Ricordate “LI SDRAMMUSI”?


Il paese più bello del Mondo non finisce mai di sorprendere. C’era una schiera di persone che lavoravano presso il vicino aeroporto di Galatina (*) che raggiungevano con dei pullman dell’Aeronautica che ogni mattina li venivano a prendere e che, a fine giornata, provvedevano a riportarli a casa.
Bene, questi lavoratori civili, che prestavano la loro opera in ambito militare, nel paese più bello del Mondo venivano chiamati “LI SDRAMMUSI”.
Io da piccolo pensavo che fossero persone in possesso di un labbra particolari ovvero io interpretavo la parola come se fosse “SDRA - MMUSI” poiché le labbra nel dialetto del paese più bello del Mondo vengono definite “Li MUSI”.

Durante le scuole superiore inoltre i figli “te li sdrammusi” li incontravamo sia nei pressi del Calvario che in Piazza Garibaldi, che erano le due fermate della Corriera della Sud Est che ci portava in Via Duca degli Abruzzi che negli anni 70 fungeva da stazione delle Corriere.
Ma i figli “te li sdrammusi” prendevano il pullman dell’aeronautica che provvedeva ad accompagnarli a scuola. In quel pullman c’erano anche i figli dei militari dell’aeronautica che vivevano nel paese più bello del Mondo.
Ho poi realizzato che la Sdram doveva essere una società d.r. aeronautica militare che occupava alcuni civili del paese più bello del Mondo.

(*)
L’Aeroporto Militare fu costituito il 31 marzo 1931, con decreto del Ministro Italo Balbo, come “Campo di Fortuna”. Dal 1936 fu costituito come “Regio Aeroporto di Seconda Classe”, divenendo, durante la prima fase del secondo conflitto mondiale, base strategica per le operazioni nei Balcani e nel Mediterraneo. Dopo l’8 settembre del 1943 divenne la sede dei Reparti della Regia Aeronautica cobelligeranti: vi si alternano infatti molti Reparti Italiani ed Alleati, schierati in attesa di essere dislocati sul territorio Italiano liberato.
L'aeroporto di Galatina, pur mantenendo la sua caratteristica di base militare, fu utilizzato negli anni settanta per l'esercizio di linee commerciali giornaliere da parte della compagnia Itavia. I voli assicuravano i seguenti collegamenti:
Linee giornaliere: Roma, Crotone (anche con proseguimento rispettivamente per Bergamo e Napoli), Pescara;
Linee stagionali: Roma-Lecce-Corfù e vv.[5]

L'aerostazione era costituita da un prefabbricato adiacente alla rete di recinzione dell'area militare.

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