๐’๐ž ๐ข๐ฅ ๐ง๐ž๐จ๐ฅ๐ข๐›๐ž๐ซ๐ข๐ฌ๐ฆ๐จ ๐ž๐œ๐จ๐ง๐จ๐ฆ๐ข๐œ๐จ ๐ง๐จ๐ง ๐ ๐š๐ซ๐š๐ง๐ญ๐ข๐ฌ๐œ๐ž ๐ฉ๐ข๐ฎ̀ ๐ข๐ฅ ๐›๐ž๐ง๐ž๐ฌ๐ฌ๐ž๐ซ๐ž ๐œ๐ก๐ž ๐Ÿ๐š๐œ๐œ๐ข๐š๐ฆ๐จ? E se applicassimo la Costituzione?

๐’๐ž ๐ข๐ฅ ๐ง๐ž๐จ๐ฅ๐ข๐›๐ž๐ซ๐ข๐ฌ๐ฆ๐จ ๐ž๐œ๐จ๐ง๐จ๐ฆ๐ข๐œ๐จ ๐ง๐จ๐ง ๐ ๐š๐ซ๐š๐ง๐ญ๐ข๐ฌ๐œ๐ž ๐ฉ๐ข๐ฎ̀ ๐ข๐ฅ ๐›๐ž๐ง๐ž๐ฌ๐ฌ๐ž๐ซ๐ž ๐œ๐ก๐ž ๐Ÿ๐š๐œ๐œ๐ข๐š๐ฆ๐จ? E se applicassimo la Costituzione?
๐˜ฝ๐™ค๐™ง๐™ž๐™จ ๐™๐™ง๐™š๐™ข๐™ค๐™ก๐™ž๐™ฏ๐™ฏ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:
Antonio Bruno, il neoliberismo รจ esploso con la globalizzazione e si รจ imposto con i trattati internazionali e l'adesione ad una comunitร  europea fondata dogmaticamente su di esso.
Fai bene a parlare della Costituzione e dell'articolo 41. La Costituzione รจ il manifesto di una sintesi avanzata tra le esigenze dell'impresa e quelle delle classi popolari, รจ conseguenza di una concezione dello Stato come istituzione che regola, media tra diversi interessi e pianifica nell'interesse collettivo.
Il neoliberismo ha fagocitato tutto questo, ha cancellato la responsabilitร  sociale d'impresa e la pianificazione, ha sostituito l'interesse nazionale con la legge del profitto, ha piegato gli interessi dei lavoratori, ha superato le stesse legislazioni nazionali.
La cosa assurda รจ che dovremmo essere noi, proprio sulla base dei concetti sanciti dalla nostra Costituzione, a fare una battaglia contro i trattati internazionali che sottraggono sovranitร  al popolo, baipassano le Costituzioni, ed impongono il dominio dei mercati finanziari e delle banche.
Invece, qua in Italia, non solo, il "sovranista" รจ Salvini che รจ piรน neoliberista di quelli del PD, ma noi, addirittura, per contrastarlo, attacchiamo il sovranismo ammettendo indirettamente come legittimo e giusto il dominio dei mercati!
Dovremmo fare, insomma, l'esatto contrario di quello che dicono le sardine per contrastare realmente salvini. Dovremmo essere noi ad inaugurare una stagione di battaglie per sottrarre ai mercati finanziari quella sovranitร  che, negli ultimi 30 anni, loro hanno sottratto ai popoli del mondo ed alle loro Costituzioni
๐˜ผ๐™ฃ๐™ฉ๐™ค๐™ฃ๐™ž๐™ค ๐˜ฝ๐™ง๐™ช๐™ฃ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:
Caro Boris Tremolizzo la questione รจ semplice e soprattutto in quello che scriviamo "NON C'E' NULLA DI PERSONALE". Il neoliberismo economico vede nella finanza globalizzata la sua ragione di esistere. Io ho giร  chiesto ai suoi sostenitori se ritengono che l’Italia che ha sancito una serie di diritti dei cittadini e soprattutto nella legislazione del lavoro puรฒ oggi essere di un qualche interesse per la finanza globale che alloca i capitali dove sono massimi i profitti, mi riferisco a Cina e India ma anche a Romania, Ungheria e tutti i Paesi europei in cui il costo del lavoro e la tassazione รจ di gran lunga inferiore a quella italiana.
I capitali italiani si allocano in questi paesi dove si ottengono piรน alti rendimenti speculativi.
Ora in questa situazione accanirsi a chiedere che sia il liberismo economico la soluzione mi sembra davvero una idea bislacca e senza alcun fondamento.
Ed ecco che interviene l’articolo 41 della nostra Costituzione e la programmazione economica. Ne ho giร  scritto ma c’รจ una cosa bizzarra che si verifica e mi riferisco che nessuna rappresentanza politica abbia messo nell’agenda il dibattito sulla programmazione economica da mettere in atto per l’assenza di una proposta praticabile proveniente dal liberismo economico.
Si parla di nazionalizzazioni senza spiegare. Le persone possono iniziare una conversazione sui modelli economici che sono COSTUTIZIONALMENTE POSSIBILI nel nostro paese per poter fare una scelta consapevole e condivisa. Ecco questa conversazione, quella nostra di adesso, รจ ciรฒ che dovrebbe innescarsi lasciando tutto il tempo per poter approfondire. Infine ci vuole una consultazione democratica, si la democrazia diretta per decidere, attraverso gli strumenti informatici a disposizione oggi e con la garanzia del blockchain (letteralmente "catena di blocchi") che รจ una struttura dati condivisa e immutabile. Consultazioni di persone che volontariamente desiderano decidere tra neoliberismo e programmazione economica nel caso di perdite di posti di lavoro. Consultazioni blockchain che รจ definita come un registro digitale le cui voci sono raggruppate in blocchi, concatenati in ordine cronologico, e la cui integritร  รจ garantita dall'uso della crittografia.

