Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Sara e altre storie

Immagine
Tutto quel che voglio, pensavo, è solamente amore, ed unita per noi che meritiamo un'altra vita, più giusta e libera, se vuoi. Antonello Venditti, Sotto il segno dei pesci La musica nel 1978 circolava su vinile ed anche in musicassetta. Entrambi i supporti, dopo un po’, non riuscivano a dare più la fedeltà che abbiamo oggi con il digitale. Ma vuoi mettere con l’annuncio dell’uscita di un nuovo Lp? Circolava la voce di qualunque cosa, come quando accadeva che più persone che non si conoscevano tra loro, insistentemente ti raccontavano qualcosa, ma nessuna di loro sapeva dirti da dove fosse nata la notizia, chi l’avesse detto per primo e quindi alla fine non sapevi nemmeno se quanto ti avevano riferito fosse vero. Io stazionavo negli studi di radio San Cesario in Via Vittorio Emanuele III a San Cesario di Lecce e i più informati annunciavano l’uscita del nuovo album di Antonello Venditti già da dicembre 1977. Il 9 marzo 1978 l’album era in vendita a La Gre

1983 il Nastro d'Oro

Immagine

Perché il femminicidio e il maschicidio? (più frequente il femminicidio)

Immagine
Antonio De Pace e Lorena Quaranta I rapporti dominio sottomissione sono pericolosissimi. Se il sottomesso decide di non esserlo più, chi esercita il dominio utilizza la violenza al fine di ottenere nuovamente la sottomissione. L'azione violenta è graduale e nella logica della cultura patriarcale può giungere, come nel caso di Antonio De Pace, alle estreme conseguenze, sino a togliere la vita a Lorena Quaranta. Un'altra storia di cultura PATRIARCALE FURCI SICULO (MESSINA) - Ha strangolato la compagna e poi ha chiamato i carabinieri per denunciare quanto accaduto. E' successo questa mattina a Furci Siculo, in un condominio nella zona nord del paese del messinese. La vittima è Lorena Quaranta, originaria di Agrigento, studentessa di Medicina all’Università di Messina. L'assassino è Antonio De Pace, di Vibo Valentia, pure lui studente di Medicina: ha tentato di suicidarsi, provando a tagliarsi le vene, ma prima ha chiamato il 112 per confessare il suo gesto

Linea Verde a Natale di San Cesario di Lecce

Immagine

Voglia di tenerezza

Immagine
Una risposta a una persona che mi ha scritto che potrebbe essere utile a tutti. In sintesi la persona che mi ha scritto mi chiede come mai, per un certo tempo agli inizi della storia d’amore, avesse provato per la persona con la quale oggi convive, un desiderio travolgente di stare sempre insieme, ed invece in questi tempi che sono successivi a quelli, senta che tutto si è raffreddato. Non riporto lo scritto perché sono certo che svelerebbe l’identità della persona. Questa la mia risposta: Carissim*, quello che ti è successo pare sia comune un po’ a tutti. In effetti gli incontri travolgenti tra innamorati diventano uno stare sempre insieme che è la conseguenza del cercarsi di continuo. Si cerca l’altra persona perché proviamo benessere e, conseguentemente, cerchiamo di mantenere quanto più è possibile tale stato d’animo. Inoltre in questo periodo “magico” la tenerezza è la condizione naturale. Rifletti con me su questo periodo iniziale della relazione e cerca di

I nostri mitici anni 70'. "Papirus" Dancing night .

Immagine

Siamo pronti a collaborare. E voi?

Immagine
A San Cesario di Lecce un collaboratore di alcuni dei prescelti a cui abbiamo dato, con le elezioni amministrative, la responsabilità del Comune di San Cesario di Lecce, mi ha scritto in privato. Io sono daccordo con lui circa il contenuto del messaggio. Come potrai notare, ancora una volta i tuoi amici prescelti a governare da maggioranza il nostro comune si sono guardati bene dal coinvolgere i prescelti di minoranza , neppure in un momento simile. In altri comuni a noi vicini certe scelte le stanno facendo coinvolgendo tutti i consiglieri, nonché le Caritas e la protezione civile... Ma forse lì hanno superato la competizione trasformandola in collaborazione. P.S. Non ho citato la fonte perchè non ho chiesto a questa persona se volesse che io la citassi.

Papi, dimmi qualcosa sulla spesanza

Immagine
Il quadro è di Banksy e si intitola "La speranza" [22:34, 29/3/2020] Sara Bruno: Papi [22:34, 29/3/2020] Sara Bruno: Dimmi qualcosa sulla speranza [22:34, 29/3/2020] Sara Bruno: Ti prego [22:39, 29/3/2020] Antonio: Accade che emerga la speranza in tutte le circostanze in cui c'è paura per noi stessi o per i nostri cari, come in questo periodo di pandemia, come in questo tempo in cui un virus può provocare una malattia che può portare alla morte e di cui non si conosce nessuna cura. Ecco questo è il tempo in cui c'è in noi un anelito che ci fa vedere in fondo al tunnel la luce. Quell’attesa trepidante è un sentimento che ci fa vivere nella fiducia che tutto si risolverà, nella fiducia che gli scienziati troveranno la cura, nella fiducia che scopriranno un vaccino. E poi ancora viviamo nella fiducia che stando a casa faremo finire il contagio. Accade che emerga la speranza anche in tutte le circostanze in cui non si intravede alcuna soluzione: la speranz

