Don e il segreto delle due scelte
Don e il segreto delle due scelte
Un pomeriggio, Don e Leonardo erano seduti nel salotto della villa. Fuori, il cielo si preparava alla pioggia, mentre dentro il camino scoppiettava con un calore familiare.
Leonardo, con un libro di Simon Sinek in mano, lo chiuse con un gesto deciso.
“Don,” disse, pensieroso, “hai mai sentito parlare di quel venditore di scarpe che porta solo due paia ai suoi clienti?”
Don, che stava lucidando un’antica clessidra, alzò appena lo sguardo. “No, Leonardo. Ma immagino che non lo faccia per leggerezza.”
Leonardo sorrise. “Esattamente. Dice che due scelte sono abbastanza per decidere. Tre, invece, confondono.”
Don posò la clessidra sul tavolo e si accarezzò il mento con aria meditabonda. “Interessante. Due scarpe, due strade, due possibilità. Una scelta più semplice, meno caos.”
Leonardo annuì, soddisfatto della comprensione del suo amico. “La cosa affascinante è che non si applica solo alle scarpe. Vale per tutto: decisioni di lavoro, di vita, persino per scegliere cosa mangiare a cena.”
Don si sporse leggermente in avanti. “E dimmi, Leonardo, cosa faresti se avessi tre scelte davanti a te?”
Leonardo si fermò un attimo. “Beh, probabilmente toglierei quella che mi interessa meno. Così, resterebbero due opzioni e potrei decidere più facilmente.”
Don sorrise, con un’espressione che sembrava racchiudere mondi di saggezza. “Ecco il punto, Leonardo. La semplicità non è solo una strategia; è un’arte. Pensa al tuo armadio: quanti vestiti non indossi mai perché hai troppe opzioni? O alla tua libreria: quanti libri lasci a metà?”
Leonardo si mise a ridere. “Quindi stai dicendo che dovrei semplificare tutto?”
Don si appoggiò comodamente alla poltrona e incrociò le mani. “Non tutto, Leonardo. Solo ciò che ti rende indeciso. Ricorda, le scarpe servono per camminare, non per fermarti davanti alla vetrina.”
Leonardo lo guardò, meditando sulle sue parole. Poi si alzò e andò a prendere due tazze di tè. Tornò e porse una a Don.
“Ecco, Don. Due tazze, non tre.”
Don prese la sua con un cenno di approvazione. “Bravo, Leonardo. Vedi? Stai già camminando con le scarpe giuste.”
E fuori, la pioggia cominciò a cadere, leggera e costante, come le scelte giuste che trovano il loro ritmo.
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