๐˜ฝ๐™ค๐™ง๐™ž๐™จ ๐™๐™ง๐™š๐™ข๐™ค๐™ก๐™ž๐™ฏ๐™ฏ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:

Antonio, quello che dici รจ vero, ma รจ valido per quanto concerne l'economia reale: sobo le industrie ad investire nei paesi in cui la manodopera รจ piรน a buon mercato. Succede con l'esplosione delle delocalizzazioni a partire dagli anni '90.
Per quanto riguarda i mercati finanziari, invece, investono e speculano ovunque ci sia ricchezza e, quindi, anche nel nostro paese. Lo fanno ricattando e destabilizzando i governi attraverso lo spread ed altri meccanismi infernali che costringono i popoli di pagare a loro enormi pizzi per non correre il rischio di cadere nel caos. Sono i meccanismi principi del neocolonialismo, quelli che hanno consentito all'occidente di dominare e depauperare il terzo mondo per decenni, che adesso vengono applicati su scala globale.
รˆ del tutto evidente che il neoliberismo, sia per me che per te, sia il problema e non possa in alcun modo la soluzione.
Per quello che riguarda, invece, la democrazia diretta, non siamo affato d'accordo. Non che a me non piaccia l'idea in se, ma, guardando gli scenari attuali, a cosa ci porterebbe?
Io credo che il problema vero della nostra epoca sia nell'emancipazione culturale delle masse.
La destrutturazione della scuola pubblica, la cancellazione dell'editoria indipendente, la mercificazione della ricerca universitaria e i tagli alla ricerca pubblica ci hanno resi un popolo di imbecilli, completamente manipolabile dai media.
Il fenomeno delle sardine ci dร  la dimensione di questo allo stesso modo di quanto lo sia la propaganda salviniana dall'altro lato.
Siamo un paese in cui galoppa l'analfabetismo funzionale e in cui anche chi non รจ analfabeta finisce con l'essere vittima di un'informazione nelle mani di poche grosse banche ed imprese.
La democrazia diretta, senza i necessari anticorpi culturali, rischia di diventare un'arma di dominazione, di trasformarsi in democrazia autoritaria!

