Grazie Pierpaolo Lala
Come “sancisarianu” devo ringraziare Pierpaolo Lala. Lo devo
fare perché mi ha regalato 4 ore di corretta informazione. Pierpaolo Lala si è
inventato l’anno scorso questa due giorni di altissimo livello, l’ha riproposta
quest’anno e auspico che diventi un appuntamento fisso per il giornalismo
politico italiano.
Di seguito la serata con le sessioni che mi hanno tenuto
inchiodato alla sedia sino ad oltre le 00.00 del 9 luglio 2016
Antonio Bruno
Abbiamo iniziato! Andrea Romano, sindaco di San Cesario e
Felice Blasi, presidente di Corecom Puglia, aprono la prima serata di #iononlhointerrotta.
Siamo in un luogo rivestito di storia in ogni angolo: la Distilleria De Giorgi,
lo è ancora. "Non chiamiamola ex
distilleria", ci ricorda il sindaco, è un luogo che sta vivendo un
processo di rigenerazione e la possibilità di ospitare eventi come questa
rassegna ne è testimonianza.
La comunicazione politica ha una missione storica non
trascurabile. L'invito di Blasi è di fermarsi a vedere la mostra posta
all'ingresso della Distilleria “Alle origini della comunicazione politica nella
Puglia libera 1943-1945” a cura dell'Istituto pugliese per la storia
dell’antifascismo e dell’Italia Contemporanea e del Corecom Puglia. È una
mostra di libertà spesso oscurata dal potere di un giornalismo demoniaco che ha
raccontato e alimentato una storia che conosciamo.
Le elezioni americane non le avremmo potute leggere meglio
di così. Con la lente del racconto di Francesco Costa: i candidati, le
strategie, le alleanze. Ma soprattutto i retroscena, le scelte di
comunicazione, la risposta degli elettori, l'interpretazione dei dati, le
mutazioni delle tendenze.
L'8 novembre non saremo noi ad andare a votare, ma oggi
abbiamo capito chi sono Trump e Hillary Clinton, abbiamo capito chi potrà
essere il Presidente degli Stati Uniti d'America.
Politica, lessico e nuvole: con il secondo panel salgono sul
palco di #iononlhointerrotta Stefano Bartezzaghi e Marianna Aprile.
Quanto le parole, i loro significati, propri e metaforici, costruiscono i
percorsi della comunicazione politica? Quanto ne segnano le interpretazioni e i
consensi? Il gioco delle parole è degli attori della politica e dei
comunicatori della politica, chi lo fa verso i lettori e chi verso gli
e-lettori. E, forse, ormai, le parole della comunicazione politica sono passate
dallo strillo dell'attenzione all'urlo dell'imposizione.
Propaganda, consenso e politica. A parlarne si incontrano
sul palco Alessandro Gilioli, Wanda Marra, Dino Amenduni, Daniele De Bernardin
con la moderazione di Gabriele De Giorgi. Un'analisi trasversale la loro: dalla
realtà politica in Italia ai linguaggi dei suoi rappresentanti, dalle strategie
partitiche alla ridefinizione delle ideologie. È un dibattito vivo in cui le
parole destra e sinistra, cambiamento ed establishment, scenari futuri e
ricerca di contenuti si propongono come chiavi di una lettura a più voci. La
chiusa: Vince Trump o Hillary?
Commenti
Posta un commento