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Visualizzazione dei post da marzo, 2013

Non ha importanza

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Quando non ci si aspetta che qualcosa accada, e questa cosa accade, si prova stupore.  Quando la moglie di Webster lo sorprese mentre baciava la cameriera, gli disse che era molto stupita. Ora, Webster era piuttosto pignolo sull'uso appropriato delle parole (il che è comprensibile, dato che ha scritto un dizionario) e così le rispose: «No, cara: io sono stupito, tu sei attonita!».  Alcune persone si pongono il risveglio come obiettivo. Sono decise ad arrivarci e dicono: «Mi rifiuto di essere felice finché non mi sarò svegliato».In questo caso, è meglio restare come siete, semplicemente per essere consapevoli del modo in cui siete fatti. La semplice consapevolezza è felicità, rispetto al tentativo di reagire tutto il tempo. La gente reagisce così velocemente perché non è consapevole. Arriverete a capire che ci sono occasioni in cui si reagisce per forza, anche nella consapevolezza. Però, man mano che la consapevolezza aumenta, si reagisce meno e si agisce di più

DANZARE SENZA AVERE PIÙ I PIEDI

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Nella foto Sudha Chandran DANZARE SENZA AVERE PIÙ I PIEDI In un campo di concentramento viveva un tempo un prigioniero, il quale, pur essendo stato condannato a morte, si sentiva libero e senza paura. Un giorno si mise a suonare la chitarra in mezzo al cortile della prigione. Si radunò una grande folla ad ascoltarlo, perché la magia della sua musica comunicava a tutti il suo stesso coraggio. Quando il direttore del carcere se ne accorse, proibì all'uomo di suonare. Tuttavia il giorno seguente la cosa si ripeté: il prigioniero cantava e suonava la chitarra, circondato da una folla ancora più grande. Le guardie furenti lo trascinarono via e gli fecero tagliare le dita. Il giorno dopo egli riprovò a cantare e suonare come poteva con i monconi sanguinanti. Questa volta la gente applaudiva al colmo dell'entusiasmo. Le guardie lo portarono via di nuovo e gli fracassarono la chitarra. L'indomani egli cantò con tutte le sue forze. Com'era puro e sublime il suo canto

l'angelo della sorte e l'idesiderata delle genti

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Poi una donna di nome Almira – una sarta – ha detto: «Sarei potuta partire prima dell’arrivo dei crociati, e oggi lavorerei in Egitto. Ma ho sempre avuto paura di cambiare». Il Copto ha replicato: «Abbiamo paura di cambiare perché, dopo molti sforzi e sacrifici, riteniamo di conoscere il nostro mondo». «E anche se sappiamo che non è il posto migliore e non siamo pienamente soddisfatti di esso, pensiamo che sia opportuno evitare sorprese. Che sia saggio sforzarsi di non sbagliare». «Al limite, quando risulta indispensabile, accettiamo di fare semplici e insignificanti cambiamenti, di modificare delle minuzie, affinché tutto proceda in modo uguale». «Ci diciamo che le montagne non si muovono, che gli alberi adulti finiscono per morire, se vengono trapiantati altrove». «E ribadiamo, quasi gridando: ‘Voglio essere come i monti e gli alberi. Solidi e rispettati». «Anche se, quando ci svegliamo durante la notte, ci ritroviamo a pensare: «Vorrei essere un uccello che, ogni volta che l

L'oltraggio

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Matteo 27,39-44 39  E quelli che passavano di là lo insultavano scuotendo il capo e dicendo: 40  «Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso! Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!». 41  Anche i sommi sacerdoti con gli scribi e gli anziani lo schernivano: 42  «Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso. È il re d'Israele, scenda ora dalla croce e gli crederemo. 43   Ha confidato in Dio; lo liberi lui ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: Sono Figlio di Dio!». 44  Anche i ladroni crocifissi con lui lo oltraggiavano allo stesso modo.

Qui e ora

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Mi deve bastare scambiare delle lettere, delle e mail, al massimo parlare al telefono. Se proprio dobbiamo incontraci dovremmo farlo in una stanza buia, senza la possibilità di vederci. Come dici? Perché? Ma perché così io so e tu sai che dall’altra parte c’è un pensiero, un pensiero che si propone alla mente, all’anima. Ed io così sono soltanto un pensiero che si propone alla tua mente, alla tua anima e tu per me sei altrettanto . Qui e ora c’è stato un incontro tra i nostri due pensieri che ha creato una relazione. Antonio Bruno

passi…

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Quella sete è come passata. Passata la voglia di attingere alla fonte preziosa. Sono in attesa, riposo, l’orecchio aperto e teso all’ascolto. Attento ad udire se e quando passi…