i confini.
Sono certo che Luca trasformerà la Vip Lounge in un laboratorio di gusto e creatività.
Un destino che sembrava scritto nei libri di cucina, ma che ha preso forma dopo un'infanzia e un'adolescenza passate tra le corsie di una piscina. Da bambino era una promessa del nuoto, campione regionale a otto anni. Poi, la scoperta della gastronomia e una nuova sfida: quella dei fornelli. Ora, si prepara per la vita sanremese, a pochi passi dal mitico Teatro Ariston.
Sanremo, si sa, è il Festival delle sorprese. Quest’anno, tra i grandi assenti, c’è Antonio Bruno, il cantante crooner di San Cesario di Lecce. Ma se io fossi stato presente, quale piatto avrebbe pensato per me lo chef salentino? Magari la “cujunara” che è il piatto tipico della festa patronale!
E poi, diciamolo, per Luca Sabetta questo Festival ha un significato ancora più speciale. Essere di San Cesario di Lecce e portare la propria cucina a Sanremo è già un grande orgoglio, ma lo è ancora di più per chi, come me, amo e canto la musica melodica italiana. Sanremo è la patria della musica che amo e sapere che ad essere lì, c’è il mio compaesano Luca nei panni di chef, mi riempie di gioia doppia.
Chissà, magari tra un ritornello e un piatto ben riuscito, Sanremo oltre ad aver scoperto in Luca anche un nuovo protagonista del gusto, scoprirà in me che sono un suo compaesano il cantante neomelodico italo- salentino. Perché in fondo, in cucina come nella musica, l’importante è saper trovare la giusta armonia.
Commenti
Posta un commento