Dopo la peste torneremo a essere umani

Immagine
Dopo la peste torneremo a essere umani Ci saranno nuove priorità. Diremo addio al superfluo e sì alla tenerezza Il futuro dopo l’epidemia immaginato dal grande scrittore israeliano di David Grossman È più grande di noi, l’epidemia, e in un certo senso non riusciamo a concepirla. È più forte di qualsiasi nemico in carne e ossa che abbiamo mai affrontato, di qualsiasi supereroe che abbiamo mai immaginato o visto nei film. Talvolta un pensiero agghiacciante si insinua in cuore: questa, forse, è una guerra che perderemo. Dalla quale usciremo sconfitti a livello mondiale. Come ai tempi dell’influenza “spagnola”. Subito però respingiamo una tale eventualità. Perché mai dovremmo uscirne sconfitti? Siamo nel XXI secolo! Siamo sofisticati, computerizzati, equipaggiati con uno stuolo di armi, vaccinati, protetti dagli antibiotici… Eppure qualcosa ci dice che stavolta le regole del gioco sono diverse al punto che, al momento, di regole non ce ne sono proprio. A ogni ora contiamo co

Qualche osservazione sugli scritti di di Mario Buscicchio, Stefano Cristante e Antonio Errico (in ordine alfabetico).

Immagine
Al Dott. Claudio Sgamardella Direttore Responsabile del Nuovo Quotidiano di Puglia Brindisi, Lecce, Taranto LECCE via Dei Mocenigo,29- Tel.0832/338200 segreteria@quotidianodipuglia.it lecce@quotidianodipuglia.it REDAZIONE INTERNET Redazione: redazioneweb@quotidianodipuglia.it La denuncia: ladenuncia@quotidianodipuglia.it Dì la tua: ditelo@quotidianodipuglia.it Gentile Direttore, ho letto oggi domenica 22 marzo 2020 ne il quotidiano tre interventi molto interessanti. Sono quelli di  Mario Buscicchio, Stefano Cristante e Antonio Errico (in ordine alfabetico). Tutti e tre gli scritti tratteggiano un dopo Covid 19 che a loro dire dovrebbe risultare diverso da quello di prima della pandemia. Una frase che ho preso in prestito da Stefano Cristante adattandola, dovrebbe contenere le ragioni che i tre autori ritengono essere la causa di quello che prevedono essere il cambiamento. La frase è quella che segue: “D’improvviso, dopo essere stati invogliati e pungol

Qualche osservazione sugli scritti di Mauro Bonazzi e Massimo Recalcati

Immagine
Al Prof. Mauro Bonazzi Mauro.Bonazzi@unimi.it Al Dott. Massimo Recalcati https://www.facebook.com/Massimo-Recalcati-127238307340639 Gentile Prof. Bonazzi, Grazie per l’opportunità della lettura del suo densissimo saggio che ha pubblicato Sette.Corriere del 20.03.2020 che riporto di seguito. Per certi versi mi ha ricordato l’articolo di Massimo Recalcati “La nuova fratellanza” pubblicato dal giornale “La Repubblica” sabato 14 marzo 2020. Desidererei riferirle le mie osservazioni sull’articolo di Recalcati (che legge per opportuna conoscenza) che così come mi accade sempre quando ascolto parlare o leggo parole su questi argomenti, devo ahimè osservare la proposta di parole senza l’indicazione dei necessari propositi. Tutto questo accade perché, invece di guardare in faccia la realtà della cultura in cui viviamo, ci si ferma all’anelito, al desiderio senza la decisione di decidere, una volta per tutte, cosa vogliamo conservare, perché è quello che decidiamo di cons

Senza rispetto l’esito è sfavorevole, se non infausto

Immagine
A Napoli 249 operatori sanitari dell'ospedale Cardarelli, il più importante della città, sono in malattia. Ho commentato che siccome io ho paura di entrare in contatto con persone infette, è molto probabile che altrettanta paura ce l’abbiano queste persone che lavorano in ospedale, dove la probabilità che entrino in contatto con persone infette di Covid – 19 è altissima. La mia comprensione per quelle persone non ha superato nemmeno la prova “Consiglio di famiglia”. Mia moglie e mia figlia hanno brandito il “Giuramento di Ippocrate” e nulla ho potuto fare di fronte a cotanta citazione. A poco o niente è servito il mio sommesso richiamo alla debolezza di ogni essere umano, il mio chiedere loro l’attenzione sulla paura che hanno quelle persone di essere infettate, sulla paura di poter perdere la vita. In una settimana ci sono state 43mila denunce Coronavirus, ed è risultato contagiato oltre l'8 per cento degli operatori sanitari.   La cifra è stata elaborata dalla Fon

IN ITALIANO UN MONDO A RISCHIO Rapporto annuale sulla preparazione globale per le emergenze sanitarie settembre 2019

Immagine
Pagina 1 Rapporto annuale sulla preparazione globale per le emergenze sanitarie Comitato di monitoraggio della preparazione globale Settembre 2019 UN MONDO A  RISCHIO Pagina 2 Ringraziamenti Estendiamo il nostro profondo apprezzamento e grazie al Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e al Presidente, gruppo della Banca mondiale per aver co-convocato il Global Preparedness Monitoring Board (GPMB). Vorremmo esprimere la nostra più profonda gratitudine ai membri del Consiglio e al loro staff che hanno dato il loro tempo, saggezza e contributi all'elaborazione del rapporto. Questo rapporto non sarebbe stato possibile senza le molte persone provenienti da istituzioni accademiche, esperti, agenzie multilaterali, organizzazioni non governative e governi nazionali che volentieri hanno dato il loro tempo, approfondimenti, esperienza e contributi al Consiglio, al Segretariato, e in particolare al tea