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Visualizzazione dei post da maggio, 2019

Il Sindaco di Lecce è per la collaborazione? Lo scopriremo vivendo

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Dico tra me e me: “ma come? Ho scritto del risultato di Bari città ovvero “Antonio Decaro (Pd) è stato riconfermato al primo turno con il 66,27% delle preferenze” e non scrivo nulla del risultato di Lecce città? Per i pochi che ancora non lo sanno ricordo che a Lecce è stato rieletto sindaco, con il 50,87% delle preferenze, Carlo Maria Salvemini candidato con nessuna tessera di partito in tasca appoggiato dal Pd e da alcune liste civiche . E non mi viene niente in mente? No, niente. Anzi no, mi faccio una domanda che estendo a tutti i cittadini di Lecce e paesi limitrofi, che con Lecce hanno frequenti rapporti. Carlo Maria Salvemini ha vinto perché è un facilitatore della vita democratica attraverso il coinvolgimento di tutti i cittadini, nessuno escluso, e attraverso la cooperazione con tutti quelli che ne hanno voglia? Oppure ha vinto perché è un oligarca che ha ottenuto il potere escludendo gli sconfitti e successivamente pretendendo ubbidienza e sottomissione dai sudd

Sul successo di De Caro a Bari (rivolto a Dino Amenduni)

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Nessuno escluso ovvero "Senza fare distinzioni" basta lavorare per il bene comune, senza considerare gli elettori che non ti votano come dei minus habens, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Dino Amenduni Concordo in tutto meno che sulla distinzione tra "essere di destra" ed "essere di sinistra senza dirlo". Implicitamente ammetti che l'uso della parola "sinistra", il dirlo, è divisivo, respingente per chi non ha quella divisa, casacca, appartenenza. Quindi se una parola non può essere usata per la finalità per la quale esiste significa che è densa di suggestioni che danno fortissime criticità. Ed è più che pacifico che definirsi di sinistra non porta ai significati che invece le esperienze di De Caro a Bari comportano. Io vorrei sommessamente farti notare che De Caro ha comportamenti DEMOCRATICI che "non escludono", che portano alla

Il “ritorno al futuro” di Massimo D’Alema mente i 5 stelle invece di distinguere “destra” e “sinistra” distinguono “onesti” e “ladri”

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Secondo me l’intervista di Massimo D’Alema propone una lettura del voto europeo come un “ritorno al futuro” verso una società spaccata in due tra destra e sinistra. Secondo D’Alema questa divisione netta torna a farsi viva dopo il superamento dell’impianto culturale proposto dal Movimento 5 stelle, cioè l’idea che si potesse costruire una dimensione post-politica e liquidare la dualità destra-sinistra. Non fa una grinza. La proposta di D’Alema è quella della società della lavagna di quando ero bambino, quella del gesso che segnava da una parte i buoni e dall’altra i cattivi e che dava a un bambino il compito di redigere la lista osservando i comportamenti degli altri. La società capitalistica della concorrenza è la lavagna di quand’ero bambino facendo vincere una parte, escludendo l’altra, ottenendo come risultato di impoverire la ricchezza creativa delle Comunità. Il modello di escludere i cattivi è frutto della cultura Patriarcale che ancora imperversa e che non è riusc

Piazza dove ci fermammo all'arrivo

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Invito ad osservare l'assenza dell'edificio della ex Scuola Elementare "Damiano Chiesa" oggi adibita a sede degli uffici Comunali Osservare anche la presenza di una costruzione affiancata alla destra del Palazzo Ducale, oggi assente Infine da notare l'assenza dell'attuale porta che da accesso alla ex Palestra della Scuola Elementare oggi adibita a Sala Consiliare

Preti di San Cesario di Lecce

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La scelta giusta

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Invece è la scelta giusta, la democrazia senza competizione, ovvero la vera democrazia. Un esempio da seguire a tutti i livelli. Drake S. Masciullo  ha commentato: Antonio Bruno ma quello che dici tu non è che è stato voluto. È venuto spontaneo in questi paesi. Ed avverrà anche a Soleto. Io ho commentato: Io spero che sia spontaneo in tutti i paesi, che sia spontaneo in Italia, che sia spontaneo nel Mondo

La visione salvifica che prevede “UNO CHE SALVA TUTTI” è fuorviante.

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                                                                                               Nessuno salva nessuno Chi è in attesa del “Salvatore” ha poca stima di “sé stesso” tanto da non ritenersi in grado di generare il Mondo che piace a lei o lui, nel modo in cui piace a lei o lui. Il “Salvatore” rappresenta un inganno perché serve solo a rendere ubbidienti e sottomessi tutti gli altri “NON SALVATORI”. Ognuna od ognuno è “Salvatore” unico, del Mondo anch’esso unico, che genera vivendo. Antonio Bruno Ferro

Prima o poi

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In un primo momento accogliamo chi è falso, chi fa finta di essere collaborativo e cooperante. Ma la recita dell’attore non può durare a lungo e, prima o poi, la natura competitiva “non umana” si manifesta. Ed è in quel momento che, pur rispettando e ritenendo legittimo quel comportamento, non cerchiamo più la sua compagnia.  # magicoalchimista

Nessuno escluso, da cittadino non ci si dimette e non si va mai in pensione. Buon lavoro!

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Non si può conservare la cultura della collaborazione con chi ha deciso di conservare la cultura della competizione. L'unica differenza è tra chi finge di essere collaborativo ed invece è nascostamente competitivo e chi, invece, è sfacciatamente competitivo.  # magicoalchimista Rossella Mascolo   Quindi, caro  Antonio Bruno , tu non pensi che ci sia un limite di età per svolgere il ruolo di sindaco? Elimina o nascondi Mi piace  ·  Rispondi  ·  24 min Antonio Bruno   Cara  Rossella Mascolo  è solo una questione di desiderio. La democrazia è un modo di avere relazioni nel rispetto reciproco e nel riconoscimento reciproco di legittimità. L'esclusione delle persone che desiderano collaborare impoverisce la Comunità. Una donna o un uomo che vuole collaborare non può essere escluso perché è una violenza, non può essere escluso mai, e per nessuna ragione. 1 Modifica o elimina questo commento Mi piace  ·  Rispond