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Visualizzazione dei post da giugno, 2021

È possibile l’uguaglianza tra femmine e maschi umani?

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  È possibile l’uguaglianza tra femmine e maschi umani? di Antonio Bruno Il nostro concittadi no Mario Draghi ha dichiarato al "Women Political Leaders Sununit 2021 https://www.womenpoliticalleaders.org/wpl-summit-2021/ ", che con sette miliardi di Euro cercherà di ottenere in Italia l’eguaglianza tra femmine e maschi umani. Si parla di uguaglianza tra le persone (e non solo tra femmine e maschi umani) da quando ero alle elementari, il Maestro Alberto Tangolo è stato il mio Magister anche in questo. C’è una convivenza sociale NON UMANA, che deriva dalla nostra cultura matriarcale – patriarcale, che ci condiziona al punto di impedirci di stare nel benessere e ci fa ammalare. Ciò accade proprio perché la nostra cultura patriarcale è basata sul potere e sulla dinamica dominio -sottomissione, che vede allo stesso tempo ogni femmina e maschio umano interpretare il ruolo di dominatore – dominatrice, oppure quello di sottomesso – sottomessa, a seconda delle circostanze. P

Possiamo vivere nel benessere abbandonando l’Iliade

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  Possiamo vivere nel benessere abbandonando l’Iliade di  Antonio Bruno Silvia Avallone ha scritto un saggio che descrive la causa della nostra sofferenza, ovvero la mancanza di riconoscimento reciproco di legittimità tra femmina e maschio nella convivenza. Le persone che hanno deciso di convivere come maschio e femmina sono entrambe prigioniere dei ruoli descritti nell’Iliade, e questo ancora oggi dopo migliaia di anni. Invece il riconoscimento reciproco di legittimità porta al rispetto reciproco e conseguentemente all’eguaglianza. Il LOGOS occidentale che viene dalla Grecia declama in versi splendidi e immortali il dramma della sofferenza culturale che ci fa ammalare per conservare ruoli NON UMANI in una esistenza NON UMANA, quella che facciamo ancora oggi nella maggior parte dei casi. La buona notizia è che possiamo desiderare di abbandonare il LOGOS occidentale e la cultura matriarcale – patriarcale per vivere in armonia e nel benessere nella cultura del riconoscimento di legittimi

È solo questione di gentilezza?

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  È solo questione di gentilezza? di Antonio Bruno   “In quest'epoca di incertezza e di paura abbiamo bisogno di un antidoto all'odio.” Dacia Maraini “La gentilezza non può bastare ma è certamente sufficiente il reciproco riconoscimento di legittimità.” Antonio Bruno Non l’ho letto, ma ho intenzione di acquistare un libro, scritto da Dacia Maraini, che afferma la possibilità di una rivoluzione gentile. Le parole sono molto importanti e il significato che noi attribuiamo alla parola gentilezza, non va d’accordo con quello che attribuiamo alla parola rivoluzione. Nell’immaginario collettivo la parola rivoluzione evoca tumulti, violenza e spargimenti di sangue che non credo proprio siano comportamenti che possiamo definire gentili. Sempre nel libro c’è una domanda che acuisce ancora di più la contraddizione tra questi due diversi comportamenti, alla presenza di uno dei quali si esclude l’altro, che è la seguente: Ma si può lottare per la giustizia sociale e climati

Glocal, ovvero il benessere MONDIALE con il desiderio di uguaglianza tra tutte le persone

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  Glocal, ovvero il benessere MONDIALE con il desiderio di uguaglianza tra tutte le persone di  Antonio Bruno Locale e globale sono la traduzione di un principio noto da millenni e scritto da Ermete Trismegisto. Tutti i propositi del G7 tenuto in Cornovaglia l’11 giugno 2021 e cioè la cooperazione, i vaccini gratis, il favorire lo sviluppo dei paesi poveri, l’attenzione e la cura per la natura e l’ambiente del nostro pianeta; tutte queste cose, sono solo questioni di desiderio. E questo desiderio dipende da me. Ovvero dipende da ognuno di noi. Nulla di ciò che si è discusso venerdì scorso in Cornovaglia, ha la possibilità di realizzarsi se io non desidero di realizzarlo. Se tu che leggi queste parole non desideri di realizzare tutto quanto, nulla di ciò che hanno scritto i POTENTI DELLA TERRA si realizzerà. Dipende da me. Dipende da quello che desidero io. Dipende da te. E tutto può realizzarsi se le donne con cui gli uomini hanno relazioni, saranno nella sostanza UGUALI tra loro e con

Cosa c’è di diverso tra chi dice di essere di sinistra e chi dice di essere di centro o di destra?

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  Cosa c’è di diverso tra chi dice di essere di sinistra e chi dice di essere di centro o di destra? di  Antonio Bruno Sei di sinistra se vuoi l’eguaglianza con tutte le persone, anche l’eguaglianza del benessere economico tra tutte le persone. Sai perfettamente che se c’è l’eguaglianza, nessuno deve abbassare la testa. Per questo dici di essere di sinistra, perché non vuoi abbassare mai e per nessun motivo al Mondo, la testa! Persone è una parola che indica tutte e tutti. Quindi la sinistra in toto, intendo chi dice di essere ed è di sinistra, pratica l’eguaglianza a cominciare da casa sua tra lui e le donne della sua famiglia. Ecco questo comportamento io non lo osservo. C’è sottomissione a sinistra così come c’è sottomissione al centro e a destra. Tutte persone che si sottomettono al potere dei più forti ed esercitano il potere e il dominio come minimo (se sono uomini) sulle donne nella loro famiglia. Mi chiedo e chiedo a tutti quelli che leggono: tu sei di sinistra e dici di essere

I nuovi leoni della cultura

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  I nuovi leoni della cultura di  Antonio Bruno Quando sto con  Fabio Lezzi , Ezechiele Leandro è come se stesse con noi. Lui lo descrive attraverso le opere che sono un tutt’uno con quella Distilleria De Giorgi che ha contribuito a riportare alla fruizione di tutti noi. Si emoziona parlando del grande artista e me lo fa vedere grandissimo, immenso, come mai mi era successo da quando ho memoria di quest’uomo che ha scelto come approdo San Cesario di Lecce, il nostro paese, a cui ha fatto il grande regalo del posizionamento del suo Mondo, quello suo interiore che emerge dalle opere esposte. La Mostra è aperta ogni giorno ed è un percorso fatto di immagini, di suoni e parole dei componenti di Variarti e soprattutto di Fabio Lezzi. Ma Fabio fa la sintesi del progetto corale che noi possiamo gustare e che ho molto apprezzato stasera. Ogni generazione ha messo una pietra sul muretto a secco della nostra cultura cittadina. Questa Mostra poggia su tutto il resto delle pietre che sono una sull