Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2019

Il piacere di stare insieme per il piacere di stare insieme

Immagine
Non so come né perché mi è capitato di incontrare Rossella Calabrò. Comunque è un bell’incontro, è l’opportunità di conversare con una donna spiritosa, leggera e profonda, seria e allegra. Una donna che mi ha incuriosito, che mi ha spinto a cercare di leggere ciò che ha scritto per conversare con lei. Le relazioni umane non si possono incasellare in definizioni, ci sono le circostanze ed ognuno di noi adotta un comportamento, a seconda del loro susseguirsi. Chi riesce ad avere un comportamento adeguato alle circostanze vive in armonia con loro, con le persone e l’ambiente in cui siamo completamente immersi nell’illusione di essere distinti da esso. Non lo siamo. Non siamo distinti da tutto il resto. Siamo tutt’uno con tutto il resto. Questo è un punto di vista, il mio punto di vista che parte dall’aver accettato la non esistenza di una realtà oggettiva, e dall’aver sperimentato le numerose realtà, i tanti Mondi, delle persone con cui sono stato e sono in relazione. Oggi c’è

Tante feste

Immagine
C’è una continua perturbazione, quella delle persone tra di loro, quella tra le persone e l’ambiente e nello stesso tempo quella dell’ambiente con le persone. Accade in continuazione senza un attimo di pausa ed è per questo motivo che non concordo con il testo che segue. Quando Mino Mincarone, autore del post che segue, afferma che “un tempo la festa era… “ lo fa oggi, con quello che percepisce oggi e che nulla ha a che fare con ciò che è stato. In definitiva ciò che è stato è accaduto allora e mentre accadeva. Anche il solo parlarne un attimo dopo non corrisponde minimamente a quanto accaduto. Voglio dire che la festa è quello che è adesso e non lo è più un attimo dopo di adesso, quando la racconti, così come ho fatto io. La mia festa non è la tua festa. Esistono tante feste quanti siamo noi che vi abbiamo partecipato, una diversa dall’altra, unica irripetibile. Buona lettura Antonio Bruno Ferro E FESTA SIA! Un tempo la Festa era condivisione! Ci si ritrovava

«Antonio Catrignanò! Chi era costui?»

Immagine
Totu Meu   È davvero vecchio questo paese ...rimasto indietro di 30 anni, se si entusiasma per un concerto di Antonio Castrignanò???( ...chi era costui?...) e Enzo Petrachi. 1 Elimina o nascondi Mi piace  ·  Rispondi  ·  8 h Anna Pi   Non so chi sia, ahimè, Enzo Petrachi, chiedo venia, ma Castrignanò non è affatto male e i musicisti di cui si avvale sono assai bravi. Rocco Nigro poi è un fisarmonicista e compositore poliedrico e incredibile. Elimina o nascondi Mi piace  ·  Rispondi  ·  26 min Attivo/a ora Totu Meu   Non discuto la bravura dei musicisti che sono assimilabili a tantissimi altri abili musicisti, ma quello che (mi) ha stancato è la ripetitività, la obsolescenza, l'esasperazione di questi ritmi eseguiti con strumentazioni elettroniche che deturpano l'originalità e la purezza della vera pizzica, a cui essi malamente si rifanno, inficiandone il significato ed il messaggi

Perché c’è sempre una ragione se decido di uscire

Immagine
Pare che la Tv intrattenimento abbia modellato le aspettative dei giovani, già! Ma se confrontiamo la Tv degli anni 90 con quella del 2019 appare subito chiaro che l’offerta di spettacolo ed intrattenimento oggi a disposizione, anche attraverso la rete internet, non ha precedenti. Ed ecco perchè ci vuole sempre una ragione per decidere di uscire. Antonio Scardino  (meglio conosciuto come Petrus) e  Andrea  Greco (più conosciuto  come tubbo) insieme a tutti i collaboratori del Comitato feste patronali di San Cesario di Lecce hanno cercato e trovato quella ragione, perché ricordalo, c’è sempre una ragione se decidi di uscire! E perché i giovani sancesariani e quelli dei paesi limitrofi hanno deciso di uscire, abbandonando l’offerta dei Social Network e della Tv? Ecco adesso che hai la domanda, cerca dentro di te la risposta e, se lo desideri, scrivila a commento di queste mie parole. @antoniobrunoferro

Otranto, 28 luglio 1480: ecco la ricostruzione storica

Immagine
Otranto, 28 luglio 1480: ecco la ricostruzione storica di MARIA PIA SCALTRITO Sono Santi oggi i Beati Martiri di Otranto. In Piazza san Pietro finalmente ci saranno i loro nomi. Lo aveva annunciato Benedetto XVI mentre rendeva al mondo la sue umane dimissioni. Con questa proclamazione religiosa e con gli studi storici appassionati versati per oltre cinque secoli parrebbe non esserci altro da dire. E invece non è così. Quella pagina di storia del Regno di Napoli non ha mostrato la dignità epica di tutti i suoi protagonisti. Quella pagina di resistenza italiana quando il nome Italia era scritto già nella letteratura nelle arti e nelle coscienze ancor prima che nel governo non ha onorato i nomi di tutti i suoi protagonisti. Di quali? Otranto, 28 luglio 1480. Nella città della della Puglia i pescatori dalla spiaggia capiscono a vista d’occhio che quelle duecento vele in mare stanno mutando le sorti del borgo. Ma pure del Regno di Napoli dove nessuno credeva che il Turco s