๐˜ผ๐™ฃ๐™ฉ๐™ค๐™ฃ๐™ž๐™ค ๐˜ฝ๐™ง๐™ช๐™ฃ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:

๐“๐ฎ๐ญ๐ญ๐จ ๐ข๐ฅ ๐ง๐จ๐ฌ๐ญ๐ซ๐จ ๐ฏ๐ข๐ฏ๐ž๐ซ๐ž ๐œ๐จ๐ฆ๐ž ๐ž๐ฌ๐ฌ๐ž๐ซ๐ข ๐ฎ๐ฆ๐š๐ง๐ข ๐ž̀ ๐ข๐ง ๐ช๐ฎ๐š๐ง๐ญ๐จ ๐ญ๐š๐ฅ๐ž ๐ฉ๐จ๐ฅ๐ข๐ญ๐ข๐œ๐จ, ๐ฉ๐ž๐ซ๐œ๐ก๐ž́ ๐ ๐ž๐ง๐ž๐ซ๐š ๐ฆ๐จ๐ง๐๐ข, ๐ž ๐ข ๐ฆ๐จ๐ง๐๐ข ๐œ๐ก๐ž ๐ ๐ž๐ง๐ž๐ซ๐ข๐š๐ฆ๐จ ๐œ๐จ๐ง ๐ข๐ฅ ๐ง๐จ๐ฌ๐ญ๐ซ๐จ ๐ฏ๐ข๐ฏ๐ž๐ซ๐ž ๐ž ๐œ๐จ๐ง๐ฏ๐ข๐ฏ๐ž๐ซ๐ž ๐ง๐š๐ฌ๐œ๐จ๐ง๐จ ๐๐š๐ฅ๐ฅ๐ž ๐ž๐ฆ๐จ๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ข. (๐”๐ฆ๐›๐ž๐ซ๐ญ๐จ ๐Œ๐š๐ญ๐ฎ๐ซ๐š๐ง๐š)

Caro Boris Tremolizzo quello che hai scritto sugli umani prende le mosse da una tua emozione, รจ quella il presupposto di tutto quello che hai scritto.
Gli umani hanno tutti, indistintamente, le stesse potenzialitร . Un umano che vivesse le stesse identiche condizioni culturali e ambientali di Leonardo da Vinci diverrebbe esso stesso Leonardo da Vinci oppure Einstein.
L’unica condizione รจ che ci sia il modo di riflettere. Chi pensa di avere le soluzioni di tutti i problemi in questa credenza trova un ostacolo insormontabile per riflettere.



๐˜ฝ๐™ค๐™ง๐™ž๐™จ ๐™๐™ง๐™š๐™ข๐™ค๐™ก๐™ž๐™ฏ๐™ฏ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:

Semplicemente, in tutto l'occidente, se un docente universitario รจ di ispirazione marxista nessuna rivosta scientifica pubblica i suoi articoli. Difficilissimo รจ pubblicare per chiunque non sia allineato al dogma neoliberista anche se non marxista.
Le universitร  devono accaparrarsi finanziamenti privati per fare ricerca e questo mette i docenti in una condizione di costante soggezione nei confronti delle imprese che potrebbero finanziare.
Un'azienda come Eni, in qiesto modo, riesce ad ottenere ricerche universitarie che attribuiscono ai caminetti di Torchiarolo l'inquinamento dei paesi adiacenti alla centrale di Cerano... La Bayer ottiene che docenti universitari vadano in giro per la Puglia a dire che il glisofate si possa bere se diluito con acqua...

Insomma, diventa complicato parlare di democrazia diretta in un paese in cui sia l'istruzione che la ricerca e l'informazione sono saldamente ed esclusivamente nelle mani del potere economico


๐˜ผ๐™ฃ๐™ฉ๐™ค๐™ฃ๐™ž๐™ค ๐˜ฝ๐™ง๐™ช๐™ฃ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:

Caro Boris Tremolizzo la tua riflessione sulle ragioni che determinano il pensiero unico del neoliberismo economico erano sicuramente fondate quando la finanzia globale riusciva a fare in modo che il benessere raggiungesse la stragrande maggioranza dei cittadini dell’occidente industrializzato. Tale circostanza portava alla ESCLUSIONE di tutto il resto dell’umanitร  indigente.
Oggi il neoliberismo economico non garantisce piรน il benessere ai cittadini dell’occidente industrializzato creando notevoli disagi nelle forme della precarietร  del lavoro giovanile, della emigrazione dei giovani laureati e nella perdita di posti di lavoro dei 50enni per la delocalizzazione delle industrie. Queste situazioni sotto gli occhi di tutti nelle vicende legate ad Alitalia, ex Ilva ecc. hanno comportato che in un sondaggio di questi giorni alla richiesta di sapere se si fosse d’accordo a nazionalizzare Alitalia ed ex Ilva la maggioranza degli italiani ha risposto in maniera affermativa.

