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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

Ma chi ve l’ha chiesto? Ovvero di come fu che si trasformò la distilleria “De Giorgi” in contenitore culturale

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  Ma chi ve l’ha chiesto? Ovvero di come fu che si trasformò la distilleria “De Giorgi” in contenitore culturale Grazie agli studi di Schön (1993), una nuova figura entrò nel panorama della amministrazione e gestione dei beni comuni, il professionista riflessivo. Secondo la teoria positivista della scienza l’amministratore pubblico, Sindaco o Consigliere Comunale era stato fino ad allora uno che aveva vinto le elezioni, e dopo la conquista del potere, in modo avulso dal contesto della Comunità paesana, poteva formulare ipotesi per poi sperimentarle in classi reali, in cui però entrava come detentore del potere, senza quindi prendere in alcun modo parte ad una condivisione con la Comunità che avrebbe dovuto fruire delle sue sperimentazioni. Questa immagine “classica” della gestione del potere nei piccoli comuni è ancora radicata ed è opinione comune che sia diritto di chi ha vinto le elezioni, di fare quello che meglio crede e che meglio gli pare, senza ascoltare i cittadini. Schön a in

Una critica agli pseudo-imprenditori: "Molti vendono innovazione a parole"

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  "A volte, le aziende dimenticano anche che l'ambiente che le sostiene è la comunità umana che consuma i loro prodotti e li utilizza. Ecco perché diciamo che non ci sono aziende private. Sono tutte aziende pubbliche perché sono sostenute in una comunità e hanno senso per quella Comunità", Molti imprenditori "vendono innovazione prestando servizio a parole" esiste una "dipendenza" dal nuovo che va oltre ciò che è realmente necessario. Per parlare di innovazione, riflettiamo su due parole, cambiamento e trasformazione. Nella trasformazione, non si può tornare indietro. Ci spostiamo in uno stato diverso. Questo è ciò che intendiamo quando affermiamo che sempre ci trasformiamo. Ora, la cosa interessante di quel 'non si può tornare indietro' è che di solito c'è un riflesso nostalgico di qualcosa che non vogliamo perdere. La cosa più importante nell'innovazione è ciò che vuoi mantenere, ciò che vuoi conservare, in questo desiderio di conserv

Struttura e organizzazione - Domini di esistenza dei sistemi viventi

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  Domini di esistenza dei sistemi viventi Struttura e organizzazione Gli esseri viventi come sistemi in genere esistono almeno in due domini. Uno è il dominio della dinamica molecolare che in biologia definiscono come la dinamica fisiologica e l'altro il dominio delle nostre interazioni, quello che chiamiamo normalmente dominio del comportamento. Il club è un club in un dominio di dichiarazioni sociali, ha una personalità giuridica e nello stesso tempo è formato dalle persone con i loro comportamenti, come totalità e nello spazio delle dichiarazioni. Questo vale per tutti i sistemi. Credo sia importante per l'educazione capire un'altra cosa: se uno dice: "questo club è stato fondato nel 1615", dice, che dal 1615 ad ora si è conservata l'organizzazione che definisce questo club, ma la struttura del club, le persone che lo compongono, i comportamenti particolari tenuti da queste persone in questo tempo cambiano con le persone stesse. A volte il club è

COMPETERE O COLLABORARE?

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  COMPETERE O COLLABORARE? Pensi che le teorie rispondano agli interessi? È tua opinione che adottiamo le teorie che meglio si adattano al nostro interesse egoistico ed egocentrico? Certamente! Ogni teoria si basa su certe premesse che si accettano come valide e da lì si costruisce un costrutto con argomenti logici, per convalidare un desiderio, un interesse, una preferenza. Ecco com'è. Le nostre teorie si basano sempre su un'emozione. Il problema è essere consapevoli di quali cose vogliamo, sapere cioè quali sono le nostre preferenze Quale pensi sia l'emozione predominante nella società odierna? Penso che sia l’apprezzamento della concorrenza, ovvero la nostra valutazione positiva del comportamento che è conseguenza della concorrenza. Osservo che questo comportamento è conseguenza del pensare che competere sia un valore in quanto vi è l'idea che competere tra di noi ci porti al progresso e al successo. Penso che in questo momento ci muoviamo in questo desiderio e quind

