COSTRUTTORI DI DEMOCRAZIA

 

COSTRUTTORI DI DEMOCRAZIA

Mattia Feltri ha scritto un articolo pubblicato sul quotidiano LA STAMPA oggi 4 agosto 2023 in cui richiama il discorso di Piero Fassino in Parlamento per sostenere la necessità e l’urgenza di finanziare i partiti e di pagare con un giusto corrispettivo i prescelti con le elezioni.

La questione del finanziamento pubblico ai partiti e del corrispettivo da dare ai prescelti è legata alla fiducia che abbiamo riposto e che riponiamo nei partiti e nei prescelti.

Mattia Feltri ha scritto:

“chi arriva dopo (nel Parlamento n.d.r.), deve infliggere la sua umiliazione all'umiliazione inflitta da chi c'era prima, per mostrare al popolo furente una ancora più ferrea rettitudine”

Il desiderio dei cittadini di assistere allo SPETTACOLO di vedere UMILIATI i prescelti non è dovuta a mancanza di certezze, ma a mancanza di fiducia nei partiti e nei prescelti.

Noi in quanto cittadini, siamo esseri proiettati nel futuro, e come tali stiamo costruendo la strada mentre camminiamo. Il prossimo passo che osiamo determinare sulla base di tutte le supposizioni, si basa sulle nostre convinzioni ed esperienze, così come sulle nostre aspirazioni. Ed è per questo che quel passo va SEMPRE oltre le nostre certezze.

Mattia Feltri ha dimenticato che tutti noi cittadini abbiamo perso la fiducia nei partiti e nei prescelti, ed è per questo che rivendichiamo certezze attraverso le umiliazioni inflitte ai vecchi e la ferrea rettitudine pretesa dai nuovi arrivati.

Ma è impossibile andare verso nuovi orizzonti se non ci fidiamo oltre le nostre certezze. E se non ci fidiamo, vogliamo controllare ciò che verrà, quindi ripetiamo solo il passato. Quello che ha osservato Piero Fassino in Parlamento e Mattia Feltri nel suo articolo è il nostro essere rimasti bloccati in una scatola estrema che è la necessità del controllo.

Quello che invece faccio io ogni giorno con i miei scritti è accompagnare alla restituzione di quella fiducia primordiale attraverso la democrazia che è un modo di vivere. È questa restituzione che armonizza l'interno con l'esterno, generando nuovi legami e coerenza. È allora che i nostri sogni e scopi diventano possibili. Ed è allora che partiti e prescelti diverranno costruttori di democrazia.

Buona riflessione

BUONGIORNO La statua equestre MATTIA FELTRI
lo a Piero Fassino erigerei una statua equestre. A Piero Fassino, coraggioso fino alla temerarietà nel difendere il suo stipendio di parlamentare in quella congrega di populisti dediti da un trentennio a diffamare l'istituzione di cui fanno parte. A Piero Passino, che ieri ha rincarato e ha definito errori sia l'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti sin il taglio dei parlamentari perché la democrazia è ta!e se ha dei partiti e se ha un Parlamento, oppure non è. Una democrazia finanzia i partiti perché possano avere soldi, attrezzare correnti (si, altrimenti sono eserciti a disposizione del capo), organizzare convegni, stare sui famosi territori. E invece da un trentennio si é istituita una gara a chi prima e meglio infanga i partiti e il Parlamento, chi prima e meglio li dichiara inutili, anzi dannosi, chi prima e meglio gli imputa di essere macchine del furto e del dissanguamento, chi prima e meglio gli leva denari e strumenti col risultato di aver reso i partiti deboli, preda dì demagoghi, e il Parlamento un dormitorio di piccoli mercenari, a destra e a sinistra. E chi arriva dopo, deve infliggere la sua umiliazione all'umiliazione inflitta da chi c'era prima, per mostrare al popolo furente una ancora più ferrea rettitudine. Ma, siccome si fa un gran parlare di fascismo, c'è Stato un tempo in cui i partiti e il Parlamento furono calunniati quanto oggi, e ne segui un altro in cui ne ì partiti né il Parlamento servivano più, perché bastava un Duce. Ma forse ce ne siamo dimenticati, e continuiamo a giocare all’antipartitismo e all'antiparlamentarismo come tanti fascistelli. Una statua a Fassino, per piacere.

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