Ecco perchรฉ รจ davvero BIZZARRO che le rappresentanze politiche oltre che il MONDO DELLA CULTURA E DELLA SCIENZA non inizino una conversazione sull’articolo 41 della Costituzione e sulla programmazione economica.


๐˜ฝ๐™ค๐™ง๐™ž๐™จ ๐™๐™ง๐™š๐™ข๐™ค๐™ก๐™ž๐™ฏ๐™ฏ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:

L'epoca del benessere diffuso in occidente, a cui fai riferimento, Antonio, era quella della socialdemocrazia. Il neoliberismo si รจ affermato negli usa ed in inghilterra prima, con reagan e la Thatcher, e, prima timidamente, poi, dopo la caduta del muro di Berlino, in maniera molto piรน veemente nel resto del mondo. La terza via di Blair ha abbattuto le residue resistenze, spianandogli completamente la strada.
In neoliberismo non ha mai badato al benessere diffuso, ma si fonda sull'accumulazione sconsiderata, non ammette i "lacci e lacciuoli" che ossono limitare il profitto.
Tutto sommato siamo d'accordo sulle conseguenze, basta guardare al quel 35% di ricchezza che si รจ spostato negli ultimi 30 anni in Italia dalle tasche dei lavoratori a quelle dei padroni.
La stessa dismissione delle aziende pubbliche, che all'epoca venivano chiamate "rami secchi", รจ stata un crimine contro gli interessi del popolo italiano e un grande regalo a quei mercati che hanno divorato e distrutto veri e propri gioielli.

Siamo d'accordo sull'articolo 41, ma, come ho giร  detto, non puรฒ essere una battaglia slegata da una piรน ampia per il recupero di sovranitร  da parte degli Stati e per un rafforzamento dell'interesse pubblico nei confronti di quello privato.


๐™ˆ๐™–๐™ง๐™˜๐™ค ๐™‚๐™ง๐™–๐™จ๐™จ๐™ž ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:
Due cose, forse tre. Il neoliberismo รจ destinato al collasso in quanto non sostenibile (non c'รจ un controvalore possibile in merci o lavoro rispetto alla finanziarizzazione sempre piรน spinta), per cui quando quel collasso verrร , vorrรฒ farmi trovare in un contesto democratico e non autoritario, per questo rigetto il salvinismo e le sue derive e per farlo uso tutti i mezzi a mia disposizione, se necessario anche una manifestazione di piazza con le sardine. Progressisti (troppo) moderati? Pazienza, meglio loro dell'autoritario nemico, poi in cabina elettorale la croce la metto lo stesso su qualche cespuglio comunista, ma - rispondo a un tuo commento di qualche giorno fa a cui non avevo avuto piรน il tempo di replicare - chi ha impedito a questa sinistra comunista di unificarsi e rappresentare un'alternativa votabile, in questi ultimi 20 anni? Perchรฉ ora sembra che sia colpa delle sardine, venute alla ribalta l'altro giorno, se in Italia da tre legislature non c'รจ una sinistra parlamentare.
๐˜ผ๐™ฃ๐™ฉ๐™ค๐™ฃ๐™ž๐™ค ๐˜ฝ๐™ง๐™ช๐™ฃ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:

Caro Boris Tremolizzo, qui non si tratta di un rafforzamento dell'interesse pubblico nei confronti di quello privato, qui si tratta della circostanza che il neoliberismo economico non garantisce il lavoro al 65% degli italiani. Quindi stiamo conversando del futuro della maggioranza schiacciante dei lavoratori che ha una prospettiva nella applicazione della PROGRAMMAZIONE ECONOMICA cosรฌ come previsto nell’articolo 41 della nostra Costituzione.
I cittadini vogliono il lavoro e non una CORONA ED UN TRONO CHE LI FACCIA SENTIRE SOVRANI. La conversazione sul lavoro che non puรฒ essere piรน garantito dai PADRONI PRIVATI emanazione della finanza globale LI RENDE SOVRANI DI FATTO.

