Gita grotte di Castellana Azione Cattolica San Cesario di Lecce anni 70

Anni 70 gita Parrocchiale alle Grotte di Castellana da sinistra a destra Sandra Perrone, Antonio Zuccaro, Tonio Liaci quello più in alto col cappello Enrico Zuccaro giù Giovanni Pascali accanto il compianto Marcello Rollo e poggiato un GIOVANISSIMO OTTORINO FORCIGNANO' la foto mi è stata fornita da Giovanni Pascali Ttappa
Quando scrivo della mia adolescenza ecco che mi vengono in mente le lezioni di Zoologia all’Università, bell’esame! Un semestrale che però mi fornì moltissime informazioni. In quell’esame studiaI che la fitness (o idoneità) in biologia definisce il successo riproduttivo di un individuo o di un certo genotipo.
Capii d’un tratto che le gite in pullman organizzate da Antonio Zuccaro in Parrocchia erano di fatto una strategia per la fitness.
Ma andiamo con ordine. In parrocchia erano presenti un certo gruppo di ragazzi e di ragazze. E qui arriva la fitness. Già! Negli anni 70 dell’ultimo secolo dello scorso millennio, se volevi incontrare le ragazze, dovevi industriarti. Una di queste trovate consisteva nel cominciare a frequentare i gruppi parrocchiali. Ma altri poprio non ce la facevano con le riunioni, le discussioni sociali, le preghiere oppure semplicemente erano allergici all’incenso. Magari gli preferivano un bel campo di calcio in cui sgambettare e scaricare le tensioni ed i pruriti dell’adolescenza lunghissima.
Ora è bene ricordare che la fitness per esprimersi comporta che l’individuo debba “mettere in mostra” qualcosa che attragga l’attenzione dell’individuo del genere opposto che, appunto, garantisce il successo riproduttivo. Successo perché tutti vogliamo il miglior PATRIMONIO GENETICO a disposizione, tanto che tutte e, tutti, ci innamoravamo di una sola, una sorta di UNICITA’ che faceva scomparire tutto il resto.
Ecco, quella persona rappresentava il miglior patrimonio genetico a disposizione.
Ma mettersi in mostra significa attrarre l’attenzione dei predatori che come tutti sanno fanno male, anzi, fanno del male. Quindi c’è da rispettare un equilibrio ovvero quello di ottemperare a due esigenze quella  della fitness e quella della sicurezza dell’individuo.
Questo equilibrio si otteneva in parrocchia. Infatti in quell’ambiente si poteva esprimere la propria dotazione al fine dell’attrazione senza incorrere nel problema dei predatori che NON erano liberi di agire e fare del male perché li c’era IL CONTROLLO SOCIALE.
E qui entra in azione Antonio Zuccaro (detto Ziu ‘Ndò) che ogni anno per la pasquetta organizzava una gita aperta a tutti. Infatti in quella circostanza si avvicinavano persone che a stento venivano A MESSA, magari a Natale e a Pasqua COSTRETTI DAI GENITORI CON MINACCE E RICATTI.
Per la gita di pasquetta della parrocchia NESSUN GENITORE S’E’ MAI SOGNATO DI MINACCIARE O RICATTARE, infatti c’era la ressa e il tutto esaurito, ovvero quello che oggi mia figlia chiama Sold-out. Non c’erano più posto dopo pochi giorni da quando Ziu ‘Ndò aveva reso noto la destinazione.
Andavamo alle Grotte di Castellana, oppure alla Foresta Umbra. Mi ricordo che una volta ci inventammo Lago Silvano per attrarre. Ma non serviva a nulla. Avremmo potuto fare la gita di pasquetta anche nelle minieri di Re Salomone o nei bassi di Napoli, sarebbero venuti tutti lo stesso.
La fitness ha necessità di essere messa in atto per continuare l’umanità e le parrocchie per gli adolescenti a pasquetta diventavano il luogo degli amori, dei sospiri, degli sguardi e dei sogni. Il luogo in cui quella domanda che ogni sera ti facevai tentava di trovare uan risposta. Come dici? Vuoi sapere quel’è la domanda? Come non te la ricordi?
Mentre eri accovacciato e tentavi di prendere sonno e ti ricordavi i visi, le voci, le espressioni di chi conoscevi arrivavi a chiederti: chi sarà il mio amore?
E poi, aspettavi pasquetta e la gita “TE LU ZIU ‘NDO’”

Antonio Bruno

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