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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

Chi è disonesto?

Le persone che fingono di avere dei sentimenti sono DISONESTE, perché recitano una parte con la finalità di indurre l'altra persona a fare ciò, che sarebbe disposta a fare, solo con una persona che nutre per lei gli stessi sentimenti. Non c'è modo di vedere se i comportamenti di una persona sono sinceri oppure sono solo una finta. C'è solo da augurarsi che la persona disonesta sia un cattivo attore. #magicoalchimista

Qualunque cosa io faccia, sarà seria se sono onesto, se collaborerò e se non competerò

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"Viviamo in un presente culturale, centrato su una filosofia delle dinamiche economiche che affrontano i problemi della convivenza sociale, come l'istruzione, il lavoro e la famiglia, come questioni di relazioni di mercato che al centro non hanno i rapporti di collaborazione, né i modelli di benessere comune, ma l'accumulo di successo e ricchezza ". Per cui il Dr. Maturana attraverso la sua teoria definisce gli esseri viventi come sistemi autopoietici molecolari ", come mammiferi che in primo luogo viviamo nell'amore, e la storia umana dell'amore è fondamentale perché la lingua, il parlare, il conversare che si pratica nella famiglia emerge come un modo di coordinamenti di sentimenti, azioni ed emozioni, cioè di vivere insieme ". "L'educazione è la trasformazione in coesistenza," insegnamento "è diverso perché guida lo sguardo a un particolare dominio, quindi ognuno di noi educa ed è educato fino alla morte perché ci stia

Come faccio quello che faccio? Quando provo vergogna.

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Quando ho un comportamento determinato da un’emozione che ho provato e, confrontando questa esperienza con altre mie esperienze, mi accorgo che non rientra tra quelle della cultura a cui appartengo, provo un forte disagio sia nei riguardi degli altri che sono venuti a conoscenza di ciò che ho fatto, che di me stesso. Questo forte disagio è la vergogna di aver avuto quel comportamento. Provo vergogna anche quando un familiare o, una persona a cui sono legato da rapporti di amicizia, ha comportamenti che non rientrano tra quelli della mia cultura, provo vergogna sia che tale comportamento sia stato messo in atto soltanto davanti a me, sia che sia stato messo in atto davanti ad altre persone a me care che hanno la mia stessa cultura, intesa come rete di conversazioni consensuali. Antonio Bruno Ferro

Humberto Maturana: è importante come dipendente sentirsi parte dell'organizzazione?

Humberto Maturana: è importante come dipendente sentirsi parte dell'organizzazione? ??? Questa intervista lo fai per interesse o per obbligo ???, ha chiesto Humberto Maturana a questo cronista.  Attraverso questa domanda, il biologo e l'epistemologo cileno hanno voluto dimostrare come l'atteggiamento che una persona prende nei confronti di un'altra determina come sarà la loro conversazione.  Secondo il ricercatore, lo scambio riflette il livello di impegno, collaborazione e rispetto verso ciò che viene fatto e, quindi, il risultato ottenuto. Questo meccanismo si ripete in ogni conversazione all'interno di un'azienda e si riflette nel compito dei suoi membri, definendo l'organizzazione.  In questo modo, l'esperto di teoria dei sistemi riflette su come il ruolo della comunicazione sia così importante all'interno delle aziende.  È il fondatore della Matrizina School, che è definita come un laboratorio umano il cui obiettivo è quello di accomp

Circolo riflessivo con Humberto Maturana e Ximena Dávila

Reflective Circle con Humberto Maturana e Ximena Dávila 21/01/2011 CARLOS MARTÍNEZ 19 e 20 gennaio ho avuto il piacere e la fortuna di partecipare ad un  cerchio riflettente sulla biologia culturale  facilitato da Humberto Maturana e Ximena Dávila in CIVSEM e vorrei a  condividere in questo post riflessioni e insegnamenti per me sono stato più significativo.  Sono solo alcune note.  Spero che ne vali la pena. In ascolto:  cosa succede quando ascolto pensando che l'altro coincida con quello che penso?  Cosa sento solo ciò che voglio sentire!  In altre parole, ascolto o ascolto l'altro?  ma non v'è  un altro modo di ascolto, che è quella che riconosce che l'altro parla sempre da un dominio che è valido (per la loro esperienza, le credenze, le conoscenze, ...), se ci  ascoltiamo di trovare quel dominio di parlare siamo all'altro nella sua interezza.  Quando un capo è lì solo per ascoltare ciò che vuole sentire, di cosa parlare!  Ci colloca in uno spazio di cont

Come fa una persona a fingere di essere democratica

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Come faccio a fingere dei comportamenti che corrispondono all’emozione dell’amicizia e dell’amore Ciò che permette a tutti noi, di comprendere quali sono le emozioni che prova una persona che noi osserviamo, sono i suoi comportamenti. Le espressioni del viso, la postura, il tono, il volume e l’intensità della voce e i gesti di una persona che osserviamo ci fanno riflettere. Tale riflessione consiste nella distinzione di detti comportamenti e nel confronto con quelli che abbiamo già osservato nel corso delle nostre esperienze della nostra vita. In definitiva confrontiamo l’esperienza che stiamo facendo con le nostre esperienze analoghe. Se la persona che osserviamo finge un comportamento che noi confrontiamo con quelli di cui abbiamo esperienza, saremo portati a pensare che quel comportamento denota una determinata emozione che sta provando quella persona che stiamo osservando. Solo se questa persona, avrà comportamenti che non hanno coerenza con quelli che noi abbiam

Lo scrivere è un processo osservatore-dipendente

Lo scrivere è un processo osservatore-dipendente di Rossella Mascolo Afferma Humberto Maturana che qualsiasi cosa venga detta non può, in nessuna condizione, essere separata dall’essere umano che la dice, poiché « L’osservatore è necessariamente l’origine e la fonte di ogni cosa » (in Maturana e Poerksen 2004, 158). Questo non vale solo genericamente per il processo conoscitivo, ma per qualsiasi tipo di agire umano, così come nell’arte della scrittura. « Normalmente noi parliamo e scriviamo delle cose come se esse avessero un’esistenza osservatore-indipendente, ma ciò è precisamente quello che io non voglio fare – e così cerco di parlare e di scrivere in una maniera che mostri che niente esiste indipendentemente o potrebbe essere separato da un osservatore. È molto difficile generare consapevolezza riguardo ai processi della produzione di ciò che comunemente consideriamo dato nel processo di scrittura stesso » (in Maturana e Poerksen 2004, 159). Si nota spesso, negli s

Cambiare il punto di vista: circolarità della vita e pratiche filosofiche

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Cambiare il punto di vista: circolarità della vita e pratiche filosofiche ∗ Rossella Mascolo Facoltà di Scienze della Formazione, Università di Cagliari “[…] esporremo un’interpretazione che non concepisce il conoscere come una rappresentazione del ‘mondo là fuori’, bensì come permanente produzione di un mondo attraverso il processo stesso del vivere” (Maturana e Varela 1999, 31). “[…] è un invito ai lettori, perché abbandonino le loro abitudinarie certezze e in tal modo pervengano a un’altra visuale di quello che costituisce l’umano” (Ivi, 33). Riassunto Riflettendo attraverso l’orizzonte conoscitivo della teoria della complessità e dei sistemi autopoietici, possiamo guardare in modo nuovo alle varie situazioni di pratica filosofica, sia che si tratti di quelle fra filosofo e consultante, sia fra persone che si incontrano creando uno spazio circolare, come accade nella Philosophy for Children o nel Circolo Riflessivo di Humberto Maturana o ancora nel Di