๐˜ฝ๐™ค๐™ง๐™ž๐™จ ๐™๐™ง๐™š๐™ข๐™ค๐™ก๐™ž๐™ฏ๐™ฏ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:

 Si, hai ragione. Perรฒ, se non si agisce sui meccanismi che regolano o "deregolano" i mercati, anche un'azienda pubblica sarebbe soggetta ai meccanismi perversi del neoliberismo... E rischieremmo di avere sfruttatori di stato al posto di sfruttatori privati...
Insomma, fino a quando a decidere saranno i mercati e non i governi, saranno loro a dettare le regole. Ad esempio, mi sa che lo Stato non possa nemmeno nazionalizzare un'impresa in crisi per le leggi sulla concorrenza della comunitร  europea.
Come, spesso e volentieri, la comunitร  europea ha impedito ai governi italiani di assumere nella pubblica amministrazione per via del debito pubblico.
Non รจ che a me piaccia parlare di sovranitร  piรน che di lavoro, ma le due cose sono legate molto strettamente.
La tua enunciazione di buon senso รจ resa impraticabile dai trattati europei nonostante sia tra i principi cardine della nostra costituzione.
Capisci perchรจ diventa improrogabile confrontarsi con il tema della sovranitร ?
Perchรจ, anche se fossimo tutti d'accordo, in Italia, con te, come lo sono io, questa cosa non ce la farebbero fare!



๐˜ผ๐™ฃ๐™ฉ๐™ค๐™ฃ๐™ž๐™ค ๐˜ฝ๐™ง๐™ช๐™ฃ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:

Caro Boris Tremolizzo intanto l’emergenza รจ uscire da questa idea BIZZARRA E BALZANA della rappresentanza politica delle donne e uomini di cultura e delle scienziate e scienziati che sia il liberismo economico la soluzione dai disagi provocati dal neoliberismo economico stesso applicando immediatamente l’articolo 41 della Costituzione a ex Ilva, Alitalia e Paesaggio rurale del Salento.

Una volta che sia stata messa in atto la programmazione economica ecco che si penserร  come fare a difenderla dall’aggressione della finanza globale.



๐˜ฝ๐™ค๐™ง๐™ž๐™จ ๐™๐™ง๐™š๐™ข๐™ค๐™ก๐™ž๐™ฏ๐™ฏ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:

Sono d'accordo con te. Facciamo una battaglia su questo, tenendo presente che ci troveremo di fronte i problemi di cui ti ho parlato finora

๐˜ผ๐™ฃ๐™ฉ๐™ค๐™ฃ๐™ž๐™ค ๐˜ฝ๐™ง๐™ช๐™ฃ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:


Caro Boris Tremolizzo la mia cultura mi suggerisce di fare una conversazione con tutti, nessuno escluso, sino ad arrivare a un progetto comune.


๐˜ฝ๐™ค๐™ง๐™ž๐™จ ๐™๐™ง๐™š๐™ข๐™ค๐™ก๐™ž๐™ฏ๐™ฏ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:

Si, ma un progetto politico deve avere una visione complessiva e deve articolarsi su un'idea di societร . รˆ da 30 anni che facciamo proposte e ci schiantiamo sui dogmi neoliberisti dei trattati europei. Questo sistema รจ irriformabile. Te ne accorgerai, come me ne sono accorto io. Quello che dico si fonda sull'esperienza, Antonio

๐˜ผ๐™ฃ๐™ฃ๐™– ๐™ˆ๐™–๐™ง๐™ž๐™– ๐™‹๐™–๐™œ๐™–๐™ฃ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:

Questa volta Revelli ha preso una cantonata... Le sardine sono esattamente quello che imputa ad altri: qualunquisti dessinistra. Con "maestri" simili per forza che la sinistra รจ andata a schiantarsi. Le sardine cmq sono solo funzionali al piddi col solito mantra del voto utile (a loro!).