L'OROLOGIU TE LA CHIAZZA

Immagine
Totu Meu 1   h L'OROLOGIU TE LA CHIAZZA Ha 'ntisu cummare ce bellu fattu? Mo' l'orologiu segna l'orariu; sona le ure, la menza e lu quartu... se sente puru te subbra a Carvariu. Lu Sindacu nesciu ha dittu presciatu: _" 'St'amministrazione 'ndaveru funziona. Propriu pe quistu bu l'imu ggiustatu... cu bu recurdati ogni fiata ca sona . Pensati a nui te quannu bu zzati... viviamo insieme 'sta bella avventura !"_ Ma nu bu pare ca sta esagerati CU BU PENSAMU OGNI QUARTUTURA... Pe n'orologiu ca nn'iti ggiustatu ne sta faciti 'sta lisciatina...? Lassati tuttu comu iti truatu... CA STIAMU MEJU COMU ERA PRIMA!

Via Attilio Cerundolo, San Cersario di Lecce

Immagine
CERUNDOLO Attilio giovane ufficiale trucidato dai nazisti nell'isola di Cefalonia subito dopo l'Armistizio della II Guerra Mondiale ricordato nella toponomastica cittadina. Il libro “I fiori di Cefalonia”, pur raccontando gli avvenimenti della guerra, è stato bello e toccante perché è riuscito a farmi capire che durante i momenti difficili non bisogna abbattersi, ma bisogna continuare a lottare. Mi è piaciuta molto la  parte in cui Angelo e i suoi compagni erano prigionieri nel campo di Skimitar, per il fatto che i soldati tedeschi, per la prima volta dopo tanto tempo, si erano comportati bene con loro, dimostrando di avere anch’essi un cuore. La parte che mi ha rattristato è stata la morte di Cosimo Simonetti, il compaesano del protagonista, sennonché suo migliore amico. È stato tragico immaginare come Angelo si sia potuto sentire; dev’essere brutto, soprattutto in tempo di guerra, perdere una persona che si considerava come un fratello. L’importante, però, è che alm

Lu Paulucciu Taurinu e l’Orologgiu te la chiazza

Immagine
Piazza XX Settembre Ex Municipio con Orologio San Cesario di Lecce 1969 Edizioni Vincenzo Cerundolo Maria Anna Taurino ha scritto: Ricordo che qualche volta, da piccola, seguivo mio padre che era l’unico addetto a dare la carica all’orologio (quello dell’ex Palazzo Municipale in Piazza XX settembre a San Cesario di Lecce n.d.r.), ogni 24 ore. Con una grande manovella doveva tirare su 3 blocchi di cemento. Mio padre saliva quelle scale, altissime, anche con la febbre . È andato fino a qualche mese prima di morire, 1970. Antonio Bruno Ferro ha scritto: Maria Anna Taurino pensa che io ho vissuto in piazza tutti quegli anni e non ho mai saputo di questo compito. L'uomo dell'Orologio, così si chiama tuo papà, l'uomo che ha indicato lo scorrere dei tempi a tutti noi. Come si chiamava tuo padre? Maria Anna Taurino ha scritto: Paolo. Lo chiamavano Paoluccio. Sicuramente l'hai conosciuto. Ogni pomeriggio andava a prendere il caffè al bar Coppola, con la

Michele Tondo! Chi era costui?

Immagine
Carneade (214-129 a. C.), per allusione all'inizio  del cap. 8° dei Promessi Sposi, in cui don Abbondio  si chiede: «Carneade! Chi era costui?»] (solo al sing.).  – Persona ignota, mai sentita nominare: per me è un c.;  sono certo che verrà eletto un c. qualsiasi. carnèade in Vocabolario - Treccani Oggi con l’orologio di Piazza XX settembre di nuovo in funzione è arrivata anche l’ora di Michele Tondo, nato a San Cesario di Lecce. Confesso che sino ad oggi non sapevo nulla di questa persona e ringrazio questo ricordo di Giovanni Bernardini che me lo restituisce per farmelo conoscere così come l’aveva conosciuto lui. Mi piacerebbe leggere altro di Michele Tondo di cui c’è molto poco in rete, presumo perché è scomparso nel lontano 2001 quando la rete internet era troppo giovane. Buona lettura Antonio Bruno Ferro Ricordo di Michele Tondo (a 15 anni dalla scomparsa)    Scritto da Giovanni Bernardini      Giovedì 14 Aprile 2016 06:02 Quando il