Abbracciammo la politica da ragazzi
Gli incontri avvengono quando arriviamo a un limite,
quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente.
Paulo Coelho
L’occasione è il libro di Sandro Frisullo uscito da poco. Penso
che ci sarà la descrizione del mondo di 50 anni fa. Un mondo che ho vissuto
quando c’era l’adolescenza prima e la giovinezza poi e che, grazie alla
suggestione del libro di Frisullo, torna a cercarmi adesso. Già, adesso, perché
quando si ricorda si è nell’adesso, non c’è ritorno possibile.
Come ciò che accadde duecento anni fa, nel 1814 - 15 a
Vienna. Una di quelle cose che ti rimane impressa se trovi un ottimo insegnante
di Storia. Io sono certo che nel 1814, prima di fare gli incontri, ci furono i
ricordi di ciò che era l’Europa.
E come se li vedessi, erano nei loro castelli, nelle loro
caserme e ricordavano l’Europa prima della prima rivoluzione francese del 1848.
Loro cercavano di fare del loro meglio per riprendere quel discorso interrotto
violentemente qualche decennio prima.
Il fatto è che quando si cambia, si prende il meglio di chi
si offre, di chi si propone in quell’istante. Poi quel meglio di quell’attimo diviene
il nuovo potere. E succede che magari ci si rende conto che tanto meglio di
prima non è quel meglio che è capitato! Come con Napoleone Bonaparte, che venne
spedito in un isola. Comunque deposto quel nuovo già vecchio, non si torna a
ciò che fu prima di quel nuovo invecchiato e morto.
Tornando al libro di Frisullo, in quel periodo, gli anni
1960 – 70 eravamo tutti affascinati dalla politica, direi IPNOTIZZATI dalla
politica. Era di moda essere di “sinistra”. Se però non eri di sinistra e non
facevi politica eri uno che stava ai margini, un isolato, un escluso, un
reietto.
Ed è così che per non venire esclusi dal giro ci fu chi
abbracciò la destra e chi, come me, si buttò al centro perché la parrocchia e l’influenza
del clero di allora spingeva verso la Democrazia Cristiana.
Per la verità più che dalla politica, l'attrazione da cui eravamo
irretiti era esercitata dal POTERE. Si gridava "la fantasia al
potere" manifestando per le strade di Lecce a braccetto con gli operai.
Più che altro la mia generazione ha avuto
"fantasie di potere" perché quando si è trovata a doverlo
esercitare legittimamente era come se ci fosse sempre qualcuno, al di sopra,
che alla fine doveva dare il permesso, la benedizione.
Sandro Frisullo ha una storia personale che non può essere
semplificata in poche battute. E comunque io rispetto molto chi ci mette la
faccia in quello che fa e oltretutto va sino in fondo. Posso però dire la mia
esperienza. Cuperlo scrive nella prefazione al libro di Frisullo: "tutto
torna al punto di inizio, a quella insopprimibile curiosità per le sorti del
mondo e quella irriducibile domanda di giustizia che fa della sinistra ciò che
dev’essere: una lotta mai compiuta per lasciare a chi verrà dopo qualcosa di
diverso e migliore da ciò che a noi è stato lasciato da quelli di prima."
Ecco questa è la motivazione di tutti quelli che si buttano
in politica, qualunque sia il gruppo, movimento, partito o alleanza a cui
aderiscono, sempre questa. Magari inconsciamente dietro di essa si cela altro.
Ma all'inizio nessuno ne è consapevole, nessuno riesce a prendere sul serio
quello che è nascosto. Io a un certo punto ciò che era celato all'istanza
scritta così bene da Cuperlo L'HO VISTO CON CHIAREZZA, ed è per questo che ciò
che è adesso il potere non ha più appeal.
La forza dei politici E' IL POTERE. Quello istituzionale o
quello di influenza sulla restante parte dei cittadini. E’ il potere che il
politico cerca.
Il politico cerca il potere al fine di ottenere quanto ha
scritto così bene e in maniera così puntuale Cuperlo. Ma è ciò che si nasconde
dietro che è pericoloso. Naturalmente solo se davvero c'è qualcosa che si
nasconde. Ed è ancora più pericoloso se è INCONSCIO.
Infatti chi si butta in politica con un dichiarato "FARE
I PROPRI INTERESSI" non è pericoloso perché tutti sanno bene con chi hanno
a che fare.
E' il politico che non ha consapevolezza un potenziale
criminale.
Chi ha ALTRO DIETRO e che, invece, crede, e fa credere,
con fede cieca, che lui sta lottando ESCLUSIVAMENTE per ottenere il potere al
fine UNICO di raggiungere l'obiettivo scritto da Cuperlo ECCO QUESTO INDIVIDUO SIFFATTO E’ UN POTENZIALE
CRIMINALE.
Non ho letto il libro si Frisullo ma oggi stesso andrò ad
acquistarlo per leggerlo e magari poi invitarlo a San Cesario di Lecce per
chiacchierare con lui, come se fossimo davanti a un caffè, degli anni 60 - 70, di
quei progetti, delle speranze e dei sogni della mia generazione.
Antonio Bruno
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