๐˜ผ๐™ฃ๐™ฉ๐™ค๐™ฃ๐™ž๐™ค ๐˜ฝ๐™ง๐™ช๐™ฃ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:


Boris Tremolizzo una idea della nostra esistenza sociale deve essere il frutto di un coordinamento tra tutti gli umani. Siccome viviamo nel linguaggio questo coordinamento รจ possibile attraverso le conversazioni, come quella che stiamo facendo noi, qui e ora. Poi c'รจ la possibilitร  di ottenere l'affermazione di una esistenza sociale con la violenza che dia dominio con conseguente sottomissione e ubbidienza degli sconfitti. Questo secondo modello รจ quello che da millenni deriva dalla cultura della competizione che praticai ma che decisi di lasciarmi cadere dalle mani per far emergere la cultura della collaborazione che ho deciso di conservare.


๐˜ฝ๐™ค๐™ง๐™ž๐™จ ๐™๐™ง๐™š๐™ข๐™ค๐™ก๐™ž๐™ฏ๐™ฏ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:

Antonio Bruno,tu parli di coordinamento tra tutti gli umani non tenendo conto di vivere in un mondo governato dalla violenza del profitto, dalla cinica affermazione della legge del piรน forte.
Tutte le volte che abbiamo cercato di opporci alle decisioni della classe dominante, ci รจ stato risposto con la repressione violenta del nostro diritto a manifestare.
A me piacerebbe dirti che sono d'accordo con te, ma la realtร  รจ purtroppo un'altra. Combattere un avversario che usa la violenza legittima ed illegittima per vincere, udando solo ilbuon senso ed un evangelico spirito di concordia, significa condannarsi a perdere.

E noi questa battaglia non possiamo permetterci di perderla perchรจ in ballo non ci sono solo la redistribuzione delle ricchezze e il rischio di veder ulteriormente aumentare la povertร , ma in rischioci sta la vita stessa sulla terra.



๐˜ผ๐™ฃ๐™ฉ๐™ค๐™ฃ๐™ž๐™ค ๐˜ฝ๐™ง๐™ช๐™ฃ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:
Caro Boris Tremolizzo, dal mio punto di vista se io aderissi alla logica della cultura della competizione, se per evitare di subire la violenza del potere che esercita il dominio al solo scopo di rendermi ubbidiente e sottomesso, mi organizzassi per rovesciare il potere, accadrebbe che io stesso sarei immerso nella cultura che invece desidererei non abbracciare.
Ci sono i principianti, quelli che non hanno mai avuto il potere, quelli che si mettono in competizione e si organizzano per rovesciarlo per poter prendere il posto dei potenti di turno, li abbiamo visti i Renzi, i Di Maio, i Salvini negli ultimi tempi. Possono essere battuti e quindi da “vinti” scegliere se sottomettersi ed essere ubbidienti, oppure se resistere sino alle estreme conseguenze. Ai principianti puรฒ anche accadere di vincere e prendere il potere che poi difenderanno sottomettendo ed esercitando a loro volta il dominio che esercitavano quelli che travolsero.
Dal mio punto di vista tu, accettando di entrare in competizione, non potrai avere che uno dei tre epiloghi che ho descritto in precedenza.
Caro Boris per me รจ stato come quando andavo a vedere i giochi di prestigio, le magie, che destavano in me meraviglia, ma che una volta scoperto il trucco non esercitavano in me piรน alcuna suggestione.
Se rimani nella cultura che dici di non desiderare, se ti giustifichi di averlo fatto perchรฉ altrimenti la violenza di queste persone ti avrebbe sopraffatto, tu sei immerso totalmente nella cultura che dici di non accettare e cosรฌ com’รจ accaduto per migliaia di anni diventerai o un vinto sottomesso, o un vinto che non si sottomette accettando le estreme conseguenze oppure sarai il prossimo vincitore e farai, da uomo di potere, quello che hanno fatto tutti gli altri uomini di potere che ci sono stati prima di te.

