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Visualizzazione dei post da dicembre, 2016

Li vogliamo liberi i nostri figli, vero?

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Sara Bruno , figlia mia voglio scriverti una cosa importante l’ultimo giorno del 2016. Leggi con attenzione. Non è necessario che tu cambi niente di te stessa, non devi diventare qualcuna di diversa da quella che sei, soprattutto non è necessario che tu impari nulla di più di quello che sai già. Devi soltanto imparare ad Amarti a tal punto da essere finalmente Te Stessa con tutta Te Stessa! Farai venire a galla tutto ciò che già sai nella misura in cui ti sarà più utile. Per questo ti consiglio di conservare solo il meglio di ciò che ti racconto io e di ciò che tutti ti raccontano, di buttare tutto ciò che non ti è affine e di non credere me né nessun’altra o altro senza verificare ciò che io ti dico o le altre e gli altri ti dicono. Solo così troverai la tua Verità ed essa ti renderà sempre più libera! papà 51 Katina Mitrushi, Angela Cagnazzo e altri 49 Commenti Rita Rotelli   Bravo così un buon padre parla a una figlia... Non mi piace più  · 

San Cesario di Lecce - Happy New Year 2017

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Tratto da "Il mare traverso" di Antonio Rolli

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Antonio Rolli  con  Enzo Marenaci  e  altre 19 persone . Foto di Massimiliano Manno del suo diario Facebook 11 h  ·  AUGURI!!  😘 «Salvo l’utopia di Ernesto Guevara, la forza di Mandela, l’amicizia incolpevole tra Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Salvo il coraggio delle donne, quello di Artemisia Gentileschi. Salvo lo sguardo visionario di Van Gogh, l’estro di Gaudí e l’inquietudine di Caravaggio. Sventoli sul Cygnus la follia di Giordano Bruno, la tenerezza di Neruda, l’irriverenza di Prévert, la militanza di Brecht e la voce di Nazim Hikmet. Sventolino la solitudine di García Márque z, le sbornie di Allan Poe e lo straccio rosso di Pasolini. Il sorriso di Audrey Hepburn e il naso goffo di Cyrano, il circo di Fellini e il passo ondeggiante di Charlot. Io, Giuseppe Leonetti, libraio per diletto e per ventura, figlio di una casalinga e di un falegname, salvo la faccia pulita di mio padre e di mia madre. Salvo Rosa, l’amore che ho per lei e il tem

Ho baciato delle labbra rosse

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Ho baciato delle labbra rosse e hanno tinte le mie,  le ho pulite con il fazzoletto e hanno tinto il fazzoletto, ho lavato il fazzoletto nel fiume e hanno tinto il fiume che ha tinto la riva della spiaggia e il fondo del mare.  Venne giù un'aquila a bere e si tinsero le sue ali,  E SI TINSE IL SOLE A METÀ E LA LUNA INTERA .  Poesia grika del Salento  La foto è di  Roberta Maria Greco

"Lu largu te lu palazzu" l'ultimo giorno del 2016

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Capodanno solidale e multietnico

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Il verbale

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Meetup San Cesario-Aria Sana MovimentiAmoci a Cinque Stelle Mi piace questa Pagina  ·  29 dicembre   ·    Riporto di seguito i risultati dell'evento del 27 Dicembre 2016.

Opinioni

Fernando Centonze   è ottimista. 7 minuti fa  ·  Lecce  ·  Tutti avete visto il documentario su San Cesario e sulle distillerie..... tutti contenti per queste immagini..... pensate anche al degrado del paese, alla pulizia delle strade, a chi ha difficoltà per un pranzo caldo...... adesso qualcuno pensa anche a riesumare le salme..... che forse si sarebbe potuta evitare..... con questo quadro auguro a tutti voi cittadini di questo paese di guardare...... si ..... guardiamo non con gli occhi chiusi.........buon 2017

Antonio Rolli in libreria

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La sete spenta con l'acqua delle fontane nelle vie del paese più bello del Mondo

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Due poesie di Peregrino Scardino di San Cesario di Lecce

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Fonte http://www.fondazioneterradotranto.it/2016/10/31/pellegrino-scardino-san-cesario-lecce-la-tarantata/ http://www.fondazioneterradotranto.it/2016/11/07/salento-vesuvio-poesia-pellegrino-scardino-san-cesario-lecce/   Peregrino SCARDINO , nato nel 1560, arciprete, filosofo e teologo, scrittore e poeta, diede alle stampe un suo scritto dal titolo "Discorso Intorno Alla Città Di Lecce" ed una centuria di epigrammi.  “……era sorto a Lecce l' "Ospedale dello Spirito Santo", costruito dall'ottimo architetto Gian Giacomo Dell'Acaya, alla metà del '500, al posto del vecc hio ospedale fatto costruire, alla fine del '300, da Giovanni D'Aymo. In questo "Ospedale dello Spirito Santo, che tuttora si presenta molto bello e in ottime condizioni, se pur destinato ad altro uso, venivano accolti malati a piano terra e le orfane al 1° piano.” ...Tutta splendida, e nobile oltre modo, si per la maniera di generosi, e magnanimi Cittadin