Cesario, un personaggio storico
Cesario, un
personaggio storico
Vi
sono diverse buone ragioni per approfondire gli studi agiografici su Cesario o,
secondo altre dizioni, Cesareo, un martire la cui esistenza può essere
variamente
documentata,
ma mai posta in dubbio.
Abbiamo
la certezza che morì durante l'era delle persecuzioni.
Cesario di Terracina è, quindi, come personaggio storico fuori discussione:
è menzionato nel più antico elenco di martiri cristiani della Chiesa latina
a noi
pervenuto, il "Martirologio Geronimiano" (documento della prima metà del V
secolo) e la sua festa è segnata al P novembre e al 21 aprile facendola
coincidere
con il Dies Natalis Romae mentre nel "Martirologio Ronzano" è commemorato al
1° novembre con un elogio tratto
dalla narrazione della Passio.
Il Dies Natalis, ossia
la nascita al cielo, di Cesario è menzionato anche in altri
autorevoli
documenti, e cioè i "Saeramentari Gregoriano e Gelasiano", dci
papi
Gregorio e Gelasio — antichi libri liturgici cristiani - e nei martirologi
di Beda,
Raban,
Usuard e altri posteriori.
La
sua festa è segnata anche nell'antico calendario del Padre Fronto (Duc du
Fronton).
Tutto sommato, possiamo dire che le testimonianze storiche sul diacono
Cesario
martirio.
Se
la storicità del martire è sicura, la sua biografia è affidata invece a una
Passio
pervenutaci secondo quattro redazioni: "minima.
parva. maior. maxima"
elaborate nei secoli compresi entro il primo
millennio.
La "Passio parva", la più vicina alla realtà dei
fatti, si presta a considerazioni
storiche attendibili in quanto è la più antica, ascrivibile al V-VI secolo.
In
quest'epoca fiorì un vero e proprio genere letterario, quello delle
passioni epiche e
largamente leggendarie, per dare una fisionomia propria al martire, di cui
spesso
si conoscevano, oltre al nome, solo la data e il luogo della sua morte - ossia le
coordinate
agiografiche che consentono l'identificazione di un santo.
Il periodo del martirio di Cesario secondo la Passio parva è l'età neroniana (54-
68 d.C.), secondo la Passio
maior è l'età domizianea (81-96 d.C.), secondo la
Passio maxima è l'età traianea (98-117 d.C.), mentre nella Passio
minima non è
Quando
lo scrittore degli Atti del martirio di Cesario si è messo all'opera, mancava
di
dati certi e allora ha rivestito il racconto di fatti inverosimili, creando una
cornice
fortemente drammatica.
In
questi secoli è molto probabile che si verificò la definitiva trasformazione
del
cosiddetto
tempio di Apollo di Terracina in tempio cristiano
dedicato al martire
Cesario,
e allora si sentì il bisogno di mettere per scritto le tradizioni orali dei
martiri
terracinesi.
La leggenda, nella forma attuale, è sicuramente
terracinese.
Essa
è nata per dare importanza a un episodio della storia primitiva della chiesa
locale:
sul luogo di sepoltura di Cesario (in un terreno posto nella Valle di
Terracina,
in "Agro Varano") venne edificata una Basilica ad corpus, dedicata a Santa
Maria
ad Martyres; si tratta del primo e più importante luogo di culto
della città, dove
sin
dall'affermarsi del cristianesimo venivano battezzati i catecumeni.
Come
vedremo, in questo racconto della Passione non è lecito considerare tutto
alla
stregua di pie leggende e naturalmente, volta a volta, noteremo i tratti
storici e
quelli leggendari o presunti tali.
Ripetiamo,
però, che non bisogna fare d'ogni erba un fascio, perché gli scrittori
di
questi atti sono esistiti tanti secoli prima di noi ed hanno ricevuto, senza
interruzione, le tradizioni orali dei fatti.
Nel 1887 il bollandista Guglielmo Van Hoff diede un giudizio molto favorevole su
questa Passione, ma oggi le posizioni sono cambiate.
Secondo
l'archeologo Giuseppe Lugli, nel
suo commento archeologico - topografico
del
martirio di Cesario, qualunque sia il valore storico e cronologico da darsi a
questi Atti, è in ogni modo notevole l'indicazione
esatta dei luoghi.
Il racconto sembra scritto da un cittadino: è evidente che l'autore conosca
bene il
paese.
La topografia è esattamente rispettata: si riconosce il Monte Sant'Angelo
con le sue rupi a picco
sul mare, il Pisco Montano, il tempio di Apollo, situato sulla
sommità di un colle, ed il Foro Emiliano con il
carcere adiacente.
Ci
pare di veder passare sotto i nostri occhi gli episodi succedutisi nella
Passione,
inquadrati in un ambiente reale, preciso nei
particolari.
Quindi,
tutto questo dimostra che il racconto fu scritto da una persona competente,
almeno per la località.
Brano tratto da Libro illustrato sulla vita di San Cesario, o Cesareo, diacono e martire di Terracina: "CAESARIUS DIACONUS" / Testi e illustrazioni di Giovanni Guida, 2015. (Studio della Passio Sancti Caesarii diac. et Iuliani presb. Terracinae mart.)
Brano tratto da Libro illustrato sulla vita di San Cesario, o Cesareo, diacono e martire di Terracina: "CAESARIUS DIACONUS" / Testi e illustrazioni di Giovanni Guida, 2015. (Studio della Passio Sancti Caesarii diac. et Iuliani presb. Terracinae mart.)
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