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Visualizzazione dei post da novembre, 2020

Manca un luogo per andare a giocare a conversare “delle cose della vita”

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  Antonio Bruno 1 a e 0 t t o   S n a o v f e o p m l S d b g t s r e o r n s o r   h e 2 0 1 u 9 h d m    ·  Contenuto condiviso con: Tutti Manca un luogo per andare a giocare a conversare “delle cose della vita” Se non ci fosse il Salone letterario di Vito Pellegrino, bisognerebbe inventarlo. Io ero abituato alle assemblee ed ai dibattiti pubblici a scuola. Ogni sera dagli 11 anni ai 33 ero impegnato nelle discussioni all’angolo dei Via Liguria a San Cesario di Lecce di ritorno dal Centro di lettura. Quelle conversazioni mi facevano fare tardi tanto da provocare le rimostranze di mio padre. Quando giustificavo il mio ritardo chiarendogli che la causa era nelle conversazioni appassionanti al punto da far perdere la cognizione del tempo, lui incredulo mi diceva che gli sembravano giustificazioni false. Lui diceva tra se e se, che nopn capiva perché mai dovessi fare tardi per discutere della guerra in Vietnam? E poi con chi? Con i ragazzini come me? Ero di casa nei gruppi in parrocchia

E’ vero che i cittadini di San Cesario di Lecce complottano contro i concittadini che organizzano iniziative nel paese?

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 E’ vero che i cittadini di San Cesario di Lecce complottano contro i concittadini che organizzano iniziative nel paese? di Antonio Bruno Ferro Da quando ho memoria c’è a San Cesario di Lecce una scarsa, se non addirittura nulla, partecipazione dei concittadini alle iniziative che si svolgono nel nostro Comune e da qui gli osservatori hanno elaborato una teoria che spiega i comportamenti dei miei concittadini. Teoria secondo la quale, i cittadini del paese più bello del Mondo, sono restii a prendere parte alle iniziative paesane preferendo invece quelle della vicina Lecce, o addirittura quelle che si svolgono nei paesi confinanti e vicini e che si sintetizza nel detto “alli sancisariani nni piacenu li furestieri”. Devo subito sgombrare il campo da qualunque fraintendimento affermando che io non credo nella validità di tale teoria. Voglio affermare che dalle mie osservazioni questa teoria è priva di ogni fondamento. La teoria quindi vorrebbe dimostrare che i sancesariani, che veng

World café a San Cesario di Lecce per emozionarsi ed emozionare

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  World café a San Cesario di Lecce per emozionarsi ed emozionare di Antonio Bruno Ferro  Ci ho riflettuto molto sulla prima parte del World Café (*) facilitato da   Giorgio Degasperi  ed a cui ho preso parte oggi a San Cesario di Lecce. Più volte ho riflettuto su ciò che mi porta a frequentare un luogo (che poi i luoghi sono le persone) e sono giunto alla conclusione che sia l’emozione di benessere, la stessa emozione che quando mi hanno invitato nuovamente mi ha fatto decidere di tornare in quel luogo. Infatti ci sono tornato e ci torno perché desidero riprovare la stessa identica emozione, quel benessere che mi fa sorridere, che mi fa salutare le altre persone con cordialità. Ecco questo è accaduto di nuovo oggi presso la Pasticceria Natale a San Cesario di Lecce. Le persone che c’erano oggi le conoscevo da prima, alcune da quando ero un fanciullo, altre da qualche anno, ma prima di questa esperienza del progetto “La Città che parla” posso affermare di non aver provato questo beness