Una vita s’è spezzata nel paese più bello del Mondo
C’è una vita spezzata che scuote tutto il paese, si tinge di
lutto la piazza, le strade s’intristiscono al passaggio della gente. C’è poi la
serie di domande, chi è? Com’è successo?
Domande che tingono del giallo della curiosità, ma che non si prestano a questo
tempo, a questo 21 e 22 luglio 2016.
Un giovane è morto, non è naturale, è dolore,
straziante dolore. Non c’è un nome per chi resta. Se muore il marito chi resta è
vedova, se muoiono i genitori restano gli orfani. Non c’è nome a chi resta dopo
la morte di un figlio, non c’è un nome che la Comunità umana ha scelto per
questo dramma, per questo dolore straziante che lacera profondamente tutti.
Un grande pudore ha attraversato il Social Network che è la
piazza che collega tutti quelli che hanno un computer o un cellulare. Nessuno
ha voluto scrivere le complete generalità.
Qualcuno ha messo un nome, Antonio, qualcun altro l’età, 28
anni. Ma nulla di più.
Tanti i riposa in pace, tantissimi in acronimo R.i.p.
Un giovane uomo è scomparso durante quest’estate, se n’è andato. Un lutto che penetra nelle ossa, un freddo che gela ogni cosa,
ci paralizza.
Una preghiera di chi crede in Dio, aleggia, leggera, nell’aria.
Un canto fatto di silenzio che cattura ogni cosa rendendola immobile, in
attesa.
E poi le lacrime che rigano i visi, che bruciano, che
tolgono ogni forza. Visi straziati, distrutti da un dolore che non ha, e non può
avere, spiegazione.
Ci lasciamo attraversare dal dolore, sospendiamo le parole,
tratteniamo il fiato. La vita che s’è spezzata supera ogni commento, la scena è
tutta occupata dal silenzio e lo sgomento.
Antonio Bruno
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