I nuovi leoni della cultura

 

I nuovi leoni della cultura



Quando sto con Fabio Lezzi, Ezechiele Leandro è come se stesse con noi. Lui lo descrive attraverso le opere che sono un tutt’uno con quella Distilleria De Giorgi che ha contribuito a riportare alla fruizione di tutti noi.

Si emoziona parlando del grande artista e me lo fa vedere grandissimo, immenso, come mai mi era successo da quando ho memoria di quest’uomo che ha scelto come approdo San Cesario di Lecce, il nostro paese, a cui ha fatto il grande regalo del posizionamento del suo Mondo, quello suo interiore che emerge dalle opere esposte.

La Mostra è aperta ogni giorno ed è un percorso fatto di immagini, di suoni e parole dei componenti di Variarti e soprattutto di Fabio Lezzi.

Ma Fabio fa la sintesi del progetto corale che noi possiamo gustare e che ho molto apprezzato stasera.

Ogni generazione ha messo una pietra sul muretto a secco della nostra cultura cittadina. Questa Mostra poggia su tutto il resto delle pietre che sono una sull’altra ad iniziare dalla prima, che non sa nessuno di noi chi posizionò li, proprio in questo luogo della penisola che si immerge verso Est nel Grande Lago Salato. Questa PIETRA, questa MOSTRA è possibile grazie a tutto il resto che già c’era e che la sostiene. Essa stessa sosterrà ciò che verrà dopo, la generazione che arriva e si fa strada chissà dove e chissà con quali intenzioni. Io non so nemmeno chi siano questi giovani leoni!

Ho fatto delle foto che sono solo una suggestione lontana delle emozioni che proverete. All’entrata, proprio nella prima sala, ci sono due quadri che mi hanno meravigliato ed emozionato al punto che mi sono scordato di fotografarli.

Fateveli indicare da Fabio perché sarà l’inizio mozzafiato del percorso che ci porta dritti, dritti, nel Mondo di Ezechiele Leandro che è fantastico perché stupisce e fa riflettere.

Poteva diventare un miliardario ed invece ha preferito restare ricco dentro.

Grazie ragazzi di Variarti, grazie Fabio. Chissà chi saranno i nuovi leoni?

Antonio Bruno

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