๐˜ฝ๐™ค๐™ง๐™ž๐™จ ๐™๐™ง๐™š๐™ข๐™ค๐™ก๐™ž๐™ฏ๐™ฏ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:

Fosse stato come dici tu, Antonio, la storia non sarebbe mai cambiata. รˆ sotto i nostri occhi invece come la storia cambi, cambi il potere, cambi pure il modo di vivere delle persone.
Il '900 รจ stato un secolo di continue mutazioni e non era indifferen
te per un uomo vivere in un paese di stampo capitalista, comunista o fascista.
รˆ chi detiene il potere a cambiare le sorti di un paese oppure i cambiamenti sono frutto di compromessi tra parti che lottano per il potere.
Disinteressarci a questo significa rassegnarci ad essere governati.
Tu mi parli di Renzi e Salvini per dirmi che sono tutti impastati con la stessa farina ed hai, piรน o meno, ragione.
Ma รจ stata la stessa cosa per te anche quando il governo italiano รจ passato dalle mani di mussolini a quelle di de gasperi? Oppure, uscendo dall'Italia, quando il potere รจ passato dallo zar a Lenin, da batista a Fidel Castro, da Allende a pinochet?
Io credo che le cose possano cambiare, ma che si debbano tenere presenti gli errori del passato per costruire il futuro



๐˜ผ๐™ฃ๐™ฉ๐™ค๐™ฃ๐™ž๐™ค ๐˜ฝ๐™ง๐™ช๐™ฃ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:

Caro Boris cambia solo il grado di ferocia nell’applicazione della violenza tra il fascismo e il potere di un’Oligarchia eletta con libere elezioni. Sono diversi gradi di violenza ma tutta quella violenza รจ messa in atto al solo scopo di sottomettere ed รจ evidentissimo in quanto la violenza cessa di essere esercitata quando l’umano che ne รจ vittima diviene ubbidiente e sottomesso.
Non c’รจ differenza nella cultura della competizione perchรฉ la deriva รจ sempre l’autoritarismo sino all’estremo della TIRANNIA.
Tutto ciรฒ non รจ naturale perchรฉ gli esseri viventi sono sistemi organizzati in maniera collaborativa, ti basti pensare alle tue cellule ed ai tuoi organi che se cessassero di collaborare ti farebbero cessare di esistere.
Poi la cultura che oggi รจ presente nella quasi totalitร  degli UMANI – NON รˆ UMANA, perchรฉ l’umano si distingue per il linguaggio che รจ emerso nella collaborazione al fine di un coordinamento dell’essere che viene al Mondo. Tutti noi venimmo al Mondo nella fiducia di essere nutriti, protetti, amati.


๐˜ฝ๐™ค๐™ง๐™ž๐™จ ๐™๐™ง๐™š๐™ข๐™ค๐™ก๐™ž๐™ฏ๐™ฏ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:

Sarร , ma questa cosa non mi convince, a me Allende continua ad apparire diverso rispetto a Pinochet e lo stesso Lenin rispetro allo zar... Quindi un lavoratore assunto in un'azienda pubblica ed uno che lavora in un'azienda privata subisce lo stesso identico grado di sfruttamento e di soggezione... E quindi diventa inutile pure la battaglia sull'art.41...
Insomma, per tornare allo stato di natura, dovremmo cancellare ogni tipo di organizzazione gerarchica, perchรจ in tutte le organizzazioni gerarchiche ci sta chi detiene il potere. E dovremmo farlo senza prendere il potere...
Praticamente, se adottiamo questa strategia, sei cosciente che ci terremo in eterno governi espressione del potere dei padroni, no?


๐˜ผ๐™ฃ๐™ฉ๐™ค๐™ฃ๐™ž๐™ค ๐˜ฝ๐™ง๐™ช๐™ฃ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:

Riflettendo si arriva a capire la assoluta mancanza di funzionalitร  di una struttura gerarchica retta da un leader, e tu ci sei arrivato.
Riflettiamo insieme. Sino ad oggi il Potere รจ stato travolto da un leader antagonista che รจ divenuto a sua volta potere. Questo leader ha avuto una deriva verso la tirannide facendo coagulare intorno a un nuovo leader il malcontento. Il nuovo leader antagonista travolge il leader che aveva travolto il potere per prenderne il posto. E cosรฌ via in maniera ricorsiva perchรฉ non รจ una strategia, ma UNA CULTURA. La cultura Patriarcale – Matriarcale. Il processo generativo della cultura dominate l’ha fissato molto bene Humberto Maturana e se lo desideri lo puoi approfondire qui:
http://www.yogarrampicata.it/articoli/gerda%20verden-zoeller%20e%20humberto%20maturana/amore-e-gioco-intoduzione.pdf



