Quattro mesi solo miei

Quattro mesi solo miei

di Antonio Bruno Ferro


Arrivò giugno e il maestro Alberto Tangolo ci disse che ci saremmo rivisti il primo ottobre. C’era tutta l’estate davanti a me e tutto il possibile ozio interrotto solo dalla lettura dei fumetti.
Ero destinato allo studio e a nulla valsero i consigli di mio padre che mi voleva impegnato a imparare un mestiere. Lui diceva che potevo scegliere di essere apprendista di un artigiano tra il falegname, il fabbro, il barbiere e il calzolaio. Mia madre decretò che io non sarei andato a fare l’apprendista di un bel nulla, lei aveva deciso che io ero destinato a studiare.
Scampato il pericolo di permanenza in laboratori con anziani artigiani, tutta l’estate era mia. Ogni anno per tutte le scuole elementari l’ho trascorsa nelle strade assolate del mio paese, con la bicicletta e in compagnia dell’insostituibile e immancabile Sandro, il mio amico di tutte le avventure.
Quattro mesi solo miei immerso nei miei sogni.

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