"tanto io lo so che, chi dice che non è né di destra, né di sinistra, fondamentalmente è di destra"



L'ultima ASTRAZIONE RAZIONALE che ho ascoltato e che, secondo me, serve a dare coerenza alle emozioni di chi l'ha detta, e la dice, è questa: "tanto io lo so che, chi dice che non è né di destra, né di sinistra, fondamentalmente è di destra". Ovvero tutti quelli che non sono di sinistra sono di destra.
L'emozione che è alla base di questa ASTRAZIONE RAZIONALE, e delle coerenze che ne derivano, è la esclusione di tutti quelli che non si dicono di sinistra per ridurli ad essere ubbidienti e sottomessi alla verità oggettiva (oggettività senza parentesi) di chi confronta se stesso con qualcosa di esterno e quindi oggettivo.
Significa che per essere di sinistra bisogna prendere a modello questa serie di comportamenti esterni che tutti quelli di sinistra mettono in atto e che, al contrario, tutti quelli di destra non mettono in atto.
C'è solo un piccolo problema da risolvere ovvero che non c'è un comportamento di sinistra obiettivo, né tanto meno esiste un comportamento di sinistra oggettivo.
La dimostrazione?
Dopo un po' quelli che stanno tutti ammassati nella sinistra dicono tra di loro che ci sono alcuni che "non dicono niente di sinistra" e quindi si allontanano dicendo che, in fondo, in fondo, quelli che non "dicono cose di sinistra" sono di destra.
Poi, dopo un po', anche quelli che si sono allontanati da quelli di prima cominciano a dire che, tra loro, ci sono altri che "non dicono niente di sinistra" e anche questa volta si allontanano e così via in un RIDUZIONISMO A SINISTRA CHE SI FERMA SOLO QUANDO C'E' L'UBBIDIENZA E LA SOTTOMISSIONE DA PARTE DI MOLTI ALL'OLIGARCHIA CHE DECIDE COSA SIGNIFICA ESSERE DI SINISTRA.

Antonio Bruno Ferro

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