Mamma è parte di te

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  Mamma questa foto è parte della tua casa, quella di cui andavi orgogliosa ed è quella dello studietto, così lo chiamavi, che tu volesti realizzare con la chiusura di una vetrata in alluminio ad opera del buon Maestro Italo Coppola. La tenevi sempre splendente, così com’eri tu, come il tuo cuore pieno di affetto e gonfio di gratitudine per la vita che facevi e per le creature che avevi dato alla luce, tra cui io, che t’amavo e t’amo come mai ho amato essere al Mondo. Mamma ti amo e i luoghi che hai trasformato sono vivi dentro di me, che ero il destinatario di uno studietto per il mio studio, quest’ultimo mi vedeva distratto dalle mille angustie e dai miliardi di pensieri che affollavano la mia mente e la mia anima, quando ero troppo giovane per capire come funzionavo. Mamma mi ha riempito di visioni che erano le tue visioni. Il Mondo che adesso emerge da dentro di me, è arrivato, parola dopo parola, dalle conversazioni che per anni, delicatamente e dolcemente, hai intrattenuto con me
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  Maturana: L'emotivo E Ragionevole Nella Convivenza Generale P.S. 31 ottobre 2011 di  Juan Rodès   Humberto Maturana, pensatore e scienziato cileno, crede che i concetti e le affermazioni che accettiamo senza pensare perché tutti quelli che conosciamo li accettano, siano come i paraocchi che si mettono ai cavalli per evitare che si facciano spaventare dai veicoli che li superano. Ci sono molti concetti che accettiamo senza mettere in dubbio ciò che affermano e quindi senza pensarci, concetti che in molti casi forniscono basi di partenza errate al nostro pensiero; tutto questo perchè crediamo ciecamente senza minimamente metterlo in discussione che ciò che ci distingue dagli altri animali sia che in quanto esseri umani noi siamo esseri razionali e questa affermazione la accettiamo senza chiederne le prove, come se quanto in essa riportato sia naturalmente e quindi accettiamo ciò senza pensarci, e lo facciamo con questo concetto così come lo facciamo con tanti altri concet

momenti di… Comunità PARLANTE E CONVERSANTE

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momenti di… Comunità PARLANTE E CONVERSANTE   Oggi sono andato a pagare alla Società di Mutuo Soccorso fra Lavoratori specificamente quella che si trova in Via Dante, 23 – 73016 San Cesario di Lecce – Tel. 0832 200307 * C.F. 80017700750. Sono stato molto bene. Ho conversato con i presenti prendendo le mosse dalla mia sorpresa, quando ho riconosciuto il mobile dove era appoggiata la Tv AI TEMPI di quando mio nonno Pietro mi portava li per vedere la Tv dei ragazzi, 1965 – 66 o giù di li. È lo stesso identico mobile, e non potete immaginare l’emozione che ho provato quando mi sono reso conto che era proprio quel mobile. È stato allora che per associazione c’è chi ha ricordato la Tv del Bar Patarnello al Largo del palazzo Marulli. Pare che anche li ci fosse la Tv e che per poter trattenersi nel Bar si dovesse pagare, per così dire, un supplemento TELEVISIVO. Specificamente uno dei due Signori Patarnello nell’istante stesso in cui riceveva l’ordinazione di un caffè, pare formulasse la segue

giovani di Ultima generazione e tutti i movimenti ambientalisti hanno sin ora FALLITO proprio perché non sanno che ciò che è in gioco è una dinamica emotiva, non ne sono consapevoli

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  Nell’articolo che segue, pubblicato sul quotidiano DOMANI di oggi 8 gennaio 2023, FABRIZIO SINISI conclude la sua conversazione così: “Per quanto possa essere sbagliato o disdicevole ricordarlo, la questione ambientalista è a una svolta o pone sé stessa nei termini di una guerra interna, o è destinata a diventare una branca dell'intrattenimento culturale.” È noto a tutti che la guerra interna è un conflitto armato di vaste proporzioni, nel quale  le parti belligeranti sono principalmente costituite da persone appartenenti alla stessa popolazione  e quindi interna ad uno stesso Stato o Paese, divise tipicamente in fazioni avverse. Non so molto delle conversazioni dei giovani oggi, ma io, nella mia giovinezza, ho vissuto un momento storico in cui eravamo tutti preoccupati per il cambiamento culturale. La preoccupazione era: come parteciperemo al cambiamento della cultura, al cambiamento del mondo in cui viviamo, che è sotto i nostri occhi e genera tanta miseria e tanta sofferenza,