Raffaella Carrà è identica alle ragazze di San Cesario di Lecce

Raffaella Carrà è identica alle ragazze di San Cesario di Lecce

di Antonio Bruno



Raffella Carrà per me è Canzonissima 1970 e 1971, quelle in cui faceva la prima donna e che presentò Corrado Mantoni. Poi non ho più avuto sue notizie sino al 1984, quando varcai la soglia del 244° Battaglione Regimento Fanteria a Cosenza, dove soldatini di leva nella guardiola dell’ingresso della Caserma sulla strada per Rende, avevano acceso la Tv e guardavano il quiz dei fagioli, che consisteva nel dover indovinare quanti fagioli ci fossero in un barattolo di vetro.

Ma tornando a Canzonissima, posso assicurare che mai e poi mai ho guardato Raffaella Carrà come guardo le femme fatale o le dive sensuali. Lei mi fa pensare alla compagna di scuola del liceo, quella che dentro al pullman si sedeva accanto a me con i libri tenuti insieme ai quaderni da un elastico. Una ragazza della porta accanto, con i calzini bianchi e le scarpe di vernice.

Io la ricordo come una di quelle ragazze che frequentano le sale parrocchiali, che vedi in primavera nelle gite di pasquetta. Una che poi si innamora e si sposa, fa dei figli che, come lei, frequenteranno pullman, scuole e sale parrocchiali.

San Cesario di Lecce era piena di ragazze come Raffaella Carrà. Anzi le ragazze del 1970 erano tutte Raffaella Carrà.

Erano altre le donne che turbavano i sogni di noi adolescenti. Raffaella non turbava un bel nulla, lei portava l’allegria e la spensieratezza con un giro di ballo e una risata.

Ora vi lascio immaginare la mia faccia quando stamattina, in una trasmissione radiofonica ho sentito che il Guardian la incoronò “sex symbol”. La testata inglese, nel 2020, dedicò alla showgirl un lunghissimo profilo: «Un’icona culturale che ha insegnato all’Europa le gioie del sesso». Mi sono detto: questi inglesi sono completamente fuori di testa! Vedono in Raffaella Carrà, una donna bella e simpatica, la sensualità più sfrenata!

Io Raffella Carrà che insegna le gioie del sesso non ce la vedo proprio. Lei è una cara e sincera amica, una ragazza uguale a tutte le ragazze che ho conosciuto. Non è una bomba sexy, almeno per me.

Lo sarà stata certamente per Gianni Boncompagni e Sergio Japino, gli uomini che ha amato, esattamente come voi donne di San Cesario di Lecce lo siete per gli uomini che amate.

Perché in amore tutto è permesso, soprattutto il sesso sfrenato tra marito e moglie, appagante, totalizzante e fonte di immenso piacere.

Antonio Bruno

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