๐˜ฝ๐™ค๐™ง๐™ž๐™จ ๐™๐™ง๐™š๐™ข๐™ค๐™ก๐™ž๐™ฏ๐™ฏ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:
Leggerรฒ l'articolo che mi consigli, ma continuo a pensare che la presa del potere sia propedeutica a qualsiasi tipo di cambiamento.
A tal proposito cito parte di un'ottima intervista del mio compagno Carlo Formenti, in risposta ad una domanda su movimenti come i gilet gialli in Francia ed altri mobimenti simili:
"...questi movimenti, nella misura in cui non si pongono la questione del potere politico, sono destinati a spegnersi perchรฉ se si nega a priori la possibilitร  di cambiare le relazioni di dominio, l’orizzonte delle lotte si restringe riducendo queste ultime a “una dispersione caotica e frammentaria di sforzi disconnessi”.
Anche Carlo, come me, pensa che scegliere di non lottare per il potere significhi votarsi alla sconfitta.

๐˜ผ๐™ฃ๐™ฉ๐™ค๐™ฃ๐™ž๐™ค ๐˜ฝ๐™ง๐™ช๐™ฃ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:
Caro Boris Tremolizzo, la tua opinione e quella del Prof. Formenti รจ legittima e degna di rispetto. La cultura della conquista del potere รจ propia della Cultura Patriarcale che nell'Occidente si รจ imposta 14mila anni fa. Ti propongo la lettura di una mia sintesi per confrontare le due culture. Ovvero la Cultura patriarcale/matriarcale e la cultura materna.


http://monasterosancesario.blogspot.com/2018/11/cultura-patriarcalematriarcale-e.html

๐˜ฝ๐™ค๐™ง๐™ž๐™จ ๐™๐™ง๐™š๐™ข๐™ค๐™ก๐™ž๐™ฏ๐™ฏ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:

Guarda, Antonio, non so, hai probabilmente ragione, ma questo cambia di poco il senso del discorso. Noi ci poniamo il problema di cambiare la societร  qui ed ora o perlomeno nell'arco della nostra esistenza in vita. Per fare questo dobbiamo analizzare la realtร  che ci circonda, e proporre soluzioni che siano compatibili con i tempi che viviamo. Purtroppo non possiamo riavvolgere la storia e tornare a 14000 anni fa, tantomeno possiamo immaginare di cambiare la forma mentis che si รจ sedimentata in millenni di senso comune. Credo che Gramsci abbia studiato in maniera approfondita tutto questo e ci abbia fatto fare passi da gigante sull'influenza che certe sovrastrutture abbiano nei processi di cambiamento. Sempre Gramsci ci ha parlato di quell'uomo nuovo fondamentale per costruire una societร  fondata sulla base della pacifica convivenza e della condivisione. Ma รจ impossibile arrivare a questo senza la presa del potere ed un lungo periodo di transizione.

๐˜ผ๐™ฃ๐™ฉ๐™ค๐™ฃ๐™ž๐™ค ๐˜ฝ๐™ง๐™ช๐™ฃ๐™ค ๐™๐™– ๐™จ๐™˜๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™ค:

Io invece ho fatto una riflessione su cosa desidero conservare. รˆ da questa consapevolezza che tutto รจ cambiato. Non si puรฒ imporre la cultura della collaborazione che io pratico, se lo facessi cadrei di nuovo nel dominio chiedendo sottomissione. La tua azione รจ culturalmente definita รจ gli epiloghi possibili te li ho giร  descritti. Tutto comunque รจ derivato da un emozione che รจ il tuo presupposto. Oggi abbiamo fatto una riflessione conversando e da qui potrebbe trasformarsi la tua emozione. Sicuramente il nostro accoppiamento strutturale ci ha trasformato entrambi รจ di questo ti ringrazio.

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